85 MDXXVI, OTTOBRE. 86 Le occorenlie presente benissimo note a questo Conseglio, rizercano che non si manchi de continuo far quelle provisione che si pò per atrovar danari, et però ; L’ anderà parte, che per scurtinio di questo Conseglio et 4 man di election del Mazor Conseglio, curn ohlation etiarn de imprestedo, siano facti li infrascritti rezimenti et officii, et prima : Duca in Candia, Podestà a S. Lorenzo, Locotenente in la Patria di Friul, Podeslà a Grisignana, Podestà a Dignan, Capitanio a Verona, Castelan a Padoa, Podestà a Camposampiero, Podestà a Asolo, Camerlengo a la Zefalonia, Tesorier in la Patria di Friul, Camerlengo a Zara, Podeslà a Castelfranco, Consier a Retimo, Consolo in Alexandria con la forma et condition fu fu fatto il N. H. Francesco Bragadin, finiti però li sui doi anni, Proveditor sora le camere, Do a le Raxon vechie, Uno ai X officii, Uno a le Raxon nove, Proveditor dì comun, Auditor novo, Zudexe di procurator, Alla Justifia nova, Auditor vechio, Cathaver, Piovego, A la Doana di mar, Un Sopraconsolo, Uno a le Cazude, Un zudexe di Forestier, Un Consolo di mercadanli, Uno sopra il Cotimo di Alexandria, Uno Extraordinario. Numero 33. Alla restitution veramente di quello preslerano li elecli alli sopradilli rezimenti et officii, li siano obligati li 11 milia ducati che se Irazeno a l’anno da le daie di Padova, Vicenza et Treviso, videlicet 3000 di Padoa, 4000 di Vicenza et 4000 de Trevi- so de li anni 1532, 1533, 1534 et 1535, sicome é 46* stà obligala la imbotadura de Treviso et delli stessi millesimi; i qual danari tulli ascendeno alla summa di ducati 44 milia. Nè se intendi la presente parte presa, se la non sarà eliani posta et presa nel nostro Mazor Conseio. f De parte 125 De non 27 Non sincere 0 He formata in Bogatis, die 20 Octobris 1526. Fu posto, per li Consieri, dar il possesso del 47 vescovado di Cita nuova, vacado per la morte del reverendo domino Antonio Marzello da Cherso al reverendissimo Cardinal Pixani, overo al suo nun-cio, sopra il qual havia regresso, ut in parte. Fu presa. Ave: 124, 13, 5. È da saper. Questo domino Antonio Marzello Fu posto, per li Consieri, una (aia a Brexa, di certo caso seguilo esser slà brusà do ruode de molili et una di folli di Cristoforo da Posente, come apar per lettere di quel Podeslà, però chi accuserà babbi lire 300, el se uno compagno accuserà l’altro sia asolto, ut in parte ; et poi sapendo i delinquenti, babbi autorità bandirli con tuia. 105, 2, 8. Fu poslo, per i Savii, una lettera a l’Orator nostro in corte, in risposta di sue di 12, zerca quanto li ha ditto il Papa, venendo l’armada di Spagna se el dia far trieve, che Sua Santità stagi constante, et voy contribuir a la spexa di 4000 fanti el non si smarissa, perchè l’impresa è vinta per esser Cesare molestato da mori, et il re Christianissimo manderà 4 nave grosse et 7 gaiioni con l’armala di Piero Navaro contro la cesarea che vien in Italia, et si mandi mandalo in Franza per tratar le trieve o paxe ; il Re contenta il sfato di Milan sia del Duca, ma voria si facesse l’acordo in Spagna per honor de P lmperador, ma che ’1 mandato è troppo duro ne lo exordio eie. Conclusive, che le trieve se dia far in Franza et non a Roma. Et parlò contra sier Antonio di Prioli cao del Conseio di X, dicendo si doveria parlar chiaro, che si spende ducati 80 milia al mexe et la spesa femo nui soli. Li rispose sier Tomà Contarmi savio a terra ferma. Andò la lettera: 142, 31, 6.