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MDXXVI, NOVEMBRE.
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      L’anderà parte, che a Zuane et Bernardo Mar-zello fradelli del prefalo quondam Alexandro, sia, per autorità di questo Conseio concessa et data provisione di ducati 80 all’ anno, da esserli pagati la milà a la camera di Vicenza et l’allra inità a la camera di Verona in doe page, videlicet ogni 6 mexi la rata loro ; la qual provision se intendi durar in vita de essi fradelli et per sustentation de li pre-dicti padre, madre et fameia loro. Fu presa. 129, 23,
96	Die 6 Novembris 1526. In Eogatis.
        Consiliarii, àbsente ser Nicolao Bernardo,
        Capita de Quadraginta,
         Sapientes Consilii,
         Sapientes terrae firmae.
       E necessario che se continui in far provisioni de trovar danari, et però :
      L’anderà parte, che per scurtinio de questo Conseglio et 4 man di eletion nel Mazor Conseio, se debano far cum oblatione de imprestedo li infrascritti rezimenli et officii, zoè : .podestà et capitanio a Bassan, proveditor ai Urzi nuovi, duca in Candia, castelan del Scoio di Napoli di Romania, podestà a Malvasia, camerlengo a Padoa, camerlengo a Brexa in luogo di sier Lunardo Loredan, podestà et capitanio a Sazil, podestà a San Lorenzo, podestà et capitanio a Cividal di Bellun, podestà a Grisignona, proveditor a le biave, ofìcial a le cazude, patron a 1’ Arsenal, proveditor sora il regno di Cipri, ofìcial a la iustitia vechia, auditor vechio, ofìcial a le raxon nove, auditor novo, zudexe di procurator, proveditor sora le legne, uno a la zeca di l’argento.
       La restitution veramente de li danari che si ha-verano per li dicti regimenti et offiicii, se intendi esser, et sìa sopra tutte le obligalion zà fatte, de le qual, abbatuto per quanto se ha avuto ne li Conse-gli passati, restano ducati 58 milia 600 in zirca. Et sia dechiarito che cusì preso doversi observar, che ogni Mazor Consiglio se debbino far senza oblation de danari ad minus 3 voce, qual parerano a li Consieri nostri. Et la presente parte non se intendi presa, se la non sarà posta et presa nel ditto Mazor Conseio.
       De parte 156 De non	23
        Non sincere 1
         I	Viarii di M. Sanuto. — Tom. XLI11,
      Die 9 dicto. In Malori Consilio.
       Consiliarii.
      Capita de Quadraginta.
   Posuerunt partem suprascriptam, una cum alia parte de eligendo Consiliarios de ultra canale : de quibus fuerunt.
     f De parte 647 De non 267 Non sincere 0
Die 6 dicto. In Bogatis.	gg*
       Omnes ni trascripti.
   Essendo il tempo proximo di far electione di Consieri di là da canal, et però :
    L’andarà parte, che per scurtinio dì questo Conseio se debano elezer tre Consieri de Venetia di là da canal cum oblatione de danari, i quali si hab-bino a luor di lutto il corpo di la terra, et possino esser tolti etiam di quelli che non potesseno inlrar per contumatia di mesi tre, nè per la casada, non obstante le parte in contrario disponente, dechia-rando etiam che se habbino a ballotar et nel scurtinio di Pregadi et nel Mazor Conseio tutti li denominati, si chi offeriranno come che non offeriranno danari, sicome delli altri tre Consieri di qua da canal ultimamente fu fatto. Et la restitution dì danari sia fatta sicome hozi è sta deliberalo per altri rezi-menti et officii. Et non se intendi presa la presente parte, se la non sarà posta et presa nel Mazor Conseio.
                                          •
    De parte 143 De non	20
     Non siheere 0
     Die 6 Novembris. In Bogatis.	^
      Sapientes Consilii,
      Sapientes terrae firmae.
    Per le gran spese che acade al Stato nostro farse, non se die mancar de proveder che’l se habbi et modo de ministrar el danaro, et però:
    L’anderà parte, che lutti li restanti debitori di la tansa del subsidio ultimamente posto, habino an-
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