425 MDXXVI, DICEMBRE. 426 la farina in Fontego, vai lire 9 il slaro et ne é poca, et lecto cerli aricordi di Proveditori alle biave sier Polo Bragadin, sier Bernardo Donado, sier Borlo-lomio Morexini (ulti tre electi per danari, et lecti molli che vendeno farine per le contrade, che è causa di far danno a li fontegl»; la copia di quali, forsi scriverà qui di sotto. Unde, fu preso di elezer per scurtinio in questo Conseio di X con la Zonta do Proveditori sora la materia di le biave, possendo esser electi di ogni loco et officio, et officio continuo, con ampia autorità, et vengino nel Conseio di X et possino metter parie come li Cai di X etc , et tolti li primi di la terra numero .... Rimaseno questi : Sier Hironimo Ju-stinian procurator fo savio del Conseio, et sier Ja-como Soranzo procurator. Itern fono sopra la materia di domino Hironimo Savorgnan, qual ha voluto senlar in mezo li deputati di Udene per vigor di una lettera del Conseio di X del 1519, mai operada sino al presente, per il che quelli di la Torre et molti altri di Udene, ca-slelani et altri, è venuto a li Cai di X a dolersi di questo; et fo scritto a Udene a sier Zuan Moro loco-tenente, li ad visi vengi di qui a li Cai di X a usar le sue raxon. 11 qual ha risposto non si senta etc. Per ¡1 che fu preso che si aspecti la sua venula ; ma in questo mezo li in Udene non senli, come el sen-lava con li deputati, nè se innovi alcuna cosa fin non sarà terminato per ditto Conseio di X. Item fono sopra il contrabando fo tolto a Cor-bole, loco del duca di Ferrara, per il che il Duca F ha mandato a rechieder, et volevano restituirlo, tamen........... Di sier Domenego Contarmi proveditor generai, da Pontevigo, di 10. Come si partiva et andava a trovar il signor Duca di Urbin capitanio zeneral nostro a Cremona, qual ha inteso andava lì per far butar uno ponte sopra Po. Fu poi nel Conseio di X semplice, dato una gran (aia a quelli accuserà li delinquenti che spogliono l’altra sera sier Ferigo da Molin l’avogador dicomun andando a caxa con il feral, avanti et lo bateteno, videlicet chi acuserà babbi lire 2000, possi cavar uno di bando per homicidio puro di terre el luogi di la Signoria nostra et di questa cita, et se uno compagno accuserà F altro, sia asollo et liabi la taia et il beneficio di cavar di bando. Da Crema, di sier Andrea Loredan podestà et capitanio, di 10. Manda questo aviso, zoè una lettera haula dal conte Paris Scotto. Illustrissimo signor patron observandissimo. Lanzichenech sono pur dove erano tra Lenza et la Parma, et hozi sono cinque zorni che ivi sono, nè posso intender de tanlo loro defTerir. Per lettere di Genoa si ha, come è gionto a Savona l’armata di Franza, che novamenle viene de nove legni grossi con bona copia di fantaria, et quesla malina si ha come il signor conte di Caiazo è repassato el Po de loro canto. Nec alia. A sua bona gratin me accomando et offero. De Placentia a li 10 de Decembrio 1526. Sottoscritta : De vostra illustre signoria devotissimo sei vitor : Paris Scotto. A tergo. A lo illustre signor Andrea Lauredano dignissimo podestà et capitanio di Crema, patron mio observandissimo, Di campo, da Trevi, del procurator Pixani di 10, hore 5. Come il signor marchese di Saluzo si meteva in ordine le zente in caxo acadesse di passar di là de Po in aiuto del Pontefice, ponendo 244* in ordine le zente sue d’arme et le fantarie. Da Milan si ha, che le zenle dicono non voler ussir se non hanno 4 page per uno etc. Scrive aspecta il zonzer dal clarissimo proveditor zeneral Contarini, qual zonto starà 3 zorni et si partirà per venir a repatriar. Item, andava con il Marchese a trovar il duca di Urbin, per consultar insieme. Di messer Vangelista Citadin nontio del signor Tlieodoro Tritìi zio fo leto una lettera, data in quesla terra. Come era zonto uno, qual dice, Domenica passata 8 zorni, zonse a Saona il signor Renzo da Cere con do galie et uno bregantin, qual diceva che veniva driedo 15 barze con 5000 fanti suso del re Christianissimo, che li mandava a Roma in aiuto del Pontefice. Qual nova ha de alcuni savogini. Item si ave nova per via del Grangis da Covra, come era zonto alla corte del re Christianissimo ii reverendissimo Cardinal Eboracense de Ingilterra, et dice, se questa nova è vera, sarà gran cosa. Fu preso etiam in questo Conseio di X con la Zonta, che uno di Proveditori a le biave debbano andar in padoana el fazi venir più fomenti el potrà in questa terra. Et ballotati, fo electo sier Polo Bragadin qu. sier Zuan Alvise.