407 MDXXVI, DICEMBRE. 408 per causa di viduarie haveano fatto motion et tolto per forza uno cason di pan nel suo alozamento, et grisoni combatendo con loro et sguizari in ordinanza veneno, et portatosi ben, sono stati a le man fino in lo alozamento di esso Procurator, et ne fo morti di una parte et di l’altra. Item, scrive come il Ca- 233 pitanio zeneral dia venir a Sonzin, dove il marchese di Saluzo andari et si parlerano insieme. Scrive, di Milan, par spagnoli siino per ussir come dicono, ma non si sa quando, et si tien fazino dir di ussir per haver danari di la terra, facendo relenir milanesi, dandoli taia. Item, scrive si mandi danari per pagar le zenle. Di Verona, di sier Domenego Contarmi proveditor zeneral, di 8, irne 4. Avisa il suo zonzer el si partirà per campo, et ha visitato il suo collega domino Zuan Vituri podestà, qual è pur ancora in leclo per il brusco l'ha ; pur, Marti a dì 11, tien el potrà cavalcar. Scrive esser zonti 14 mi-lia ducati per campo. Lassa 700 fanti et cavalli lizieri numero 300. Di sier Agustin da Mula proveditor zeneral, di 8, da Verona. Come atende a mandar le zenle in brexana. Vene il Legato del Papa et poi lo episcopo di Baius orator di Franza, et haveno audientia con li Cai di X. Vene uno nunzio del ban di Croatia, zonto l’altra sera in questa terra, nominalo Tomaso, et il Ban si è chiamalo domino . . . . , et apresentò lettere di credenza del ditto Ban, dale in . . ., a di . . . . Novembrio, el era con lui sier Francesco di Zuane da la Seda. El disse come il suo signor 1’ havia mandato a questa Signoria per haver conseio quello el debbi far, atenlo el Vaivoda transalpino si voria farsi re di Hongaria et Parchiduca di Austria principe Ferdinando voria esser lui, però li richiedono lutti do la forleza de.....unde P ha mandato qui a dimandar a questo Stado a chi lo conseia si debbi aderir ; con altre parole. Et il Serenissimo li usò graie parole, dicendoli si conseieria con li Savi. Di sier Hironitno da Canal capitanio del Golfo, date a Faremo. Come è lì ben in ordine la sua galìa, et slà per obedir quanto si vorà. Di Vicenza, di rectori, fo lettere, di 9. Come hanno aviso di preparalion si fa di sopra per lettere haute da uno nostro capitanio del Devedo, dale a dì 8, alli Forni. Scrive, che è advisalo di sopra Trento è fatta provisione di 1000 cavalli et 6000 fanti per calar giù, et clie’l capo loro è andato straveslito da mercadante a lo exercito per conclu- dere quello liabino a fare, et par si doveano aviar a la volta di la Chiusa, et calar per il veronese. In questa matina se intese, come heri sera acha- 233* dele uno altro stranio caso a San Polo, che a bore 4 di nolte in zerca, sier Filippo di Garzoni di sier Francesco fo assaltà da tre, i quali li volse luor la vesta el li dete feride, et non volse però lassar la vesta. De Axola, dì sier Jacomo Malipiero proveditor, di 6. Come li lanzinech levati di Brexele, erano ili a Garnison verso San Polo per andar a Bologna, che è loco verso Monlechio, mia 30 lonlan di Bologna. Di Roma, di V Orator, di 4 et 5. Olirà quel- lo ho scritto di sopra, come il Papa dubita li cesarei non vorano acetar le trieve et voria far la pace. Desidera si mandino li mandati ; et non vorano abstinentia di arme, come el Viceré per Domenico Centurion li ha mandato a dir ; nè li par si aspecti lettere di Franza essendo cose longe, et voi risposta da nui. Quelli fanti di l’armata sono 6000, el quelli del reame di Napoli 8000. El qual Centu-rion li ha ditto che ’I Viceré voi far la pace con le arme in man et non far trieve, et che ’1 Cardinal Colona insta a la pace. Et il Viceré voi il Papa habi P assenso nostro dovendo tratar la paxe, et voi prima andar a Napoli a conferir con don Hugo di Moncada et col Conseio. Li ha mandato a dir che ’1 vengi a Iloma ; li manderà salvoconduto. Conclude, il Papa dice è inclinalo alla pace et si debbi risponder. Item, in le lettere di Roma del Datario, portate per il Legato, par scrivi la Signoria mandi do mandati a P Orator, uno di concluder le trieve, l’altro di pace. Item, Baius disse in Collegio: « Vedo volete tratar il mio Re come se ’1 fosse re di Sinigaia; questa torta non si porà far senza il Re, però bisogna aspettar prima risposta di Franza. » Di Bassan, del Podestà et capitanio, di heri. Come ha nova in castel di Trento erano stati longamente a parlamento missier Francesco di Ca-stelalto et un signor di Castelcorno, et di zente che calasseno nulla se inlendea. Havea expedito uno suo a Bolzan, del qual se intenderà qualcosa. La fama era doveano calar per la via di Sbavia certo numero di zente. Da Cremona, del duca di Milan, di 7. Come ha nova li lanzinech erano passati propinqui a Castelnovo di parmesana, et haveano preso il camin di la montagna.