Sii MDXXVI, NOVEMBRE. 312 gnor, che debba subito incaminarmi pur alla volta de li inimici, et veder de intertenirli più si puoi fin che sua excellentissima signoria giongerà, et così hora per hora monto a cavallo expedito cum li homeni d’arme soli, lassando qui tutte le baga-glie, et me ne vado a quella volta. Giongendo cosa di adviso, proeurarò darne adviso a vostra signoria a la qual mi ricomando. De Carpcnedaìo a dì 23 Novembrio hore 13. Sottoscritta : Magni ficen tiac vesirae set -vítor Antonio Maria Ad-vocaro comcs. A tergo : Clarissimo domino Petro Moce-nico Brixiae capitanio, dignissimo, honorando. Di Salò, di sier Jacomo Corer proveditor et capitanio di la Riviera di brexana, di 23. Come inimici è sul mantoan andati, et uno suo explorator venuto da Riva ha nova, che 6000 lanzinech erano in ordine a Trento per venir con le artellarie zoso per il veronese et passar a la Cornara, ut in Ut-teris. Del procurator Pixani, da Vauri di 22 et 23. Come al signor marchexe di Saluzo havia dato altri ducati 6000 ad imprestedo per pagar li soi fanti, et come lui havi poca obdientia, et che le sue zente alozavano sul bergamasco fevano grandissimi danni, et che havia convenuto meter ad alozar sul bergamasco la compagnia di Piero da Longena et del Fregoso. Avisa come quelli sono in Milan erano ussiti fora et alozati verso Pavia et Lomelina; crede siano ussiti per far spalle a li lanzinech sopraditti; et si dice che inimici voleno venir asaltar il nostro campo. Da Crema, del Podestà et capitanio, di 23. Come ha per via certa il signor duca di Milan esser mal satisfato di la Signoria nostra, dicendo che’l nostro Capitanio con la sua retirata che’l fece di Milan era stà causa di perder la vittoria contra li inimici, unde si accorderà con spagnoli de facili, come uno li ha detto, per esser esso Duca volubile et disperato. Edam si ha dolesto che’l Capitario zeneral nostro ha sfornito et fato abandonar Monza. 1525, die 25 Novembris. In Maiori Consilio. 173 Consìliarii et Capita de Quadraginta. Fu deliberato per questo Conseio a di 6 del mexe presente, che li Conseieri di là di Canal si do-vesseno elezer di tutto il corpo di la terra, et di quelli che fusseno in contumatia di mexi 3 per la caxada, possendo esser baiolati tutti quelli sì che offeriscono come che non offeriscono danari. Ma perchè non è conveniente che quelli i quali non fanno oblatione habino el benefìcio ditto che si dà a quelli le fano, ma è iusto che in loro si observi la forma di le leze, et però ; L’anderà parte, che per auctorità di questo Conseio sia dechiarita la parte predilla de dì 6 di questo, in questo modo, che solamente la se intenda voler per quelli che faranno oblatione de danari; ma quelli che non offerirano sottozazino a le ditte leze nostre, siché non possino esser ballotati se non quelli del sestier medemo, del qual si farà eleclion di dicti Consieri, et che non siano in contumatia de li 3 mexi per la casada, non altramente in tutto et per tutto come se observava avanti che si focesseno con oblation di danari. f De parte 572 De non 70 Non sincere 17 Da poi disnar fu Gran Conseio et non fu il Se- 1741) renissimo. Fu posto, per li Consieri, una parte che in li Consieri si haza far, non possino esser tolti non facendo oblation di danari se non quelli che sono nel Sestier, ut in parte. La copia sarà qui avanti, non fu intesa, et molti non la balotono. Ave: 572, 70, 17. Fu presa. Fu posto, per li Consieri et Cai di XL, la parte di far..... rezimenti et offici presa in Pregadi, in la qual sono assà expectative. Et fu* presa. Ave : 313 di no, 715 de sì. La copia di la ditta etiam sarà qui avanti posta. 133. Scurtinio di Conseier di San Polo. Sier Hironimo Barbarigo fo Cao del Conseio di X, qu. sier Andrea, qu. Serenissimo......42. 91 (2) La catta 173* i bianca.