303 MDXXVr, NOVEMBRE. 301 A tergo : Al magnifico et datissimo signor capitanio di Brexa, mio honorando. Di sier Ahise Pixani procurator, date in campo a Vauri mia 10 lontan di Bergamo apresso Ada, a dì 21, hore 5. Come si fortificano li et saranno securi. El marchese di Saluzo usa ogni diligentia, et altre parlicularilà. In questa matina, ai Frari menori, fo principiato a cavar if loto di le zoie, primo prescidenti li proveditori di Comun, et fo cavato nel primo inclaustro. Noto. In le lettere del procurator Pixani, oltra quello ho scritto di sopra, è che il Capitanio zene-ral li ha scritto, soa opinion saria che con Pexercito passasseno Ada per farli spalle, fortificando però 168* prima Ada, zoè il ponte, perchè sempre si potrà repassar Ada per Lodi via, siché dentro vi si metta bona custodia, perchè stando lì a Vauri, potriano esser asaltati da quelli sono in Milan, et esser roti. Et manda fa lettera del dillo capitanio, et conseialo con il signor Marchese, lui non è di questa opinion, dicendo che levandosi quelli sono in Milano, si faria signori di là di Ada. Unde hanno rescritto a esso Capitanio tal oppinion et hanno bufato tre ponti su Adda per potersi servir de quelli. Da Udene, dì sier Zuan Moro loco tenente, di 21, con questi avisi: una lettera hauta da Ven-zon, et uno altro reporto : Magnifico et da rissi odo signor nostro obser-vandissimo. Premessa la debita reverentia et humillima co-mendazione. Certi homeni de Bairi, i quali vengono de Cracovia, zonseno heri sera in questa nostra terra, et dimandalo da novo, et inter coetera se lo re di Polonia pretende al regno di Boemia, rispo-seno che pur troppo, et che assai baroni et gran maestri di Boemia sono ne la sua corte che lo exor-tano et lo incitano a tal impresa, ma che Sua Maestà, occupato cum tartari .et moscoviti li quali li fanno gran guerra, stà ambiguo de piar questo altro incargo de la Bohemia, dubitando non poter atender a una et l’altra impresa. Item, riferiscono, qualiter esso re de Polonia ha facto tagliar la testa a 18 sui baroni et gran maestri, li quali erano lutereschi, et bali tolto et confiscato li castelli et luogi loro, et 40 ne ha confinati in prexon in Danzica. Da poi questo, loro comenzorono a dimandar de Italia, dicendo che in corte del re di Polonia per via de Ferara se sapeva assai nove dei andamenti de Italia. De Hon- garia dicono che la perdita di quella è stà i baroni de Hongaria, che hanno chiamato il Turco, et dicono che il principe Ferdinando pretende a esso reame, et quel medemo il Vaivoda transilvano, il qual è chiamato da la mazor parte de la baronia ongari-cale, et basso per opinion etiam che ’1 habbia intei-ligenlia cum el Turco el che tra il Vaivoda et Ferdinando habbia a esser discordia etc. Dimandati del principe Ferdinando, dicono che Sabato fu 8 zorni che se parliteno da Vienna, et che tre zorni avanti la lor partita, Io prelibato Ferdinando era partito de Viena et era andato in Arceburch distante da Prespurch 10 miglia. Dimandati se hanno visto per il viazo in qualche luogo zente, dicono in luogo alcuno non haver visto zenle, excepto a Cora hanno trovà alcuni cavalli de nobili de Staxerinerch. Et altro non hanno referito degno de signification. Venzoni, die 20 Novembris 1526. Sottoscritta : D. V. S. devotissimi servuli, Capitaneus et Comunitas Venzoni. Die 20 Novembris 1526. Sier Francesco di Pordenon mercatante, qual 168 partite da Fiume a li 17, riferisse che lì a Fiume se diceva il conte Cristoforo era andato al serenissimo principe Ferdinando; qual conte Cristoforo insieme con lo conte Zuane Carlovichio ha in quelli contorni per quanto se diceva 400 cavalli legieri in circa, et che Xagabria et quelli altri lochi de la Hongaria se tenivano a nome de colui qual sarà electo Re, dicendo etiam che’l se diceva che’! vaivoda de Tran-silvania era in Buda et la feva fortificar, et che molti baroni lo chiamavano per Re, subgiongendo che gionto a Sancto Anzolo, che è de là de Gorizia miglia 12, smontato a una hostaria, non melendo più a mente, intrò in una stua et in quella viste i capetani de Gradisca, Trieste, Gorizia et Doyn, quali sono commissari generali del serenissimo Arciduca, cum auctorità che tutto quello faranno sarà ben lacto. Et cum i dicli 4 capitani era anche il capitanio de Vipao. Et intrando in dieta stua, aldite mentoar Monfalcon, et lui subito ussite fuori el essi eapetanei gli feceno intender che ’I non se dovesse partir. Et da poi facto venir a la presentia loro, cum grande instantia gli dimandorono se in Golfo ne erano legni armadi. Nè altro etc.