65 MDXXVI, OTTOBRE. 6G gna, et il magnifico conle Filippin con tulio il resto de li soldadi ne hanno molto laudali, et non si saziano dir gran ben di veneziani, per modo che si ha fallo grandissimo honor alla patria nostra, che Dio ne doni gratia che etiam per lo avegnir posiamo far di ben in megio. Io sto con l'animo molto suspeso che da Venetia, nè da campo za zorni 20 non babbi haulo aviso nissuno da la Illustrissima Signoria, eh’ io non so quello mi debbia dir et dove prozieda, et maxime, hessendo seguilo l’apon-lamento feze el Pontefice a dì 21 del passalo con don Hugo di Cardona et il cardinal Colona, et etiam lo aquisto di Cremona et non mi sia sta fatto molo alcuno: che la raxon voria a queste novitade di la importante sono el me fosse dechiarido el modo io havesse a tenir, per non mi atrovar altro ordine di ninna natura,salvo per la mia prima commission, et però io desidero qualche lume per poderme megio satisfar a quanto poria ocorer. Poiria esser me lo havesseno serillo, et le lettere fossero mal capitate. Non voglio taser questo : s’el nostro exercito si apresentasse a le mure di Zenoa et uni con questa armada, indubitatamente in manco di 15 giorni la se reduria a la devulion di la santa liga. Dio fazi quello sia per lo meio I 34 Copia, di una altra lettera del ditto Proveditor da mar, data in Portofin a dì 5 Octubrio 1526, scritta a suo fiol, ricevuta a dì 15. Come, per via di campo, a dì 4 de l’instante spazoe sue lettere con 1’ aviso circa 1' arsalto li fu fatto da genovesi il giorno avanti. Hora spaza per via di Roma et replica il tenor di quelle, videlicet che imaginandosi genovesi cum ogni suo potere di lame abandonar questo porto, vedendo la città loro asedíala, nè poterli venir subsidio alcuno di vilua-glie che non capiti ne le mani, hanno expeclalo tempo fortunevole aziò non possiamo ussir di ditto porto, et però beri ad bore una de giorno all’ improvviso ne assaltarono da 5 bande con fanti 6000, videlicet 4000 di la città di Genoa et 2000 de la parte Adorna di questi confini, cum muli 80 carichi de archibusi, moscheti et polvere, havendo spogliata lutla la città de fanti, de li quali erano capi el Marlinengo et uno nuncupato el Gregeio el altri, cum ferma opinion di riportar indubitata vittoria. Et già haveano diviso le galie tra loro tenendole al lutto conquasale. Et invero haveano trovalo el tempo a modo suo; nondimeno per haversi nui assicurati cum far alcuni bastioni et altre preparalione cum 1 Diarii di M. Sandto. — Tom. XL111. fanti 700 tenimo alla custodia di quelli, capo el conle Filippino Doria, et insieme 300 tra balestrieri et provisionati de le galee nostre, el desegno loro li andò fallilo, non li valendo nè la quantità de li fanti, nè la reputaliou del soprascritto Marlinengo et altri capi et zenlilbomeni genovesi che erano molti venuti a sopraveder tal eilecto, siebè l’è convenuto tornar a la volta de la cita cum grande vergogna et danno, essendo mancalo de li sui da 80 el più et 200 feriti in zerca, et de li nostri dui morti et alcuni feriti. Hanno combaluto per spazio de bore 7, nè si ha mancato di soccorer li fanti nostri cum le arlegliarie di questa armata ; la quale hanno talmente smarrito li inimici, che se iudica non lornerano più a queste bande. Quali essendo sta rebaluli cum grande loro scorno, come è sopra-dilto, i se resenlino de modo, come si dice, che venendo presto le gente terrestre, potriano facilmente mutar proposito et venir alla devolion della santa liga. In questa malina ha recevute sue di 20 et 22; haria haulo a caro haver hauto da la Signoria ordine come si babbi a governar. Dapoi seguilo il caso del Pontefice, tamen stanno vigilanti et hanno fanti G00, perchè bisognando andar a Zenoa si possino aiutar per ogni via, li qual tenerano 34* apresso di nui per segurtà nostra. Hanno inteso la presa di Cremona, et se le zenle si mostrerano a queste bande, fazilmenle se poria far ben. Per quanto se intende, Zenova ccffnenza a patir di vi-tuarie, et se’l campo venisse li toria il passo di le vituarie li va da terra et nui da mar, et forsi senza arme si l'aria bon fruito. Fu posto, per sier Nicolò Boldù, sier Agustin gg* i) Bondimier el sier Zuan Alvise Salamon savii ai or-deni, sier Alvixe di Prioli, sier Ilironimo Juslinian procurator proveditori a 1’ Arsenal, sier Simon Lion et sier, Sebaslian Capello patroni a l’Arsenal : cum sit che del 1520 a dì 3 Avoslo fusse preso per questo Conseio, che li marangoni lavorano in l’Arsenal siano ubligali tenir fanti a soldi2 al zorno, el la dita parte non vien observada, però sia preso, che li maistri non siano pagali di le so’selimane dal cassier di l’Arsenal, se non bavera con sè li so’fanti, sotto pena al Cassier, ut in parte. Item, sia preso che non si possi aceplar alcun per maistro di ma-rangon in la casa di l’Arsenal se ’1 non sarà stato 7 anni con uno altro, ut in parte. Ave : 143, 7, 7. Fu posto, per li ditti : cum sit che si ha suscita (1) La carta 35 è bianca. 5