195 MDXXVI, NOVEMBRE. \% fatto le provision debito. Item, come quelli capi cittadini hanno fatto li fanti, hessendo venuti a dirli che li hanno sopra di loro, et voriano danari da pagarli. Di Bassan, del Podestà et capitanio, olirà quello ho scrìtto. Come aspectava de lì el signor Camillo Ursino con desiderio, qual zonlo consulteria con lui, et ha provisto a li passi et fatto monstra a le zente. Vene l’orator Sanzes cesareo, che è molti mexi non è stalo in Collegio, el parlò zerca li soi danari founo tolti intervenendo el Faylà de Cremona con dubito li mandasse in campo di spagnoli; sono ducali 600.11 Serenissimo disse si vederia. Vene l’oralor di Ferrara, el ave audienlia con li Cai di X, intervenendo la pratica di l’acordo col Papa, eie. Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonta. Da Udenc, del Locotenente, di 3. Manda una lettera hauta da la comunità di Gemona, dala a dì 2, la qual dice così : Magnìfice et durissime eie. Iloggi è gionto de qui un mercadante alemano, che vien di Augusta, qual facto dimandar di cose nove da quelle bande, dice clie’l partile de lì alli 17 del passato. Che alli 14 partite de lì el signor Zorzi de Fransperg capilanio alemano per andar verso Milano con molla gente armala, el numero disse non saper, et questo di comission del Serenissimo « principe Ferdinando. Et havea hauto lì ad impre-stedo 18 mila raynes, li quali portava con sé, el andava verso una vallala donde el dovea descenden in Lombardia. Più oltre el verifica la partita de turchi de Ongaria. Et altro non dice, nè habiamo altro. Del ditto Locotenente, di 4, manda questo altro reporto, videlicet : Zorzi corvato mandato per il darissitno Loco-tenente de la Patria a Vienna per intender quanto si haveva da novo in quelle bande, partite da Vienna alli 34 del passata, et referisse che per avanti el principe Ferdinandino in persona insieme cum le sue gente era andato a Posonia, overo Prespurch, et dimandata la terra (ne la) qual era la regina de Hongaria, et hongari che vi erano dentro gli rispose-no non volergela dar, ma volerla lenir a nome de quello che fusse creato re de Ilongaria. Et par che poco da poi d’acordo essa terra se dete al prefato Serenissimo Principe. Et havendo rechieslo el castello, il castellan non gel volse dar. il che inteso il dicto Serenissimo Principe ordinò et li fusse pianta le artellarie, et tiradi de molti colpi, quelli del castello si reseno. 11 qual Principe cum la regina de Hongaria ot sua consorte erano retirati fora de Posonia, ma poco luntan, et subito avuto il castello, fece che la Regina intrò in essa terra, et lui cum la gente andò a Vienna. Qual terra de Posonia è luntan da Viena miglia 30. Dice etiam, che’l Signor turco è partito de la Hongaria, et ha lassato la mior parte di le sue gente a Cinquechiesie et in alcune altre forteze, quale erano del redi Hongaria. Item, dice che’l vaivoda de Tra,nsil vania baveva bon numero di gente alli sui confini -verso Belgrado. 11 qual Vayvoda, sapendo che tulta Buda era brusala el abandonata exceplo il castello, ha mandato in esso castello di le sue gente. Item, riporla che pubicamente se dice che l’uno et l’altro di prefali Vaivoda el Principe pretende esser eleclo re di Bo-hemia et Hongaria, et che per questo sarà guerra tra loro signori, affirmando esso Zorzi cheatendeno 107 a fortificar Viena. Et per quanto 1’ ha possulo intender et veder, sì in Viena corno etiam venendo il Principe, non ha più di 12 milia persone Ira pedoni et cavalli, dicendo che l’ha patito grandemente nel viazo rispeclo al)e grandissime pioze et neve. Noto. In questa malina se intese esser slà trovato in veronese verso la Chiusa uno coutrabando grandissimo di valuta di ducati. . . milia tra pani d’oro et di seda et zambeloli, et alcune cassette, se dice, con oro dentro. 11 qual veniva di Zenoa et per via del mantoan andava a Trento ; fo retenuto et condulo tutto a Verona. Quel sarà, scriverò. Di Bassan vene lettere di sier Marco da cha’ dà Pexaro podestà et capitanio, et una del signor Camillo Orsini di heri a dì 6, hore 22. Come in quella hora era zonto lì et damalina andarà a veder li passi, qual el Podestà ha fatto taiar, et ha mandato exploratori dai qual saperà il lutto. Et havendo hauto lettere del podestà di Vicenza, come havia hauto ducali 1000 per far fanti del vi-sentin solo capi eie. scrive non fazi ancora dar danari ; ma ben li capi el tutto in ordine, con scriver li fanti, et poi si polrano dar li danari. Di campo, da le Pianteli«-, del Pixani et Pexaro, di 4, hore 6. Come haveano consulta di tuor P impresa di Trezo, et che’l Capitanio zenerale con lui sier Alvixe Pixani et bona scoria di zenle erano andati a Monza, el visto che non era slà fortificala quella terra come bisognava, ha ordinato si fortifichi meglio. Item si mandi denari, perchè sguizari a li 7 voleno li soi danari, aliter si leverano, etc.