537 MDXXVI, DICEMBRE. 538 Sopraconsolo. f Sier Zuan Hironimo Loredan fo V di la Paxe, qu. sier Piero, dopio, ducati 350 ....... 835.279 Sier Bernardo Donado fo a la Mo-neda di l’arzento qu. sier Hironimo dotor, dopio, ducati 400 . 631.474 non Sier Borlolamio Venier fo Extraordinario, di sier Lunardo. Oftcial a la Justitia Vechia. t Sier Zuan Alberto fo ai XX Sa vii, qu. sier Nicolò, dopio, due. 250 735.357 Sier Alvise Diedo fo avocato gran-do, qu. sier Anzolo, dopio, ducati 200 ........ 544.552 Sier Marco Marzello fo a l’Armamen-■ to, di sier Hironimo, ducati 200 525.568 Fo posto in ultima per i Consieri una parte, dar licentia a sier Marco Lombardo podestà di Noal di poter venir in questa terra per zorni 15 ut in parte. Fu presa. Dapoi Conseio, li Consieri si reduseno col Serenissimo in Collegio di Savii con li Cai di X; al-eiteno uno raguseo el qual ha hauto letere di Ragusi, come hanno a dì primo di Decembrio el Signor turco zonse in Costantinopoli, et che . . In questo zorno, in chiexia di San Zane Polo fo tenuto conelusion publice molto longe slampade et poste sopra le colonne di San Marco et di Rialto in theologia et philosophia per uno brexan nominato Vicenzo di Mazi, dove vi fu il legato Averoldo etìam lui brexan, episcopo di Puola, l’orator di Anglia, l’orator di Milan, Ferara et Mantoa. 315 * A dì ultimo Decembrio, fo San Silvestro. Vene in Collegio il Legato del Papa, dicendo ut su-pra non si mancasse a far passar le zente. Di Malatesta Baion capitanio di le fantarie fo leto una lettera di credenza in sier Alvise Griti qu. sier Francesco è soldato, il qual in Collegio disse ditto capitanio voria venir qui per aricordar alcune provi-sion per regular la fantaria. Li fo dito non era tempo; et scrito pur al proveditor Pixani che volendo venir li dagi licentia che ’1 vegni, comunicando prima tal venula col Capitanio zeneral. Da Sibinico, di sier Benedeto Valier conte. Come, per la peste moreno da faine et dubita non si dagino al Turco. Scrito al Capitanio del Golfo vadi lì a Sibinico non obsti a navilii del Turco ad andar a Scardona. Di Bergamo, del procurator Pixani, di 28, hore 6. Come havia aviso quella matina esser us-sito di Milan Barbon con li lanzinech et 3 bandiere di spagnoli, capitanio Zuan de Urbina, et tendevano verso Pavia con fama de unirsi con li altri lanzinech et andar verso Toscana, et voleno passar Po a la Stella. Et il Capitanio tien, conzonti saranno, andarano in Toscana per metter Fiorenza a sacho o aver danari. Esso Capitanio voria metter pressidio a Bergamo, andar col campo sopra le ripe di Po per far spale al Saluzo, et voi libertà di poter passar Po et potersi conzonzer; et voria il duca di Milan mandasse li foraussiti verso Milan et ruinar le mure aziò ispani non potesseno ritornar. Dì Crema, di sier Andrea Loredan podestà et capitanio, dì 28. Manda una lettera hauta del governador di Lodi, qual dice cussi : Questa sera è gionlo un trombeta del capitanio Francesco Casale, el quale viene da Milano et riporta come questa mattina sono ussiti fora di Milano due compagnie de spagnoli insieme con Gioan de Urbino et tutti li lanzinech, quali vanno al camino di Pavia; dicono voler andar a passar il Po. El resto de spagnoli sono ancora in Milano et dicono voler ussire ancora loro et venire verso Santo Angelo et verso queste bande de qua. Ancora è venuta una nostra spia in el medemo tempo, quale dice il medesimo che ha ditto el trombetta. Tutto questo è per dar aviso a vostra signoria a la quale etc. Sottoscritta : Di vostra signoria Joan Paulo Sforza marchese di Caravazo. Fo scritto per Collegio al procurator Pixani in risposta : che passato Po yspani, il Capitanio, con segurtà del nostro Stado vadi col campo su le ripe di Po. Item, heri sera li fo mandato ducati 7000 per pagar le zente. Dapoi disnar fo Pregadi per far i Savii di ter- 316 raferma, et Io non vulsi esser nominalo. Fu posto, per li Savii ai ordini, che sopra la galla su la qual va sier Marco Minio orator al Signor turco, sopracomito sier Andrea Contarini, non possi andar alcun altro che esso Orator el la sua fami-