577 MDXXYII, GENNAIO. 578 et ivi in cerca si fa la massa, et fanti 400 sono passati il ponte di la Stella; per il che si estima vadino al camino per unirse con lanzchenech, ancora vi siano che dubitano.di Santo Angelo; il che quando pur sii, penso sera solo per atentar mentre se rau-nano insieme, non che ivi si habbi a perder tempo. Tutto per a\iso di Vostra Signoria. Di sier Zuan Vituri proveditor venerai, date a Sisa, a dì ultimo Decembrio. Come era stato in consulto il marchese di Saluzo, il magnifico Guizardino, domino Paulo Camilo Triulzi, il conte Hugo di Pepoli, il signor Federico di Bozolo. Et prima ditto Marchese havia ditto non haver danari da pagar le zente, però voria che la Signoria nostra del sorabondante di ducati 10 milia che ’1 Re manda ogni inexe se li desse danari da poter pagar le sue zente. Item, scrive si stima che ’1 signor duca de Urbin, havendo promesso passar Po, che passati sarà di qua li inimici erano in Milan, etiam 340* soa excellentia debbi passar. E1 Guizardino disse haver scritto a monsignor Legato di questo, del qual fin 4 zorni a la più longa havera risposta. È stà proposto butar il ponte su Po a Casal Mazor. Esso proveditor Vituri parloe su la spesa di farlo et custodirlo, che ’1 Pontifice doveria pagarla lui, perchè se agita li exerciti esser in suo aiuto. Loro disseno bisognava si fesse a spese di la guerra. Scrive a di primo, eh’ è doman, si leverano de lì et anderano alozar a Corneti et lì buteranno il ponte. Scrive, li lanzinech sono levati da Fiorenzola et sono andati ad meter zoso a San Zorzi, loco più verso la montagna. Di Bergamo, del Contarmi et Pixani, di primo. Come il conte Guido Rangon da Piasenza havia mandato lì a dimandar polvere per bisogno di quella città, per non ne haver molta ; item solfere. Hanno risposto non ne haver polvere lì, et scritto a Crema ne mandi qualche parte, et solfure. Item, si mandi danari. 341 A dì é. La mattina, fo lettere di Crema, del Podestà et capitanio, di primo, hore 8. Copia di lettere del conte Paris Scotto, da Piasenza, di hosi, hore 22. Havemo per avisi di qui, come in questa notte a meza notte lanzchenech hanno bufato 4 ponti su li carra sopra Trebbia apresso Riparta, loco distante di Placentia per miglia 10, et così penso che a questa bora siano passati tutti, et se dice vanno a la I Dìarii di M. Sanuto. — Tom. XLIII. volta de Pavia. Havemo da novo, come ad hore 5 di notte vene la posta del conte Guido, come il campo de francesi era levalo et marchiava drieto a lanzchenech. In questa rnatina a l’alba sono ussili fora de Placentia do mille archibusieri, et sono andati a la volta de lanzchenech con li cavalli legieri. Lanzchenech hanno fatto una gran preda de bestiami et se li menano drieto, et per tulio dove vanno non gli lassano bestiame alcuno. Qui a Placentia ogni uno per ditte nove iubila, dove prima erano in gran limore. Altro per bora non ho etc. Di Udene, di sier Zuan Moro luogotenente, di ultimo. Manda una lettera haula da uno suo explorator : 1526. A dì 26 Decembrio, in Golmsperch. Per una mia di 24 scrissi a vostra signoria come io me ritrovava qui in lo castello de domino Andrea Rauber, et disi come de continuo sua ma-gnificentia haveva le poste de corte insieme con Io capetanio et locotenente del paese. Et cossi beri de nocte li predilli hebbeno lettere da Vienna del Principe, per le qual feva intender a tutli li nobili de l’Austria che stesseno preparali, ma nessun si movesse per andar a la corte fin altro non feva intender Sua Serenità. Et zà scrissi a vostra signoria come herano preparati bon numero de nobili per acompagnarlo a la coronalion de Bohemia, et li 341* dilli hanno facto de gran spexe de habiti et cavalli, ma tutti vestiti de negro ; et perchè si ha falla tal prorogalion per causa dicono che in le lettere del Prilicipe se contien questo videlicet: A dì 14 del presente fu facto uno parlamento in Posonia dove se trova la regina de Hongaria con alguni baroni hongari aderenti de Sua Maestà, et si hanno facto nova election in la persona del Principe ; et così a dì 15 zonse tal nove in corte, et per questo dicono dicti signori come questa si è mala nova perchè giera quasi per assetato lo Principe cum lo Vay-voda, et zà lutti li comandali de I’ Austria sono ritornati alle lor contrade, et solum sono rimasi da 4000 pedoni et pochi cavalli, et questi sono per la guardia de Posonia et contorni. El perzò dubitano questo, che vogliando lo predilto Principe seguitar dieta election del regno de Hongaria, bisognarà far da novo exercito, et sarà forza a poner nove colte a li paesi che zà tutti sono strachi ; sichè dubitano non poranno fàr riscoder. lntendando questo, non me ha parso de non scriver subito a vostra signoria, a la gratia di la quale humiliter mi aricomando. 37