147 MDXXVI, NOVEMBRE. 148 andar Zanin di Modici verso la terra con certe zenle; ma la cosa non è successa. Zerca Grisoni, sono acquietati con pagarli per 2000 a raxon di 20 per 100 di più, et a li capitanei loro, che sono numero 10, li danno ducati 100 di più per uno, eie. Da Salò, di sier Iacomo Corer proveditor e capitanio di la Riviera di brexana. Come, per avisi auti, erano a Igna zonte bandiere 47 di lanzi-nech, e altri loci circumvicini. Et che il conte Zorzi Fransperg loro capitanio faria la massa a Bolzan, e voleno soccorer Milan. Itera che l’Archiduca havia fato trieva con il Signor turco. Da Verona, di reofori. In conformità questo aviso. Da Vicenza di reofori. Come hanno, a Trento esser zonti 5000 fanti, ma non hanno haulo danari. Scrive esso sier Hironimo Zen capitanio non li ha parso di cavalcar per andar in Vaiarsa a minarli ; ma scriveno voria si mandasse fanti usati. Da Sibìnico di sier Nicolò Trivixan proveditor generai di Dalmazia, dì .. . Octubrio. Come il morbo è intrato in quella terra. Item, ha con lui pochi stratioli e si mandi di altri. Del rnexe di Novembrio • A dì primo, fo il zorno di Ognisanti. Introno Cai di X sier Francesco da eha’ da Pcxaro qu. sier Marco, et nuovo sier Hironimo Grimani qu. sier Marin vestito di paonazo per coroto del padre, et il terzo sier Daniel Renier non vene, et el Serenissimo, iusta il solilo fo in chicsia a messa vestito damaschin cremexin di dossi con li oratori, Papa, Anglia, Milan, Ferrara et Mantoa, el il primocerio di S. Marco; non era l’oralor di Franza. Eranvi 4 procuratori, sier Lorenzo Loredan, sier Iacomo Soranzo, sier Andrea Iustinian, sier Andrea Gussoni, e non molti senatori, tra li quali era cinque nuovi, sier Andrea Marzello qu. sier Iacomo, sier Alvise Capello qu. sier Hironimo, sier Lunardo Minolto qu. sier Iacomo in veludo negro, sier Benetto Marin, sier Priamo Malipiero in veludo negro, et sier Marco Antonio Coniarmi avogador estraordinario. Eravi e-tiam sier Vettor Morexini qu. sier Iacomo, qual è molto che non è stalo. Da poi compita la messa, il Serenissimo con la Signoria si redusse in Collegio con li Savii a lezer lettere venute questa notte. Di campo, di Lambrà, del Pixani procura- (1) La carta 79 e 79* è bianca. tor et Pexaro procurator, proveditor generai, dì 29, hore 6. Come non si erano levati per il tempo calivo et pioza grande; ma a dì ultimo si le-veriano per le Pianlelle, mia 3 de lì et da Milan 5, tra Cassan et Milan, poi lorano uno altro alzamento e consulterano di mandar a la impresa di Zenoa, e in questo mezo Monza sarà fortificala. Scrive, la speranza di Milan non è sortita a effeclo di la pratica si havea. Item, Zanin di Medici dice volersi partir di campo si’l Papa non li dà inlrada di qualche castello etc. Scriveno, che il Capitanio zeneral dice voi se impia le compagnie et siano pagale, altramente non potrà star in campo. Dimanda danari, et fino a dì 7 Setembrio voleno 54 milia dncali per dar le page. Scriveno la cosa dii trattalo di Milan è sta li foraussiti, ma Irovono il contrario; si che è andata in fumo. El signor Zanin, non portando di Roma il Castiglion quanto el desidera, si partirà di campo. 11 Capitanio voi metter in Monza 2000 fanti. Zuan Andrea di Prato dovea andar a Mus per acordar quel caslelan eie. Di Salò, di sier Iacomo Corer proveditor et capitanio di la Riviera di brexana, di 28. Come ha haulo avixo, che sora 1’ Adexe erano da fanti 20 milia topeschi per calar zoso, et aspectavano il capitanio Zorzi Fransperg, qual si diceva porteria 100 milia raynes per pagarli et calar subito. Et scrive, havendo quelli di Salò mandato a Riva per preparar le caxe per la fiera di Santo Andrea, quelli di Riva, che sono cesarei, li hanno fallo intender che non voleno asegurar; che è signal non bon etc. Di Vicenza, di sier Zuan Contarmi podestà et sier Hironimo Zen capitanio, di 30. Come, havendo manda Manfreo di Poiana a quelli confini, il qual li scrive et manda la lettera come è nevegato assai a li passi ; et a Trento non è altre zente che li 1500 fanti erano per avanti, et non hanno danari da viver; nè altra motion si sente. Et quanto a cavalcar lui capitanio a li confini con zente, scrive non li ha parso per adesso per non far molion. Di TJdene, di sier Zuan Moro luogotenente, di 29. Manda una lettera hauta di Venzon, et aspecla fra do zorni il ritorno di soi exploralori, et quello riporterà aviserà. Magnifico et clarissimo signor nostro obser-vandissimo. Debita reverentia et commendatione prae-missa. Heri sera passorno de qui di questa nostra terra certi mercadanli bergamaschi, che mancano