547 MDXXVII, GENNAIO. 548 4 milia sguizari vengano in aiuto del Papa, et li mandava 20 milia scudi. Et come il signor Renzo, a dì 22 di questo era zonto a Porto Venere ; il qual smontava et andava a Fiorenza et de lì a Roma, et portava danari al Papa che li mandava il re Chri-stianissimo et il re d’ingalterra. Et come il Papa era stato in gran coloquio con el signor .... Orsini et poi con il signor Vitello, et ordinato assà provision; el qual mandò la sera a ordinar concistorio in la so camera, dove intraveneno li cardinali con li oratori di la liga, a li qual Soa Santità expose che il Zeneral di Frati Menorì era tornato dal Viceré, el qual tratava l’acordo, et che li cesarei dimandano cose che per niente non voi asentir ; sì che voi far vigorosamente, et aspectava con desiderio il signor Renzo lì a Roma qual dovea zonzer a dì .... di questo. Et Soa Santità havia ditto a li oratori voleva intertenir la pratica con li cesarei, et rimandava ditto Zeneral dal Viceré, qual era ussito di Caieta con le zente sue et venuto a Fondi, eh’ è mia 50 lontan di Roma ; et altre particularità, sicome scriverò di sotto. * Itcm, scrive come erano lettere del capilanio Piero Navaro, etiam del Proveditor nostro da mar domino Alvixe d’ Armer de porto di Civita Vechia al Datario scritte, come Zenoa era in gran extremità di victuarie, et voleva capitular. Si voleva render al re Christianissìmo et non a la liga. Item, come il capitanio Arcon, partito di Napoli con li fanti, era inviato a Sesa. Di, sier Alvise d’Armer provediior da mar, date in porto di Civita Vechia, a dì 25. Il su-mario scriverò qui avanti. Noto. Per via di Fontego, si have nova esser lettere in mercadanli da Vienna di.....come in uno loco ne la Hongaria, mia 60 di Viena luntan nominato .... reduli li baroni et altri del regno haveano eleclo per re di Hongaria il serenissimo Ferdinando archiduca di Austria et re di Bohemia fradello de l’Imperador si che la creation in Re del Vayvoda transilvano pararia non fusse vero ; et come 1’ Archiduca............. Da poi messa, il Serenissimo con il Collegio si reduseno a lezer lettere di le poste che zonseno questa mattina. Et introno Savii sier Andrea Trivi-xan el cavalier, savio del Conseio, et sier Francesco Bernardo savio a lerraferma. Item, da poi, sier Lorenzo Loredan procurator savio del Conseio, et sier Piero BoJdu savio a lerraferma. Di Roma, di V Orator, in lettere di 28 bore 4, oltra quello ho scritto è: Come, chiamali il Papa in camera tutti li oratori, dove era il zeneral di San Francesco, Soa Santità disse che havendo desiderio de la pace con l’Iniperator, havia mandato esso Zeneral in Hispania, qual era tornalo, et Soa Santità era contenta volerla far con qualche suo disavantazo; ma ben era vero, se’l Viceré li vegnìrà con le arme addosso si vorà difender, et protestaria a li principi christiani che lo aiutasseno ; et come esso Zeneral dovea iterum tornar a Napoli dal Viceré ; ma dubitando non esser taià a pezi, mandava in suo loco un suo nepote con lettere. Et come erano lettere di l’arzivescovo di Capua da Napoli, di 24. Scrive haver parlato a don Hugo di Mouehada, al Viceré et al capitanio Arcon, quali non voleno più trieve ma far la pace con Soa Santità, et voleno Parma et Piasenza per sua securlà, Pisa el Livorne per asecurarsi di fiorentini ; et che il Viceré aviava le zente a Sesa con l’artellarìe, et havia scritto al Zeneral preditto tornasse a Napoli, volendo il Papa far la dilla paxe. Et esso Orator nostro li domandò : « Pater Sancte, se ’1 Re non vorà far le trieve, Vostra Santità vorala far la pace lei sola ? » Rispose di no, ma che ’1 feva per intertenirli per potersi in questo mezo melersi in ordine. Etiam, li altri oratori partano ut in litteris. El Papa chiamò li cita-dini romani per intender da taro se se votaano aiutar. I quali tolseno tempo a risponder, et volendosi difender taro Roma, il Papa tenirà lo esercito suo a la campagna, aliter lo farà venir a Roma. Item, havia dato la spada a l’orator del re'di Portogallo, qual è stà acompagnato a caxa da la fameia del Papa et da li oratori. Scrive, le lettere di Franza, di 12 et 16, ha molto inanimalo il Papa, et ha rescrito facendo il Re come el scrive el se difenderà, et maxime havendo quella Maestà scritto a sguizari calino in Italia da 6 in 7000 per la via di Marseia, né man-charia Soa Maestà a la Italia, nè voi Stato in Italia, come havia ditto a l’orator anglico, el di le noze non si poi resolver se prima non ha risposta di lo Imperador per la.promessa fatta a madama Liono-ra, et havia scritto in Anglia la liga non vorà il stato di Milan sia de Barbon, ma meterlo in le sue man, et che con il secretano di la Signoria solo senza scientia di confederali non li pareva conveniente risponderli, et scriveria in Italia, et hauto risposta lo advisaria.