439 MDXXVI, DICEMBRE. 440 Imi depreda ii paese. Per il che reduti li prelati, j baroni et nobeli del regno in Albaregal per elezer re di Bongaria, hanno electo il serenissimo Vai-voda transilvano per Re, et il zorno di S. Martin a dì 11 Novembrio fo incoronado da 7 episcopi iusta il solilo. Unde Soa Maestà desiderando haver et continuar in la bona paxe et amieitia con questo illustrissimo Dominio, come è stato li serenissimi re di Hongaria, 1’ ha expedito qui in posta a far intender la soa creation. Con altre parole. Et il resto di la sua legatione exponerà una altra au-dientia. E1 Serenissimo li usò in risposta grate parole, dicendo questo Stato el vedeva volentiera et si alegravemo di la creation di la Soa Maestà, et sempre questo Slado era stà in bona amieitia con il prefato regno, cussi saria per l’avegnir. Et si stete longamente su questi parlari. Questo Vaivoda transilvano electo re di Hongaria, nominato Zuane, conte perpetuo di Sepucio, di età di anni 36, non ha haulo mai moier, è homo qual voi seguir le operation del qu. serenissimo re Matias. Item, disse come il Signor turco siete solum, do zorni e mezo in Buda, la qual ben fusse prin-cipià a brusar, non si brmò, perchè l’è quasi tutte le case in volto. Disse che quando turchi passò la Drava di ritorno, subito disfeno il ponte; el erano parliti de zorni 15 che non si sapeva, et che lassono cose di valuta, che fo trova in li pavioni, et che lassono più di 30 milia cai di animali depredadi. Item, si scusò che la lettera apre-sentoe del Re, prima, non era in carta bergamena come è solito seriver il Re, perchè non si trovò carta in niun loco, imo la bambagina si convene mandar più di 100 mia, che fo a Viena, a tuorla. Poi doveva venir con 22 cavalli, et per la pressa è stà expedito solum con 7 cavalli, li qual di Cao-252 distria in ‘una barca li ha mandati a Chioza. Disse come bohemi haveano electo per suo Re l’Archiduca con do condition, 1’una che recuperasse li castelli et peschiere et altro alienade a diverse persone, che è per un milion et 100 milia ducati avanti intri Re, l’altra che recuperi la Moravia et Slesia che erano sotto quel regno et par siano aderiti al regno di Hongaria. Et essendo rechiesti quelli popoli a tornar sotto Bohemia, par non voglino tornar, si-chè tien ditto Archiduca haverà difìcullà a esser re di Bohemia. El qual Archiduca havia 9000 fanti, 500 in 600 cavalli lezieri et cavalli 100 di zente d’ arme. Et altre cose disse, ma questo è il su-mario. Da Sonzin, del procurator Pixani et sier Domenego Contarmi proveditor zeneral, di 12. Come il signor duca di Urbin et marchese di Saluzo, havendo parlato insieme, hanno statuito le zente alozino parte a Pontoio, parte a Palazuol et parte a Chiari. El Duca è andato a Bergamo per asegurar quella città, et il Saluzo cavalca su le rive di Po per meler ordine a far il ponte per passar di là, et le sue zente sono aviate a quel camin verso Cremona. Et come Lunardo Romulo ha visto dar la paga a gri-soni, et dice a li sguizari saranno 4000. Lui prove-dilor Contarmi va a Palazuol, dove farà la monstra et pagerà le zente, et lui proveditor Pixani tornava al campo a Trevi. Scriveno, Malatesta Baion capila-nio di le fantarie era risentito et cussi Michiel Go-smaier capitanio di lanzinech. Di Bergamo, di rectori. Come hanno aviso il duca di Barbon esser ussilo di Milan con le zente et ilo verso Pavia, lassato in Milan a quella custodia solum li lanzinech vechii, con alcune zente, né sanno però se Barbon passerà Po, et se si unirà con li lanzinech che sono verso Parma et hanno passato il Taro. Del Vizardini, fo leto una lettera, qual sofficità si passi Po, et si mandi danari a la compagnia fo di Zanin di Medici a piedi. Babon andò a Piasenza, al qual manca 100 fanti, el si provedi di mandar danari per pagarli. Da Crema, del Podestà et capitanio, di 252* 11, liore 11. Manda una lettera hauta da Cremona del duca di Milan, la qual sarà qui sotto scritta. Item, per altre lettere di uno mio amico da Cremona ho, come l’altra notte sì fico in caxa del conte Maximian Stampa, in la qual allogiava il signor duca di Milano, et durò da le do hore fin alle 8 cridandosi allarme, cum gran paura et tumulto. Sua Excellenlia beri poi andò in castello. Questa è la copia della lettera del Duca. Magnifice domine amice honorande. Hoggi, da poi la partita de qua del signor duca de Urbino per Soncino, non habbiamo altro se non che ’1 proveditor Contareno hozi è giorito a Pontevico, et va ad Soncino per conferire col prefato signor Duca. De lanzchenech non habbiamo altro, se non che beri passorono il Taro et Aleo per le inundazioni di l’acqua. Per advisi de Milan habbiamo, il signor duca di Barbone esser partilo per Pavia, et altri dicono con li fanti spagnoli per