699 MDXXVII, GENNAIO. 700 Sier Zuan Trivixan fo a la Juslitia Nuova, qu. sier Zacaria, due. 450 586.660 Sier Julio Donado l’avocato in Rialto, di sier Thomà, dopio, ducati 400 513.728 Un Camerlengo di Commi. f Sier Zuan Michiel qu. sier Piero, qu. sier Luca da San Polo, dopio, ducati 300 ....... 798.430 Sier Polo Trivisan qu. sier Vicenzo, qu. sier Marchiò, dopio, due. 300 644.582 Sier Zuan Batista Moro fo podestà a Monfalcon, qu. sier Fantin, ducati 450 ....... 519.699 Di le poste vene a CQnseio lettere, zoè queste qui sotto scritte : Di sier Domenego Contarmi proveditor sonerai, date a Caxal Masor adì 21, hore 21. Come hessendo zonto li insieme con il signor Ca-pitanio zeneral, dove era venuto il marchexe di Sa-luzo, il signor Vizardino locotenente pontificio, domino Lunardo Romulo fo qui et altri capitoni], hanno consultato; et par, elli non voleno che si fazi passar de là da Po li 5000 fanti et 500 lizieri, dicendo voler la persona del Capitanio zeneral passi, aliter il Vizardino disse scriveria jdj^apa non vo-lemo dar aiuto a Soa Santità ; sichè la Signoria nostra dice il Capitanio fazi quella deliberation li par. Di sier Zuan Vitarì proveditor zeneral, da Crema, di 18. Del suo zonzer li, et anderà a trovar il marchexe di Saluzo. Da Crema, di sier Andrea Loredan podestà et capitanio, di 20, con alcuni avisi di le cose de lì, ut in litteris. Dapoi Conseio restò Pregadi per aldir la relation del procurator Pixani venuto di campo. 4171) Et prima venisse queste lettere, sier Alvixe Pixani procurator andò in renga et referite di successi del campo. Fo molto longo et tedioso. Disse del Capitanio zeneral qual ha bon voler et stima honor, nè voria la Signoria havesse alcun danno. L’è vero che’l soporla a le zente fazino danno dove che alozano, ma si duol assai che non sono pagate. Disse zerca il suo Stado di Urbin etc.; qual ha gran fantasia, et dubitava del Papa ete. Disse de alcuni condutieri, et la natura di sguizari et grisoni et di le altre zente nostre. Poi disse di la fortification di (1) La carta 416 * è bianca. Bergamo, et il modo voi far Piero Francesco da Viterbo inzegner, al qual il Capitanio zeneral dà gran fede et è capo di colonnello de 500 fanti ; et tien sarà posto in gran fortezza. Disse di Crema, eh’ è ' terra fortissima, et si lavora uno revelino ; ma troppo grande. Disse di Brexa ; laudò sier Antonio Bolani pagador etc. Il Capitanio è homo di guerra ; ha colere, ma è foco di paia et amà da li soldati ; et si levò di Milan vedendo le fantarie disordinate. Dice, Malatesta non tenirà le fantarie ad ordine. Camillo Ursino non sa far altro che scriver lettere. E venuto zoso, il Serenissimo lo laudoe iusta il solito. Fu, poi venute queste lettere et lede, posto per i Savii de! Conseio et terraferma una lettera a sier Domenego Contarmi proveditor zeneral, in risposta di sue, bora recevute. Come, inteso quanto ne scrive del consulto fato et la richiesta del magnifico Vizardini; però in questo passar Po Soa Excel-lentia, o mandar le zente, si remetemo, videlicet, al Capitanio zeneral nostro ; con altre parole, ut in litteris. Et andò in renga sier Francesco Soranzo vien in Pregadi per danari, di sier Jaeomo procurator, et voleva si scrivesse chiarameate che’l passasse. Non fo risposto, et ave : 174, 25, 5. Il resto di la lettera et fu presa. Et si venne zoso a hore 6 di notte. Adì 23. La matina vene in Collegio sier Alvise Bragadin venuto Podestà et capitanio di Treviso, vestito di veludo cremexin alto et basso, in loeo del qual andoe sier Stefano Magno, et referite zerca quelle cosse di Trevixo. Fo laudato ut supra. Di Roma, fo letere di V Orator nostro di 19 et 20, le qual lettere veneno heri sera poi Pregadi, et fono lecte con li Savii in camera del Serenissimo. Scrive, il Papa haverli ditto che non venendo soccorsi di Franza et ben, li sarà forzo per necessità di acordarse con li cesarei ; et che haveva venduto uno castello di una sua neza ier ducati 20 milia per haver danari, di qual danari havia paga li fanti fono con Zanin di Medici in campo in Lombardia, et venuti a Roma ; et dice non poi durar a questa spexa, et che questo Stado el doveria aiutar di danari. Et come erano lettere di Franza, che’l Re si doleva cheli sguizari non 417* erano pagati di ducati 40 milia el mandava al mexe, el che Soa Maestà havia più spexa di lutti. Scrive esso Orator, romani haver promesso far del suo per loro defension fanti 12 milia. Il Papa ha mandalo uno suo nuntio a Fiorenza a trovar danari: chi dice per far la guerra, chi dice per far la pace. Scrive, il Viceré è zonto con 4 cavalli a Ceperano in Campa-