451 MDXXVI, DICEMBRE. 452 lì al Desenzano habbino trovato uno caratello picn di ballotte. Di sier Zuan Vituri proveditor generai, di 14, da Brexa. Del suo zonzer lì, et montava a cavallo per andar dal Saluzo. Fo scrito a sier Jacomo Corer proveditor a Salò, vogli far processo et castigar li barcaruoli di la barca soprascritta. Et scritto ai rectori di Verona, ordeni a Nicolò Barbaro capitanio del Lago fazi bona custodia in Lago, che non passi todeschi più, come hanno fatto questi altri. Da Crema di sier Andrea Loredan podestà et capitanio, di 13, hore 6. Manda queste Tettere et avisi, et uno reporto da Milan. Copia di lettere di domino Baione Naldo, de 12 Decembrio 1526, in Piasenza. È sta pigliato una spia con lettere del conte Zorzi, quale andavano a monsignor Barbon. È stà menato qui, examinato et lede le lettere, dinola_ come esso conte Zorzi molto si lamenta contra dicto Barbon, che havendolo facto venir con questo exercito, cussi senza adiuto alcuno, nè de danari, né di altro, et che fin ora ha speso tutto quello haveva, et che lui non scia che partito pigliar, perchè lui è molto molestado da la fanlaria, digando voler esser pagali, et lui non haver modo alcuno ; et che gli pareria drizarzi verso Bologna over altrove per haver danari da qualche banda, perchè lui ha impegnala la fede sua da far saran pagati. Et che ben vede che in ogni loco li son fatte provi-sione et preparatione. Loro zà dui zorni hanno buia il ponte et ancora non son passati, onde noi pen-samo siano in grande pensier, et non sapiamo quello habbino ad far. Quanto alla armala di Franza si ha hauto ledere in conlìrmalion di le altre da la ma-gnificenlia (del Capitano) de novo, come son zonta cinque miglia luntan da Saona. Copia di una altra lettera del ditto, da Piasenza, di 13. Clarissime Domine. Io ho receputo una di vostra signoria, et rin-gratio v. s. quale si satisfa di me. Et per advisar s. v. hozi abbiamo inteso come lanzichenech vernano a Fiorenzuola, tamen credo cerio anderano a la volta de la montagna ; et quanto a dannizar non dano danno alcuno et vanno pacifici ; il che mi fa mollo pensare, perchè io vedo questi signori andar forte a la mulesca et guardarsi da me. Altro per hora non c' è, salvo alla zornata aviserò v. s., a la qual di continuo mi ricomando. Copia di lettere di lo illustrissimo signor duca di Milano, da Cremona, di 13 Decembrio, scritte al Podestà et capitanio di Crema. Hoggi non abbiamo altro, se non che li lanzichenech ancora sono a la Parma et Taro, et secondo 260* li advisi del signor Vizardino, hauti questa nocte, par che designano andar a la volta de Toscana, dove si fa bona provisione di fanti, et maxime in Fi-renza et Bologna per mandarli all’ opposito, secondo sarà il bisogno. Questa malina il signor marchese di Saluzo è partito, et va per vedere dove si ha ad butare il ponte, et nui l’habbiamo fatto acompagnar da gente experle de li siti et paese; adeiò maturamente se possi deliberare. Item el ditto Podestà et capitanio di Crema scrive. Come, per una mia spia, fide digna, hora giunta da Milan, riporta che spagnoli non erano ussiti se non per miglia 10 et ritornavano in Milan, nè erano per ussir se non havea la paga, la qual scódeva et ne poteva esser scosso li doi terzi ; la rneza haula per avanti era rivà. Havevano fatto prodame, che tutti quelli di Milan che erano fora dovesseno ritornar, che li perdonavano, et non tornando di perder la roba et brusarli le caxe ; che malissimo volentiera aspettavano li lanzchenech, perchè dubitavano che per li dispiaceri hanno fallo a li lanzchenech, che uniti che i siano non li tagliase-no loro a pezi. Dovevano sta notte ussir per andar a svalisar San Columban; la qual cosa l’ho falla intender al governador di Lodi. Da Brexa, di sier Piero Mocenigo capita- 261 nio, di 13, vidi lettere, con questi avisi, et manda le introcluse lettere, zoè : Signore clarissimo. Hozi è passato doe compagnie di cavalli ligieri, videlicet el capitanio Parisolto con cavalli 50 per 1’ ullimo allogiato a Roca Franca, el capitanio Alo-visio Matafari con cavalli 30, per l’ultimo a Trenza. A questa hora 5 di notte, è gionto qui il capitanio Zovane di Naldo con cavalli 5, el resto di la compagnia aloza questa notte a Villafranca in veronese, domane venirà in bresana, et li ho dali li allogia-