405 MDXXVI, DICEMBRE. 40(3 Sier Nicolò Dolfw fo auditor vechio, qu. sier Piero....... 539.604 <231* Uno del Conscio di XL Criminal. Sier Marco Longo fo podestà a Gri- signana, qu. sier Alvixe . . . 363.796 Sier Lunardo Soranzo di sier Antonio, fo al dazio del vii). . . . 449.709 f Sier Zuan da chà Taiapiera fo XL Zivil, qu. sier Hironimo . . . 739.418 Sier Zuan Antonio Arimondo qu. sier Fantin da san Cassan . 461.591 Noto. In questo zorno sier Zuaa Emo fece l’in-trada Podestà a Verona, et cussi a la mula sier Zuan Pixani dal Banco nepote del Serenissimo fé far Podestà a Verona, et con ducati 1000 voleva roma-nir, tamen el scurtinio non lo fece passar. Da Lignago, fo lettere di sier Hironimo da chà Taiapiera capitanio etproveditor, di 8. Manda alcuni avisi de inimici, come sono et vanno alla volta de Piasenza. Da Crema, di sier Andrea Loredan podestà et capitanio, di 7. Come in questa bora è gionto uno frate del monasterio di Sanlo Ambrosio de Milano. Referisse esser partito Luni da Pavia, et haver sentito farsi un ponte sopra Po in uno loco chiamato la Stella, per poter passar lo exercito si trova in Milan et Pavia, per unirsi cum li lanzichi-nech sono de là de Po. Dice che ha parlato etiam cum uno frate partito Marti da Milano, il quale referisse in Milan farsi gran provisione de danari per pagar Io exercito che è dentro, perchè li yspani ha-veano promesso che subito haulo li danari ussirano fuori et lasseriano la terra in libertà, consignando a loro la custodia, con commission di non darla se non a chi romagniria vincitori in campagna ; il che milanesi gli hanno promesso. Aferma etiam yspani haver spogliate tutte le chiexie et monasterii de Milano de argenti. Dicesi etiam, ancor che tal nova non sii certa, che hanno tolto la palla de la chiexia de Santo Ambrosio, di valor Ira zoie et oro de 90 milia fiorini di rens. Item, per uno se fa servitor de lo illustrissimo signor duca de Milano, in questa "232 hora ho inteso il conte di Caiazo et quel di Belzo-ioso esser passati sul piasentin con fanti 5000, cavalli lizieri 500 et homeni d’arme 200, et era in un loco dicto la Stradella, tiensi per andar a Vogera che è de quelli del Verme, il quale pretende appartener a lui, dove se atrovano 300 archibusieri, et il castello era ben fornito, cum, animo de deffender-si. Nè altra nova ho. Di Axola, di sier Marco Malipiero prove-ditor, di 7, hore 17. Come, in questa hora, li è zonto uno cavalaro con lettere del secretano del signor duca di Urbin capitanio zeneral nostro, qual significa le nostre zente haversi beri levate da Borgoforte et caminano per andar a Pontevico, et lo advisa redrezi tutte le victuarie a quel loco. Et dimandato al cavalaro quello el sa de li alemani, dize che se dizeva che i erano a la volta di Parma per andar a Piasenza. Et questo è quanto si ha. A dì 10. La mattina, fo lettere di Roma, di 232 * l'Orator nostro, di 3, 4 et 5, hore 18. Come era venuto li domino Paulo Justinian soracomilo con ......... vien di Civitavechia, dove è zonta l’armada di la liga, in tulio galìe numero 31 ; al qual il Papa ha fato optima ciera et lo lauda assai. Et è nova l’armala ispana di nave 17 solum esser zonla a Caieta, et il resto pareria fosse smarita. Item scrive colloqui hauti col Papa, et fa ritornar l’ar-mada a Livorno. Et al conte Pietro Navaro armira-gio di l’armata, il Papa li ha scritto vadi in Fiorenza per defension di quella cità, el zà mandò Zuan di Saxadello el qual in vai di Lamon dia far fanti per custodia di Fiorenza ; sichè si voi difender. Et ha-vendo hauto et visto le lettere di la Signoria nostra scrilte col Senato, è mollo inanimalo, et voi trovar danari et defendersi gaiardamente. Item, scrive come il Papa li ha ditto zerca quello si trala con li cesarei, che era venuto uno da Napoli. Par essi non voglino far trieve, ma tratar la paxe con Soa Beatitudine, et però bisogneria la Signoria li mandasse li mandati, et Soa Santità voria far una abstinentia di arme eie. Item, scrive il Papa havia fatto retenir et poner in castello il protonotario Bentivoy, el prima ne fece retenir uno altro, qual si partiva di Roma et in camino fu preso. Item, il Papa voi l’armata torni all’ impresa di Zenoa; et parlalo lui Ora-tor con il Papa saria bon mandar l’armata in Sicilia, et come la Signoria li darà le galìe in Ancona, ringratia la Signoria. Del conte Pietro Navaro et Andrea Doria capitanio, fo una lettera scritta a la Signoria nostra, in gran laude di sier Polo Justinian sora-comito, et narano la cosa come seguile. Di sier Alvixe d’Armer proveditor da mar, date in galla a Civitavechia, a dì 5 le ultime, fo lettere. Il sumario scriverò qui avanti. Di campo, da Trevi, di sier Alvise Pixani procurator, di 7, hore 5. Come li fanti del Saluzo