193 MDXXVI, NOVEMBRE. 194 vuol la parte del Serenissimo Principe et Consieri, con questa addition, che per li respecti et cause qual ben pono esser note a questo Conseio, essa parte habbia a principiar a dì primo Zenaro proxi-mo . . . . acciò che in questo tempo li banchieri possino premeditar li fatti soi. De parte 12 De non 3 Non sinceri 1 105 Copia di la lettera scritta di campo di Lam-irà per sier Alvise Pixani procurator et sier Piero da chà da Pexaro procurator, proveditor generai, al Proveditor da Mar, data a dì 18 Octubrio 1526. Clarissime tamquam frater lionorande. Da Caravazo scrissi a la Magnificentia Vostra per Davit cavalaro, qual spazai a posta con la lettera de la Illustrissima Signoria a lei indirizzata, et perchè el dovea portar certe lettere et de qui al clarissimo Pixani et non le ha portate, se tien per certo che ’1 sia mal capitato. Et perchè, per la letera scritta et mandata per lui rizercava la Magniflcentia Vostra de alcune cose che mi pareno necessarie, ge le replicaré etiam per le presente, vidélicet, che essendo expedito da le cosse di Cremona et venuto de qui curn tutto lo exercito nostro, che è di tal sorte che si poi molto ben non solurn lenir li inimici occupati in questa parte sicome sin hora sì ha fatto, ma et tuor la impresa di Genoa; il che non è ragionevole di fare non havendo particular intelli-gentia et notizia et maxime da homini pratici de guerra sì in che termine si trova la città, come di che qualità sia 1’ armata, et che presidio desiderava aver da noi per via de terra, et perchè saria ben a proposito che Vostra Magniflcentia se ritrovi subito con el signor conte Petro Navaro, et rizercarìo di tutte queste cose, forzandovi de avisarmi più particularmente vi sia possibile del numero di le gente da guerra che si trova in Genoa et della qualità sua, de che sorta la sia fortificata et da che parte, et se vi è loco non reparato che per via de terra si potesse batería, come la sia munita de arlellaric et de munizione, se l’è fornita di vittualie, se si ha alcuna intelligentia curn quelli di dentro, et in che termine se ritrovano quelli della parte contraria; de l’armata veramente, perchè ne era ditto il conte Pietro Navaro dover andar per ordine della Maestà Christia-I Diariì di M. Sanuto. — Tom. XLIII. nissima ad incontrarsi cum l’armata ispana per ofenderla potendo, acompagnato prima con altra grossa armala pur de ditta Maestà, è necessario saperlo con fondamento, perchè se lui mancasse di quella impresa non saria da pensarvi, non essendo maxime partito el signor Andrea Doria con l’armala sua; et a noi dechiarirà Vostra Magnificentia il numero et qualità de li legni che per ogni conto se ritrova in ditta armata. Item, che gente se ritrova sopra essa armata ultra lo solito, el quanta a un tempo per sua oppinione et del ditto signor conte Pietro Navaro se potesse metter in terra in uno bisogno lasando l’armata fornita da poter in ogni 105* caxo gubernar li sui legni, sicome se conviene sempre che non si sia in porto, et maxime in questa saxon. Sarà etiam contenta Vostra Magnificentia rizer-car ditto signor conte Petro et quelli altri che a lei paresse, del numero de li fanti che si havesse a mandar de lì non tolendo el partito scarso ; che quantità et qualità de artellarie vi paresse fusse necessario mandar, dechiarandomi l’asperità del camino, che numero di cavalli legieri, et se li paresse che se conducesse etiam qualche numero di gente d’ arme, non dico già per venir fino alla città, ma per lassar in qualche loco per beneficio de la impresa, sì in asecurar il transito a le vilualie come vetare ali nemici et obstarli ad ogni altro soccorso che li potesse venir; concludendo che quanlo più la informazion sarà particolare, tanto più la mi sarà grata, aziò che la possi servir et a quelli che mai sono stali de lì. Et se si potesse avere uno disegno per veder meglio, quanto Voslra Magnificentia mi scriverà el me saria a caro ; nè li dirò per la presente altro. Ilecomandandomi asai a quella et pregandola che la expedisca presto et per più di uno messo la risposta sua, aziò con presteza secondo il bisogno se ne possiamo servir. Del campo a Lambrà, 18 Octobris 1526. Sottoscritta : Petrus Pisaurus procurator, provisor generalis. A dì 7. La matina fo lettere di Bassan ve- 10G mite questa notte del Pexaro podestà et capi-tanio, di heri. Come li fanti sono pur lì a Enego, mia 14 de lì, 1500, ne è zontì altri, et per riporti hauti fanno monstre di zenle etc. Di Vicenza, di rectori di heri. Et come esso Capitanio è tornà lì in Vicenza et ha visto li passi et 13