453 MDXXVI, DICEMBRE. 454 menti a Gedi per el primo per doi notte, per non esser gionta tutta la sua compagnia, quale va gion-gendo, el secondo a Rudia, et sei ve bisognasse mandarlo più presto el sarà li a Gedi. De novo, per queste colline passò questa notte passala, per quanto se dice qui, cerli pochi archibuseri spagnoli el tedeschi che venivano di sopra et sono andati a Solferino, numero forsi 30 cavalli forsi 14 di tedeschi. El clarissimo signor Proveditor domino Joanne Viluri de’ venir questa matina a Desenzano per barca, et poi venirà a Bressa a sera. Non altro per hora eie. In Pomlegi a dì 12 Decembrio. Sottoscritta : De V. S. servitor Gabriel La.ta A tergo : Al magnifico et clarissimo signor di-gnissimo Capitanio di Bressa. Copia di una lettera di Hironimo Amateli, scritta al ditto Capitanio. Clarissime Domine colendissime. Questa sera gionto qui cum lo illustrissimo signor Duca, ho trovato lettere di v. s., de 6, che me ringratia de li ad visi. Io rengratio de core quella che se ha degnato lezer le mie lettere pd accettar il bono voler mio. Et perchè io sum venuto dove mo sarano li signori Proveditori a i quali appartien far questi offici de advisar quanto occorrerà, io non scriverò più a v. s. de tal materia de nove reportandomi alle lettere loro, ma solum gli dirò esser stati a parlamento questa sera lo illustrissimo signor Capitanio nostro qui col marchese de Saluzo et clarissimo Pisani et proveditor Contarmi super agen-dis et è concluso che’l Marchese vada a veder dove se die butar il ponte per passar a Piasenza bisognando, et il signor Capitanio doman vada a Ber-261* gamo a veder quella terra, perchè la voleno tenere et conservare come importantissima al Stado nostro in ogni evento, et etiam lenir la reputatone de la campagna più che si potrà, et come il Duca sarà stato a Bergamo, da novo se parlerà col Marchese et se risolverà quid agendum. Interim si vederano li andamenti de inimici de Milano, quali hanno trovato ducali 17 milia per dar una paga ; ma quelli non se contentano de una, et lanzinecb se dice dieno unirse cum loro ; il che seguendo non bisognerà che’l Marchexe altramenti passi. Doman el clarissimo Pisani andarà a Trevi et il clarissimo Conta- rmi a Palazolo alla fantaria che se Irova a quelle bande, dove serà ben fatto che se li trovi il Verlua per poter ordinar qual cosa oecorente per il territorio, Et alla bona gratia di v. s. humiliter mi ra-comando. Ex Somino 12 Decembris 1526, hore 6. Sottoscritta : Servitor Hironimus Anzolellus. Da Palazuol, di sier Domenego Contarmi proveditor neneral, di 13. Del zonzer li etc. et pagerà le fantarie e le manderà a Bergamo. Di Bergamo, di rectorì,di 11, hore 7. Come hanno ad viso che le gente cesaree parte sono partite da Milano et parte dovevano partir hoggi, zoè li lanzchinech, quali sono dentro, per andar tulli verso Piasenza, et che el dillo messo incontrò heri venendo da Milano li spagnoli che erano in Monza che andavano a Milano, et che li homini di Monza erano acordati con spagnoli de darli 2000 scudi, brente 2000 vino, et 200 some di grano, quale conducevano nel castello de Milano. Item scriveno, le fantarie nostre italiane sono tutte tra Brexa et questa ciltà, et credeno ne vo-glino metter in questa città 2, over 3000 fanti, et poi il resto atenderà a favorir le cose di Piasenza. A dì 16, Domenega. La malina veneno in Collegio questi oratori : el Legato del Papa, ma prima lo episcopo di Baius orator di Franza, et parlono zerca le presente occorentie et Iratamenti di acordo fa il Papa a Boma con il Viceré eie. Vene l’orator del duca di Milan per saper di novo, etc. Vene l’orator del ban di Croazia per haver risposta. Note. Li oratori Papa et Franza questa matina stati in Collegio, il Legato monstrò lettere di Roma del Datario, come conclude il Papa è di opinion di far le trieve per molte raxon, come etiam in le lettere del nostro Orator si contien. Et Baius disse non si doveva far per modo alcuno senza voluntà del re Christianissimo. Note : fo risposo al dite orator del ban per il Serenissimo, come per adesso non si poi far spexa di andar contra il Vaivoda, etc. Fo mandalo a donar a l’orator bnngaro, zoè del ditto Vaivoda ducali 15 fra cere, confecion, specie et muscatelle. Da Udene, di sier Zuan Moro podestà et