221 MDXXVI, NOVEMBRE. 222 lassino partir tutti chi voi et condur le robe loro via per salvarsi. Et nota. Le barche di Padoa et di San Zuane, è sta condute a Vicenza con darli 20 ducati et più per una per lenirle per cargar le sue sede et condurle a Padoa. 120* Noto. Di Cipri fo lettere, di ... . Avosto. Se intese, oltra li tre zentilhomenì mancati a Nixia (ulti, videlicet sier Dona da Leze locotenente da (lusso a dì ... , sier Nicolò Sanudo qu. sier Bendo, sier Toma Morexini qu. sier Antonio (mancarono) sier Daniel Zulian qu. sier Ilironimo, sier Piero Soranzo di sier Benelo nepote del prefato siei* Nicolò Sanudo, sier Nicolò da Mosto di sier Domenego, et uno Ilironimo Sanson popular. Item se intese che uno corsaro è luora con 6 fuste, el qual havia preso una nave dì bolte 700. Item come de lì è mala sason di fermenti per le pioze, eie. Et nota. Fo fatto vice locotenente sier Piero Valier più vechio Consier, et vice consier uno di camerlengi. Item vociano de lì do galìe bastarde et una sotil per custodia. A di 12. La matina vene in Collegio Jacometto da Novello stato governador di fantarie in Cipro anni . . . qual lì ha perso uno ochio, è venuto con questa nave con molti fanti, el fu terminato expe-dirlo con li fanti I’ ha el mandarlo questa sera in Vicenza. El parlò sopra la soa expedition. Item fu termina mandar in Padoa . . . homeni di le maistranze di 1’ Arsenal, et per far quello bisogna prima compir far li oficiali di le galìe di Alexandria che manca, aziò vadino conienti fu terminato farli hozi, et vadino. Fo scritto per li Cai del Conseio di X, con ordine del Collegio a Padoa et a Verona far destramente venir alcuni cittadini imperiali in questa terra per bon rispetto, ét fo bona pròvision. Del signor Camillo Orsini fo lettere di 11, hore .. . , da Artegna. Come ha aviso che ditte zente (orano la volta del veronese. Di Verona et Vicenza fono lettere con vari avisi. Del calar per dove de dicli lanzinech, et il numero che sono. Di campo, di Piantello, di Proveditori venerali, di 9. Come il 'Capilanio zeneral ha concluso, che calando i lanzinech voleno andar ad alozar a Vauri apresso Ada, che é alozamento forte. Et che il capitanio Michiel Gosmaier si ha oferto che dandoli 1500 schiopetieri con lui audarà fino in Alemagna, et farà tal operation che Ali* ritornar indrìo dilli lanzinech. Scrive del zonzer di 8000 scudi, venuti di Pranza. Di Bergamo, di rectori. Come sier Marin Ju-stinian di sier Sebaslian el cavalier tandem havia trovato ad impresiedo, et con danari hauti da le camere ducati 5000 era parlilo per la liberation di suo padre et il collega, retenuli dal castelan di Mus. Da Udene, di sier Zuan Moro locotenente, 121 di 9. Manda questi avisi, una lettera dì Venzon et una a!lra lettera di uno altro, zoè : Magnifico et clarissimo Signor noslro obser-vandissimo. Debita reverentia et humillma commenda-tione praemissa, etc. In questo zorno l’è pervenuto uno zovene venetiano qual dice venir da Vienna et hozi esser zorni 10 che’l manca di ditto loco de Viena, dove se alrova lo Ferdinando, et dice divulgarse che le zenle turchesche sono reti-rati ne li confini et ne le forteze che hanno occupalo di la Hongaria, et che hongari za ritornano a ripa-triar a Buda et in quelli contorni ; et che lo grande Turco si è ritornalo nella Turchia, imperochè lo Sophì li ha mosso guerra. Et questo è quanto che dillo zovene ha referilo capere de auditu. Del vai-voda de Transilvania et del re di Polonia, nè de auditu nè de scientia dice non saper referir cosa alcuna. TJlterìus, in questa sera l’è zonto uno ale-mano qual è venuto a visitar et ritrovar alcuni pontieri soi parenti, i quali se atrovano in questo nostro loco, el quale viene da Brunich et dice hozi 8 zorni esser che l’è parlilo di là, et referisse haver visto in Bolzan el signor Zorzi de Fransperg, et di-cevasi che leva zenle in quel contorno et che lui era stà rechiesto di andar a locar danari, che’l non aveva volesto per vegnir a ritrovar dilli soi parenti. Et che se diceva feva diete zente per andar a Milan, et che la fama l’era che I’havesse da cerca 10 milia fanti, tamen lui dice non haverli visti, nè altramente che per fama saper tal cosa. Item, circa alli arzenti ecclesiastici, più che più li vanno togliendo, et dicesi che fra i homeni da bene è grande murmuratione, dicendo che piano li arzenti ecclesiastici sotto pretesto di far impresa contra turchi, et tamen li spendono conira cristiani, et che poi al bisogno contro turchi non ne sarano et bisognerà angarizar i populi etc. Nec plura, salvo che cum ogni diligenti» et studio procureremo più minutamente ne sarà possibile de intender lutti i andamenti delle parie di sopra, imperochè altro non desideramo che operar cosa grata a vostra sigilo-