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MDXXVII, GENNAIO.
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    rale. Di Franza, ¡1 Re dà large promesse el poche atese, et di ducali 50 milia ha Irato di le decime del clero, si manda al Papa solum 10 milia. Scrive, il Papa si ha messo in testa voler andar in Spagna fate le trieve a parlar a Cesare, et tien che’l sia bon et catolico; sichè omnimo voi Air le trieve. Però la Signoria mandi il mandato. De li cesarei volevano prima 200 milia ducati dal Papa et fiorentini, et 120 milia di la Signoria; hora contentano in tutto 200 milia, 150 milia dal Papa et 50 milia di la Signoria ; et visto il Papa la Signoria ha laudà sempre le trieve senza darli danari, il Papa voi farle, nè voi la Signoria dagi nulla.
       Noto. In le lettere di Roma di POrator è, il Papa havia excomunicà il Viceré et baroni eie., el che il Salviati li havia ditto il Papa è timido, non ha modo di trovar danari, spende più di (ulti ; però voi far le trieve, el non volendo la Signoria, li doveria lei darli danari al Papa.
       Fo queste lettere di Roma lede in camera da basso del Serenissimo con li Savii, dove alcuni vo-leano comunicarle a monsignor di Baius damatina, altri non li pareva, et si stele fin bore 3 di notte.
453	Copia di un capitolo di lettere di Roma, di
       26	Zener 1527, scrita per Zuan Francesco
       di Bardi qui a Bernardin Ferolo.
        El vi dissi quanto qui avevamo. Dapoi, con lettere di campo di nostri, che li Imperiali hanno fatto una baiaria a Frixolone dove sono acampati ; nel qual castello el terra v’ è da 1500 fanti de la compagnia del defunto signor Joaain di Medici, ch’è gente fiorita et che s’erano un po’ mostri, et se havevano ritrovalo di loro, dicesi, mortovi da 300 spagnoli et ferito il capitanio Alarcone in una gamba sotto il ze-nochio di uno arcobuso, talmente lo indicano mortale e s’è ditto esser morto, ma non pare ce ne sia nuova certa ; basti non si possi esercitare, eh’ è di primi capetanii havesseno. Et dicono atendevano el signor Ronzo che parli heri matina de qui che questo di serà arivato, et che designavano acamparsi fra Fiorentino e Fruxolone vicino a nemici di modo snrian sforzali a levarsi, et facendolo saria con asssà disavantazo de li ditti imperiali. Tale se iudica si babbi a olenire o se n’ andria iustifìcali, et come ve dissi, et nostri di continuo ingrossano. Et zè lettere di Franza venute por corlesani in palazo, di 2 instante, molto gagliarde, di provisione fanno di là di danari, zente el armada da passare per la impresa del regno con uno fratello del- duca di "Lo-
 i	rena, et di qui hanno spazalo monsignor de Langia homo del Re a far levare l’armata di Zenoa et venir di qua, che sarà da dar loro a pensare di guardar il regno, non che di venire ad saehegiare da altra banda. Come vi dissi, è arivato heri sera qui P arcivescovo di Capua che viene dal Viceré; è con cosini il Generale di frali che tramano P acordo, et son stati assai a longo cum Nostro Signore, el pare per quello se intende sieno più honesti ne le di-mande. Che debasi seguire presto si vedrà, che non si vede mancare di la provisione gagliarda; et qui ne la città, come vi si disse, il popolo è benissimo volto a diffensione et prender P arme, et tulio il giorno fannosi monstre, quando uno rione quando 453* uno altro. Dimane loca al nostro di Ponte el di Pa-rione che ila cossa bella a vedere, et vi sarà bella nobellà di romani et forestieri et di nalion nostra et zovani di banchi, et fondachi et di capi di caxa da cinquanta anni in giù, et sarli a far giponi et za-chi et calze un mondo, et di quelli fogiano con oro et recami ch’è suto un po di refrescamento a li artesani et armaruoli. Et se non si mutano, Domenica próxima la faranno generale tutti i rioni che fia cosa bella a veder, tal che si resta di miglior voglia vislo le bone provisione si fanno.
Da Parma, di 26 Genaro 1527.	454
     Li avisi de heri da Piasenza erano, che li lanz-chenech haveano hauto un scuto per homo et un par de scarpe, et che con questo serano contentati.
 Che faceano il ponte sopra la Trebia. Hoggi se ha per la via de Lodi, che tulli li spagnoli sono ussili di Milano et sono venuti alla Corte de Rio, et che in Milano sono mirati li lanzehenech che li solevano stare insieme con li fanti italiani del Belzoioso per guardia della città. Et che hanno levato il ponte del Po dove era el P hanno condullo più abasso, talché se vede manifestamente che presto faranno segno de quello vogliono fare. Qua si atende a prepararse et ordinar le cose, aspetando la risposta de|la delerminatione haverà fatta lo illustrissimo signor duca di Urbino. Da Roma é lettere di 22, per le qual se intende la gionta a Gaiela del signor Cesare Feramosca mandato da Cesare a Noslro Signore, qual porla commissione al signor Viceré che ancor che Sua Santità havesse rollo la tregua loro la observeno, et di novo la faziano, mostrando Sua Maestà haver hauto tanto per mal P indulto fallo per li Colonesi, che nihil supra ; facendo extremi sconiuri che non era di sua commissione nè voler.