219 MDXXVI, NOVEMBRE. 220 mio. Ho richiesto 6 falconeti, è sta manda solum dui, ho richiesto ducati 200, non li vien manda danari, et in questa camera non è danari da spazar un cavallaro, et saria bon lenir 4 cavalari et la posta sia a Scorzò aziò si possa haver presto li avisi. Voria genie use a la guerra. Mi piace vengi Marian Corso con fanti 100, per esser homo valoroso, ltem scrive si mandi altri 100 fanti usali et bombardieri. Da Citadela, del podestà sier Francesco So-ranzo. Come era zonto li Benelo da Seso con 150 fanti tulle ceroide, ltem voi si mandi archibusi et schiopi, et cussi li lo mandati. Da Vicenza, di rectori, di questa maiina. Come hanno hauto aviso da Schio, lodeschi hanno fatto et fanno le spianate verso il visentin et bas-sanese, et come quelli del Covolo minazano a venir far danno a le ville di setle comuni, che movendosi li taglierano a pezi. ltem scrivono haver dato uno ducato per homo a quelli fanti fati per li 12 capi vicentini ; che sono ducali 1500; ma voriano più presto manco numero et fosseno zenle da guerra eie. Di Verona, Vicenza, Feltre. In conformità, come, per homeni che partì a dì 9 da Trento, li lanzinech erano sta pagati; chi dice sono 12 milia, chi 16 milia, et hanno hauto do page per uno et haviano verso la Crovara zalre con viluarie suso, et li fanti doveano moversi Luni proximo. ltem, Feltre dimanda fanti, archibusi et freze. ltem, vari avisi del calar di questi, chi per la Crovara, chi verso Amfo, et chi per il bassanese calerano. Di Padoa, di rectori. Come erano zonli de lì li fónti oltra il solito fatti per quelli do conleslabeli Nicolò di Cataro e Borgese, 100 per uno. Di Castelfranco, di sier Nicolò Morexini podestà, di heri. Come havia falto relenir uno cavallaro con lettere che andavano a Trento, qual viste erano di todeschi et nulle di stato, et fono restituite. Fo scritlo al signor Camillo Orsini, andando questi lanzinech alla volta del veronese, vadi lui con le zenle 1’ ha a quella volta ; et cussi scrilto a sier Agustin da Mula proveditor vadi a Verona. Fono mandati a Verona in. questa sera ducali 4000, da esser pagate le zente zonzerano. ltem, di là di Adda fo mandato ducali 5000. ltem scritto al signor Janus di Campo I'regoso, ancora che’l non sia nostro stipendiato, ma ben provisionato, che P habbi il governo di Verona lui. Vene in Collegio Jacometlo da Novello in questa sera venuto governador di le fantarie di Cipro, et etiam vene Toso di Bagnacavallo, stalo etiam lui contestabile in Cipro : hanno tra loro da fanti 160. Fo ordinalo diman se li fazi la monstra, si dagi danari, et vadi verso Vicenza. Nolo. L’orator del duca di Milan, che vene questa malina in Collegio, oltra quello expose, disse che’l suo Duca haveva a menle la fortification di Cremona et Lodi. Di sier Rironimo da Canal capitanio del Golfo, fo lettere da San Piero Inieme. Come era venuto lì con la sua fusla patron sier Polo da Canal, et vien a Puola, voi danari el armisi, eie. Di Verona, di rectori fono lettere di 9. Di 120 avisi hauti di queste zente a Trento, et voleno. venir per via di Brentoniga. Ha preparato zatre et le arlellarfe metterano suso, et altre parlicularilà. Et ‘ scrive comenza a zonzer li fanti nostri che vien di campo, videlicet ut in litteris. Scriveno loro attender a li passi, et fanno ogni provision. Di Brcxa,di rectori, di 9. Et vidi lettere par-ticular, come erano zonli di campo parlili el Clu-xon el Roncon et Gabriel di la Riva, capitani con le loro compagnie, et vanno a Verona, ltem, per uno partito di Milan si ha che in Milan è molta carestia: la farina vai lire 18 il saco di quella rnoneda una lira et di le nostre lire 1, soldi 6, pizoli 12, il vin una zarla e moz* lire 6, carne di vitello unze 28 soldi 10, carne di manzo soldi 8, carne di porco soldi 14, formazo soldi 12 la libra, butiro soldi 12. Et che quelli di la terra sono acordati con spagnoli, che prima li fevano le spexe a darli ducati 2 et 3 per uno et non più farli le spexe. ltem che ogni zorno quasi vanno fuora certo numero di homeni d’arme et archibusieri 100 a Marzenta et Corbeta per luor strami et condurli in Milan .ltem, che loro dicono esser in Milan da numero 10 milia, ma non sono 6000 et la bravano mollo di aspectar soccorso di Alemagna, qual zonlo voleno ussir fuora; el altre parlicularilà. Di Vicenza, di rectori. Come la terra è in grandissima paura. Di Bergamo, di rectori, di 9. Come hanno avisodi Milan esser zonli a Leco fanti 150, et a Trezo 150 et alcuni cavalli, et a Brevio, che è un palazzo di là di Ada si poi dir, cavalli 50; i qual è , venuti per correr su quel territorio, el par zà dieli de Brevio erano corsi di qua di Ada, et posto a saco la villa ditta Sazan in vai di San Martin et tolto assà animali et fato presoni, et sono ritornali di là di Adda. Fo scrilto per Collegio a Vicenza el Bassau, che