575 MDXXVII, GENNAIO. 576 338* A tergo : Al lll.mo Magnifico admodum, et cir-cumspeclo D. Georgio Fraysperg, capitaneo generali Alemanorum ac comissario-Cesareae Maiestatis, amico nostro carissimo. 339 Copia di una lettera di Ingaltera scrìtta per Gasparo Spinelli secretario di l’orator Ve-nier, data a Londra adì 2 Deeembrio 1526, drízala a Lodovico suo fratello. Frater observandissime. Ho dato opera di veder le imagini che il secretario' di madama di Lanson ha portato a donar a questa Maestà ; le qual certo sono state molto ben intese, et di haverle vedute ne ho receputo non volgar piacer et satisfattane. Vi dipingerò con parole la forma et qualità di essi doni, volendo più del piacer sentire se convenirà con la imaginatione supplir dove vederete per le parole per me mancarsi. Vi proponerete dunque una forma rotonda piana, qualcosa maggiore di quello siano li spechi da fuoco che si venneno in piaza de San Marco; ma de la istessa sorte, che si apre, ma el coverchio è atacato da uno canto ; et questo è d’ oro sotilissi-mamente lavorato, el qual aperto da 1’ un canto contiene 1’ imagine del re Christianissimo naturalissima pinta in carta, et a l’incontro di quella nell’oro sono sculpte duplice F a questo modo dF per el nome suo de Francesco et Franza ; da l’altro canto, zoè nel coperchio, vi sono doe colonne le basis de le qual è in terra, et fra 1’ una et l’altra vi si vede il mare che disgionge la terra dove ciascuna d’ esse è sita ; l’una è di color bianco, l’altra pavonazo, per dirlo chiaro; le qual due colonne che conteneva questi doi versi : In patre nani veri meritum iam nomen amici, eripere et na-tos te quoque velie deeet. Aprendola poi da l’un canto, si vedeva l’ima-gine del Delphino, due II, et il duca de Orliens due hG per Henrico. L’ altra parte veramente del coperchio de fora, havea una catena che si annodava 339* et con varii gruppi riempiva il vacuo. Li qual doni quanto siano stati grati a questa Maestà mi sarebbe difficiliimo exprimerlo, perchè certo è stata demo-stratione troppo grande, et uno testimonio perpetuo, duraturo, che attesterà sempre 1’ obligo del re Christianissimo a questa Maestà. Et perchè io non li ho veduti che una sol tiata, et quella etiam non a modo mio, però se non ve li ho cosi rapre-senlati come sarebbe stato il bisogno per capirli, mi harete excusato. Non son però voluto restar de depingerli così ineptamente, et per dechiarirvi l’impresa delle coione, ancor che da se assai facilmente la se intendi, vi dirò 1’ uno esser per Franza, l’altra per Anglia; l’una bianca per la fede, l’altra violeta per l’amor, congionte con il capello de amore. Da poi disnar, fo Collegio di Savii ad consulen- 340 dum di scriver in Anglia el risponder al Capitanio zeneral : et steteno fino hore 2 di notte. Et sier Alvixe di Prioli procurator inlrato questa mattina Savio del Conseta, stelle in consulto et ... . Da Crema, vene lettere■ del Bodestà et capitanio, di primo : si annodano insieme, et la summità d’esse è coperta de uno capello de color pavonazo. A l’intorno poi vi si legge doi versi : Quos terra oceani quos separai unda, Voluntas una duos firma iungit amicitia. Nel vacuo poi di questa pintura vi sono sparsi molti picciol brevi, ciascuno de’ quali contiene una parola, le qual poi insieme poste fanno un verso : Firma fides Ubi me et virtus tua fecit amicum. L’altro dono poi è stado una cosa pur simile, che si apriva nel modo de l’altra, d’ oro et excel-lentissimamente lavorala, la qual nel mezo de lo coperchio fora hera una tabella antiqua bianca, Copia di lettere di lo illustrissimo domino Paulo Sforza, da Lodi, di ultimo De-cembrio. È venula una nostra spia, et hanno replicalo quelli di Santo Agnolo li inimici esser a Nichgulfo et a Landriano lì cerca, et che fanno grossé moni-tione di pane, artegliaria et altre cose ; unde che pensiamo debano venir qui a Lodi overo a Santo Agnolo ; però mi ha parso dar aviso a vostra signoria. Copia di lettere di domino Matheo Mario Busseto gubernator di Lodi, de ultimo. Di Landriano se intende le gente d’ arme esservi gionle con carri 40 de monilione, zoè vitualie