667 MDXXVH, GENNAIO- 668 qual l’asppctava in corte di Palazo, et poi si fece aprir, et con lui intrò et fè la oferta sopra notata. Fu posto, nel compir di Gran Conseio, una parte leda per Alexandro Busenello, posta per i Consieri et Cai di XL, leda sul tribunal di la Signoria, et era passa 24 bore, parte che non si poteva nè doveva meter, videlicet...... • Da poi Conseio, li Consieri si reduseno col Serenissimo, Savii et Cai del Conseio di X, et alditeno domino Hironimo Savorgnan nobil nostro, zerca la presidentia di Udene per la suspension facta per il Conseio di X con la Zonta questi zorni passati di la lettera di la Signoria fata col Conseio di X et Zonta del 1519, che li dava tal preminenlia di sentar di sopra li... deputadi del Parlamento eie., la qual in questi zorni la usoe, et quelli altri castellani si ve-neno a doler, sicome ho scriplo di sopra. Et parloe zerca do ore. A dì 18. La mattina, fo lettere di le poste, beri sera et questa mane. Da Crema, del Podestà et capitanio, di 15. Copia di lettere de io illustrissimo signor Gioan Paulo Sforza, da Lodi, di hoggi. Per dui gentilhomeni pregioni di quelli de l’abate di Nazara, et anco per nostre spie inlendemo, come monsignor di Borbone passarà il Po, et che lassaranno di qua Antonio da Leva con 2000 spagnoli, 1000 lanzchinech, et 3 over 4000 italiani, li quali disegnano voler venir a pigliar Santo Angelo. Di tutto havemo advertiti il signor duca de Milano et de Urbino. A vostra magnificentia eie. Del ditto Podestà et capitanio, di 15, Jiore 10 di notte. Copia di lettere de domino Matlieo Mario Bus-seto gubernator de Lodi, di 15, hore 6 di notte. Li lanzichenech quali erano zerca Trebbia, per uno mio, intendo esser redulti de là lutti de la Nu-ra verso Fiorenzola. La presa del Varolo et del Vicino in Castello Arquato si afferma. Li italiani erano in piasentina, Zobia passorno il Po a Parpa-nese et ad altri porti, et poi ritornorono indrieto, et parte di novo ripassorno di qua et andorno a Pavia. Se tiene che quelli siano del Belzoioso, quale dicono sta in Milano con bandiere 12. In Milano si dete un grosso alarma a li dì passati; il che si pensa fusse per vedere quello voleano fare li milanesi. Ponte dice non esser su Po alcuno. A Calendasco li italiani sono con spagnoli hanno dato uno assalto, nè fecero profitto alcuno ; vero è che Basalisco, quale era dentro, se inlese poi esser partito. La roca del Castel San Giovanni sta salda ; et come li ini- 396 mici compareno sono bersagiati. Questo è il riporlo del mio, né vostra signoria si meravigli de la varietà, perchè traheno origine da li avisi quali dicono spagnoli non passaranno altramente, et che lanzichenech andarano in fumo per quello si dice per li paesani. Da uno altro che vien da Milano se intende, Barbono passar il Po alla volta de lanzichenech, et il Leva deve venir a Santo Angelo con 16 bandiere . domane ; et io per me non lo credo, perchè con tal numero non saria securo, nè lui a Santo Angelo nè Milano con il Belzoioso, essendo qui propinquo il signor duca de Urbino. Uno altro mio da Vidigulpho riporta, che a Genzono in pavese era Gioan de Ur-bina ; et essendo esso mio ivi pregione, venne una lettera a esso Urbina che’l dovesse con la compagnia andare alla volta de Piasenza et Bologna, et che ’1 caricoe le bagagie, et esso mio lo agiutoe per andar; ma poi restele et non si scia perchè. Che il ponte è butato a San Jacomo, et baverlo veduto. Beri a hore 20 partilero de Pavia pezi 7 de ar-tellaria grossa a la volta del ponte, et pezi 7 ne erano su la piaza de Pavia tra grossa et menuta per condurle pur al ponte, et ne cavorno pezi doi de grossa et tre de picola per condurla a la volta di Novara. Da Milano hoggi o dimane debono partire ban-dere 6 di fanti spagnoli dreto agli altri, et in Milano resta il Belzoioso, et fin alla summa di fanti 4000. Banno mutato il governator in Pavia, ma non scia chi sia. Beri bandere 10 de lanzichenech fecero la mostra nel Barco in presentia di Borbone, et debello andare dietro agli altri ; pur fatta la mostra an-dorono alli loro allogiamenli per levarsi questa mattina tutti, excepto una bandera, quale tornoe in Pavia et non si scia se li ha ad ristare. La compagnia del capilanio Rosaro heri alle 20 hore intrò in Pavia, et non si scia se gli ha a slare. A Landriano 396* era una compagnia de italiani del Belzoioso, quale in questa malina dovea parlirse da Milano ; nè altra gente è ivi, nè in li loci circumvicini. 11 Leva era in Pavia, pure non Io ha veduto. Il magnifico Vestarino ha lettere in Milano esser il Leva et che stà ivi con lanzchnech 1000 et spagnoli 2000 et bandere 12 de fanti del Belzogioso, et che vole