463 MDXXVI, DICEMBBE. 464 Di Bergamo, di rectori, di 15. Del zonzer ducati 12 milia di Pranza. 266 Sumario di avisi hauti di Pranza, per lettere date a dì 16 Novcmbrio 1526. 11 Re si ritrova a San Zerman in 1’ Aya. Altro di novo non gli è. Se slaseva di mala voglia, perché qua era publica voce che il campo nostro havea perduta l’artellaria et lolla per li inimici. Sopragion-se lo scudier Croe, qual vene in posta, et ha reportata in che termine si trovano le cose, ove ha fatto star la corte mallo più aiegra. Il Re vole che il Papa ad ogni modo (non faccia) la treugua cum lo Imperatore et facia far più noglia et travaglio alle cose del regno di Napoli, non obstanle che per il presente non se gli facesse compito nocumento. Il Papa parsia molto renitente, digando che essendo per venir l’armata di Spagna et dimostrandosi lui a soi danni, seria costretto fuzir di Roma, ove per il Re gli è risposto quando l’armala habbia a passar Po, esser securo bavera prima a combaler con la nostra, et presupo-nendo passasse senza combater, cosa che non crede, non serano che 2500 lanzichinech, 3500 spagnoli canaglia senza cavalli, et poi uniti con lutto il suo sforzo del regno non sarano 10 milia in tutto. Et che Sua Santità se ritrova al presente 7000 fanti in esser, 3000 homini d’armi, 1000 cavalli legieri, da quel canto olirà il signor Renzo, qual gli va a questa impresa con 20 milia scuti et soi adiuti, et stando tutte queste, Sua Santità non ha da dubitar : però non vole che non si manca di questo. Il Papa ha mandato qua il mandato per tratar la pace zeneral ; cosi si aspetta quello di venetiani. La opinione comune qua si è che avanti passa questa invernata succeda la pace, per esser ogniuno stracco de la guerra. Una parte de li danari paga Ingilterra per de là sono inviati. Si mette un bel ordine ad voler pagar le gente d’arme a li soi quartieri, et loro guarnisone disordinate, et medema-266* mente in voler assignar a tutti quelli sono creditori del Re li soi pagamenti. Ancora non se parla de pagare le pensione. Heri el Re siete et dete audientia assai a l’im-bassador de l’Imperator, qual è qua. Il Re non è per mancar alla Jiga in cosa alcuna dal suo canto ; è più inanimato che mai. 267 A dì 18. La matina fo gran pioza, et cussi lutto il zorno, et va tempi molto slranii, dati assà a la pioza. Da Crema, di sier Andrea Loredan podestà et capitanio, di 15, hore........ Copia di lettere di domino Bàbone di Naldo, di Piasenza, alli 15 de Decembrio. Roggi habbiamo come lanzchenech fermo se dieno levar, et non semo chiariti dove andarano, nè che via tenirano, benché pensamo vengano a questa via, et non mancamo del debito di far provisione. JJlterius habbiamo, come monsignor Barbon è in Pavia, et fa buttar il ponte per passar, et tutta quella gente che era in novarese et in quelle bande, vengono in qua. Copia di lettere del conte Paris Scotto da Piasenza, dell’ istesso giorno. Lanzchinech sono a Fiorenzola sulla strada Ro-mea, presso de qua 12 miglia, et soi cavalli sono trascorsi fin qua apresso, el nostri homini d’arme et cavalli legieri in questa bora montano a cavallo per trascorer anche loro. Non pono far essi lanzchenech allro allogiamento che non vengano qui sotto la terra, salvo se non se metteno su le terre de Palavicini, come terre de Imperio. Nè altro etc. Di Bergamo, di sier Alvixe Pixani procu-rator, di 15. Come col Capitanio zeneral sono ritornati lì et voleno fortificar la terra. Et il marchexe di Saluzo.tornato a Trevi et parlalo insieme hanno terminato lassar 500 fanti a Trevi, et cussi altri fanti per quelli castelli di la Geradada, et il resto di le zente nostre d’arme cavalli lizieri et fantarie sono venute sul bergamasco et brexan alozar. Et il dillo Marchese andato con le sue zente d’arme, sguizari, grisoni et soe fantarie da numero 10 milia et 300 cavalli nostri di stralioti, 8 pezi di.artellarie, verso il cremonese, dove a Cremona sarà facto il ponte, et li starano di qua di Po per veder 1’ exito vorano far le zente cesaree con li lanzinech. El scrive altre particularità ut in litteris. Da Palazuol, di sier Domenego Contarmi proveditor zeneral, di 15. Come atende a pagar le fantarie lì et veder la Signoria nostra non sia inganala, et di man in man li mandava a Bergamo. 267* Di sier Zuan Vituri proveditor zeneral, date a dì 15, a ... . Come andava di longo a trovar il marchese di Saluzo.