241 MDXXVI, NOVEMBRE. 242 1 Da Udene, del Locotenente, di 10. Manda questa lederà di Venzon : Magnifico et clarissimo signor nostro obser-vandissimo. Praemissa débita reverentia et humillitna commendatione. In questa hora l’è zonto uno che vien da Posonia, over Prespurch, et dice che hozi sono 8 zorni che l’é partito di là, et che in la terra si atrova la regina di Hongaria. Lo castello nè la Regina nè Ferdinando suo fradello non l’hanno avuto, ma ancora se tien per quel castelan ongaro. Lo principe Ferdinando è stato in parlamento cum la sorella in Amburch, loco lontano da Presburg 10 miglia, et è ritornato in Viena. Et la Regina è in la terra di Prespurch. Et dicesi che esso principe Ferdinando ha da 10 milia persone in quel contorno di Viena et in quelle terre circumvicine. Et dicesi che ditto principe Ferdinando sia stato electo re di Bohemia. Interrogato del re di Polonia, dice non haver inteso cosa alcuna. Del Turco dice che publice se divulga che la sua persona è partita de P Hongaria, et ha lassato a Petrovaradin et a Belgrado sol per la guardia di quelli confini. Del Vay-voda transilvano, referisse divulgarse a di 5 del presente in Albaregal doverse far una dieta et dover esser incoronà della corona di Hongaria, et poi ad un certo iorno intrar in Buda, et che zà l’ha mandato uno suo capitanio cum zente nel castello di Buda, et ha facto far le proclame che tutti i cittadini di Buda nel zorno di la sua intrada debbano atro-varse lì sotto pena di confiscation di tutti i beni loro; et che alcuni sono di opinion che ’I Vayvoda habbia intelligentia col Turco, perchè da le zente del Vayvoda sono sta fatti presoni et dicesi sono sta lassati essi turchi per il Vayvoda. Le qual nove, per esser di qualche imporlantia, le habbiamo expedite a posta a cavallo aziò che ’1 sia più presto, et così in futurum ocorendo avisaremo cum la solita dì-ligentia et fede nostra. Vensoni, die 7 Novembris 1526. Di sier Antonio Martello capitanio di le galie bastarde, fo lettere di 21 Settembrio, di Candia. Come se partiva de li et andava in Cipro. Fo scritto a sier Agustin da Mula proveditor ze-neral, come el debbi andar a Verona et fazi venir le zente, Fo scritto a Lion al signor Todaro Triulzi, che’/ I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XLIJI. soliciti a mandar danari di quelli dia mandar il re Chrislianissimo per la sua parte. 132 9 Die 13 Novembris 1526. In Eogatis. Consiliarii. Capita de Quadraginta. Sapientes Consilìi. Sapientes Terrae firmae, Fo deliberalo li precedenti giorni per questo et per il nostro Mazor Conseio, che tutti quelli nobeli nostri che fusseno in cadaun oflitio et conseglio do-vesseno portar al fidel nostro Daniel Vido per tutto il presente mese bolletini de non esser debitori de la Signoria nostra alli offici infrascritti, videlicet Governadori de le intrade, Raxon nove, Cazude, (re Savii et X offici, et quelli non li portasseno fusseno fuori delli offici aut Consegli, et se havesse fare in loco loro come in essa parte più diffusamente so contiene. Et perchè è ben conveniente che in questi importantissimi bisogni cadauno equalmente sati-sfazi a quanto deve dare aciò la Signoria nostra si sovegni del suo in simile occorenlie, però ; L’anderà parte, che etiam tutti quelli citadini nostri et habitanti in questa nostra città, quali hanno scrivanie, nodarie, massarie, fantarie, gastaldie, cancellarle, prioradi et etiam li nodari della corte nostra mazor, et cadauno altro che havesse quovis-modo offitio aut benefitio dalla Signoria nostra in questa città sotto qualunque nome, etiam se ’1 fus-se stà necessario far particular mentione de quelli siano medesimamente per auctorità di questo Con- ^ seio obligati ad portar li bollelini sui al ditto Daniel Vido de non esser debitori alli ditti V offitii da mò per tutto el presente mese de Decembrio proximo, altramenle non li portando siano fuori et privi de li soi offici et lochi, nè più li possano exercitar et far si debba in loco suo, et Daniel Vido sia obligato incontrar li dilli bollelini, cum tulli li altri modi streture et pene contenute nella deliberatione ante-dita ; et la presente parte non se intenda presa se la non sarà posta et presa nel nostro Mazor Conseio. f De parte 1*9 De non 8 Non sincere — 18