755 MDXXVII, GENNAIO. 756 Zudexe dì Procurator. Sier Hironirao da cha’ Taiapiera è proveditor a Lignago, qu. sier Alvise, dopio, ducati 300 . . 547.489 f Sier Hironirao Zen el XL, qu. sier Bacalario el cavalier, dopio, ducati 400 ....... . 649.389 Sier Marco di Prioli fo XL Zivil, qu. sier Mariti, ducati 300 . . 509.524 Et da poi Conseio il Serenissimo con li Consieri si reduseno in Collegio a balotar alcune cose di caratadori di dacii con li Governadori etc. Da Crema, del Podestà et capitanio, di 28, hore 7. Manda questi avisi: Copia di lettere del conte Paris Scotto, da Piasenza, di 28. Heri li spagnoli assaltarono alcune monitione venivano da Parma, et fumo alle mano cum nostri ; et tutto è venuto a salvamento cum danno de le loro gente. Spagnoli fanno un ponte sul Po sopra Calendasco presso qui sei miglia sopra bocca di Lambro, et credo lì liabbino condutto il ponte di Pavia. Il capitanio Zorzi et quello di Lodron, heri se partiteno de Albazano a la volta di Pavia. Copia di lettere di domino Babono Naldo, de dì et loco sopra scritti. Aviso vostra signoria, che lontano de qui dui miglia è fa’tla una grossa scaramuza cum il conte di Gaiazzo et sono sta presi de loro et de nostri. Habbiamo come il conte Zorzio, vedendo che Borbone non voleva come ha promesso, sono andati a trovarlo perchè loro non ponno più star lì dove sono allogiati. Per la carestia de victuarie forza gli è prender partito et levarsi di piasenlina, sichè vostra signoria poi intender se havesseno chi li molestasse come si ritrovariano. Non dirò altro; ma son acerlato che se li stradioti nostri arrivavano un ora innanzi a la scaramuza, tutti loro erano tagliati a pezzi, et seria stato la totale ruma de li inimici, perchè quelli della sopraditta scaramuza era tutta la scorta de li lanzchenech. Copia di lettere de domino Matheo Mario Busseto, da Lodi, dì 28. Saperi hora vostra signoria, il Borbone, il Guasto, Leva et lo abate di Nazara essere a la Co-sla in pavese, non lontana dal Po miglia tre vel zirca, et perseverano pure in opinione di butare doi ponti, P uno su esso Po in boca di Trebbia, l’altro su Lambro ; pure rasino qui effetto non se ne vede altro. El perchè sono venule 7 bandiere a Chignolo et 4 a Campo Renaldo de nemici, per non lasciare quelle frontiere sguarnite havemo mandata di qua una compagnia di 300 fanti a San Colombano. Staremo a vedere quello faranno, et de tutto avisarò al solito. Et a vostra signoria etc. Copia di lettere de uno mio amico, date a Sena in lodesana, di heri 27 Zener. Vedendosi questa notte splendori grandi di foco per il Po che non si movevano se non quanto da persone erano mossi, et sentivano far strepito in pichiare et lavorare ; quali fochi principiavano fino a Giga in fango, ho mandato per intendere subito un mio messo, et riporta farsi il ponte sopra il Po di sopra di la boca di Lambro uno o due migli:). Il lutto per aviso di vostra signoria. Di Parma, di sier Zuan Vituri proveditor zeneral, di 27. Come dimane con il marchese di Saluzzo andarà a Caxal Mazor, per consultar col Capitanio zeneral quanto si habbi a fare. In questa matina, in Rialto, fo chiamati per il Conseio di X sier Bernardin da Canal qu. sier Anzolo olìm Masser a la moneda di l’arzenlo, et sier Vicenzo da Canal qu. sier Anzolo Masser a ditta moneda di 1’ arzento, per mala ministralion fatta di danari a la zeca preditta, che in termine di zorni 8 si apresentino a li Cai di questo Conseio di X, alìter passadi si procederà conira di loro la soa absentia non obstante. Et nota. I sono nel monastero di San Zane Polo fuziti. Ancora fo publieà la parte, che non si possi far stampar opere nove, presa in dilto Conseio di X ; la copia di la qual sarà scripta qui avanti. Et nota. Che I’ opera di domino Alvise Cyn-thio dotor, stampata, li Cai di X la comesseno a veder a sier Lorenzo di Prioli el cavalier et sier