63 MDXXVI, OTTOBRE. 64 gnuola, se por fino al presente nnn è partita di Bretagna, se dia partir immediate. Et dice esser nave Ira pizole numero 42, di le qual due grosse di bote 1500, 3 di bote 600, il resto di manco porlada, et ne sono caravele portogese numero 12 fino alla ditta summa. Sua signoria ha deliberalo che se dobiamo levar de qui et andar a la volta di Provenza fino a l’ixola de Re, et lì incontrar dilla armada et veder di far qualche ponta. Et dice che l’liavcrà in sua compagnia l’armada si prepara a Marseia, che saranno nave numero 11 mollo grande et benissimo ad ordine ; che se cusì sarà, che non so certo, perchè francesi sempre fanno le cose sue grande, tamen tutto se intenderà fra zorni 8 et si vederà di far quanto si potrà; ma dovendo venirle zenle per lerra, voria l’armada si trovasse a queste bande, aziò si potesse slrenzer la lerra da mar et da terra, che se faria frullo bon. El in ditta cità sono pochissimi formenli; et venendo l’armata cesarea a queste bande, non si mancherà di far il debito per le forze se haverà. El de qui si armerà due nave grosse di botte 1500 I’una, che serà a proposito; ma se nui se levaremo de qui el aban-donaremo questi lochi, venendo le zente senza armala da mar, non so quello se farà. In Zenoa sono da fanti 5000 di ogni sorte. 331) Copia di una lettera di sier Alvixe d’Armer proveditor da mar, data a Portofin a dì 4 Octubrio 1526, scritta a sier Jacomo suo fot, ricevuta a dì 14, A dì 30 del passalo furono le ullime mie, le qual per non haver avudo modo de mandarle sì per le strade rotte da terra come per le grande fortune da mar che hanno usato fino a hozi, mi è slà forzo averle tenute lina a hozi, et Dio voia che si possi haver messo che vogli venir. Et per quelle scrissi quanto acadeva de le cose occorre de qui, et per haver usato calivi tempi non si Ita possudo far fazende de niuna natura, ma ben star in porto et benissimo armizadi per i gran temporali hanno uxalo, che haveria baslà fosse slà di Decembrio. Per i qual cattivissimi tempi, quelli de Zenova se havevano pensalo di farne uuo arsalto con (ulte quante le sue forze, et questo per farne insir el ar bandonar questo porlo, ovgr tagiar li cavi de li ar-mizi nostri per far andar l’armada Iressa in terra et loro con le sue fantarie prender le galie, come (i) La carta 32 • è bianca. forono quelle che al tempo de la guerra passala forono prese in Po: dove che a dì 3 del presente se apresenlorono sopra questi monti fanli 4000 pagati, che più non erano in Zenoa, né più rimasti in la terra salvo fanti 700 a la varda di la piaza, et dapresso questi erano etiam fanti paesani et partesani de la fnzion Adorna da zerca 2000, in fama erano fanti 6000 benissimo a ordine, et ne deleno lo arsitilo a bore prima di zorno, et combatlesemo per bore 7 ; el qual arsallo ne fo dado da cinque bande, iudicando allevarne desprovisti. Dove che noi havevemo fatto alcuni bastioni et repari con li nostri galioti, dove che havevamo a la custodia et defesa de quelli lochi da fanti 700 el balestrieri et provisionati 300, che potevano esser da zerca 1000 valenlihomenì boni, li quali havemo partidi in tutti quelli lochi dove è slà fatto lo arsalto. Et poi noi con le prove de le galie a la volta de inimici et con le artellarie, grandemente li offendevamo. Nei qual bastioni havevamo posti doi dei nostri Sopra-comili, videlicet Zuan Ballista Grimanì et domino Paulo Justìnianp, quali se hanno deportalo benissimo a le sue fazion. I altri veramente Soracomiti erano sopra le sue galie et con le artellarie hanno fatto danno assai a mimici, adeo che vedendo essi inimici esser cusì malmenati, sì da le fantarie nasi e come da le artellarie nostre, se reculorono et forno astretti a partir con sua grandissima vergogna el danno. De li qual, per quanto se intende fin 33* ora, sono sta morti da 50 et da feriti più de 200. Et benché da Zenoa hozi non abbiamo inteso precise la quantità di morti et feriili, diman si saverà la certeza el darasse aviso. El nostro messer Filippi!) Doria havevamo fatto capo di la impresa, qual se ha porlato da uno Cesare, et menta molto esser comendato. El capo de le fantarie mìmiche principal era Ca-briel da Martinengo, el Griego Adorno con 15 altri capitane! et molli zenlilhomeni zenovesi, quali erano venuti con quelle fantarie per veder questo arsallo, et de loro fanti havevano insieme con loro, zenlilhomeni rasonato, che prexa havesseno l’armada nostra de divederla fra loro zenlilhomeni, con assai altre parole vergognose. Et visto la cosa non esser successa a suo modo, lornorono a la volta di Zenoa ; i qual spiero con lo neliulorio de Dio non si partirano di Zenova, che li faremo render bon conte dì ogni cossa. Io scrivo le fazion che ha fallo le zente nostre et l’armada nostra; de altri laso, lor scrivano. Ben dico questa impresa è ben reuscila, per non haver mancà in ogni canto a quello bìso-