591 MDXXVII, GENNAIO. 592 signor di Barbon essere ancor in Milano, et che spagnoli hanno poca voglia di ussirne. 349 Copia di ma instructione data per lo illustrissimo signor Francesco Sforza duca di Mi-lan ad Antonio Maria Fantino, adì 2 Ze-ner 1527, in Cremona. La causa de la andata vostra da li egregi Nicolò Sfondrato et MartinoSasleone commissarii nostri, è per exponerli in nome nostro il modo servalo in Lodi per uno trombeta del signor duca di Barbone in presentare le lettere et capitolo del prelato signor Duca a li illustrissimi signori Gioanne Paulo fratello et Sforzino Sforza cusino nostri carissimi, et monstrarvi dille lettere et capitoli, et fare che ’1 Sfondrato comunichi ogni cosa al signor marchese di Saluzo et magnifico provedilor Viclurio, et il Sasleone al signore locotenenle de Nostro Signore, con pregar le loro signorie ad ordinare quanto habiamo ad respondere, perchè tanto siamo per fare. Et vo-gliando che se gli risponda in scripto, operate che tutti li prefati signori ne scrivano per una sua quanto gli piace; et parendo a li prelati nostri consiliarii, parlarete vui con lutti li prefati signori nel modo come de sopra, reponendo in pedo loro de interte-nire la pratica con Barbone o troncarla. Et quando pur la volesseno intertenire, faciano la eleclione de una persona quale babbi andare, perchè noi non vo-lemo mandare alcuno de nostri. Et se domanderano qual sii il parer nostro, porele dire essere lo annotalo in la inclusa copia. Direte ancora che del tutto habiamo subilo dato aviso al signor duca de Urbino et magnifici proveditori Pisani et Coniarmi, et più scritto ad Roma et Venetia. Et expedilo quanto di sopra con ogni diligentia, ritornarete da noi per potere andare a Lodi. Copia di la lettera del signor duca di Barbon, mandata a Lodi a li ducheschi. Molto magnifico et nobile signore. Perchè voriamo inviare uno genlilhomo dallo illustre signore duca de Urbino et da la Illustrissima 349* Signoria di Venetia per tralare la liberalione de li obstagii quali forno dati per le gente che uscirono di Cremona al diclo signore, per ciò mandiamo ad vostre signorie il presente nostro trombetta, et li pregamo sii contenta con il medesimo mandare un salvo condulto per ditto gentilhomo chiamato Diego Perer et doi servitori, che se ne farà piacere grandissimo. Da Milano a dì 30 Decembrio 1526. Sottoscritta : Farato ad ogni onore di Vostra Signoria. A tergo : Al mollo magnifico signor Sforzino Sforza, et in sua absentia al magnifico signor Gio. Paulo Sforza. Copia di la scritura data per il ditto trombeta. Lo illustrissimo signore duca di Borbon, conoscendo et desiderando il bene che potria succedere de la pace, manda in mano del signore Sforzino o del signore Gio. Paulo Sforza questi capitoli et promesse, quali sono del modo seguente : In primis : dicto illustrissimo signore duca di Barbon, come locotenenle et capitanio generale de lo Imperatore in Italia et a fede di principe, promette ratificar et far ratificar et exeguir di ponto in ponto la capilulatione fatta nel castello de Milano mediante che esso signore duca Francesco et soi agenti restituiscano in mano di esso signore duca di Barbon Cremona et Lodi con loro forteze et paese. Item, che ’1 prefato signore duca Francesco et soi, havendo ad melersi in Como o in altre parte, che non vi si metta se non con alcuni soi gentilho-meni et fidati servitori, perchè non è conveniente che in questi (empi le fortezze et lochi di importanza stiano senza presidio di gente di la Maestà Cesarea, et più che per il trattato passato non fo mai concluso allrimente, come consta,per li capitoli falli enlro ditti signori duca di Borbone et duca Francesco in la pigliata de ditto castello de Milano. Item, il preditto presente trombetta restarà per acompagnare uno de essi signori doi volendo venir ad referire quello che’l prefatto signore duca Francesco vorà dire, et li condurà securamente fino et dove il ditto signor duca di Barbone se retrovarà, purché dieta loro venuta non passi il termine di la vigilia de li tre Re. Item, in caso che essi signori non voglino fare cosa alcuna do le soprascritte, remandino il trombetta securamente al predillo signor duca di Barbon, enlro il predillo termine. Item, dilli signori pono ben considerar et co-gnosser che tutti li trattati, quali esso signor duca