331 ÍÍDXXVII, GIUGNO. 392 gnor Loyse Gonzaga, será publícalo cardinal presto, et haveremo ino’duo cardinali de la casa di Gonzaga. * Bel ditto, date a dì 19 Zugno. 11 signor Duca non ha voluto andar a Spoleli sicome haveva _ deliberato, perché per alcuni del campo francese é sialo dillo che Sua Excellenlia non allende ad altro che alla conservatali del suo Stalo, nè cura il resto de l’impresa. Del che lei si ha resentito gagliardamente, máximamente contra il signor Federico, quale pare sia più suspecto di ciò che niun altro. È stato anche gran contenlione per le victuarie, dolendosi francesi che niuno di questo exercito può haver pane salvo che li marche-schi; al che è stato resposlo convenientemente, facendoli cognoscer che ciò prociedi per li mali deportameli suoi, che invero non polriano far peggio di quello che fanno, robando, sachegiando, brusando et ruinando il mondo. (Ieri, al cospetto del signor Duca et del signor marchese di Saluzo, non ha-vendo un minimo rispetto a loro signorie, davano la bataglia ad una terra qui vicina che si chiama la Crovara, et ancor che facessero ogni sforzo per entrar, et che la cosa non li andasse fatta, nondimeno a gran fatica si pntoro far retirare, llozi poi hanno sachegiati dui castelieti verso Orvieto. Co-lonesi sono a Monterotundo disiatile da Spoleti 12 miglia, et tuttavia ingrossano il loro campo, et pare che, per quanto so dice, tulte le fantarie italiane de imperiali vadino ad unirse seco. Non heri l’altro di sera, dapoi l’altro mio spazo, il signor Duca hebbe aviso che il signor Sigismondo era entrato in Arimino senza haver trovalo contrasto alcuno, per esser ogniuno di quella citlà fugito, et lassale le porle di la terra aperte. S’ è anche inteso che Guido Vayno é in Cervia, et che non ha voluto acceptare dentro Ravena il conte Guido Rangone. Vostra signoria può haver molto meglio intesa la cosa ; li è stato dillo che imperiali sono entrati in Civilacastellana, Ierra mollo forte et quasi inexpugnabile. S’è anche inteso che loro hanno allargato le sue zente d’arme verso il regno di Napoli, per il che si iudica che vogli condur il Papa a Gaiela. Questi signori hanno determinato levar domane il campo di qui per an darsene alla volta di Montepulciano, con disegno di far uno allogiamento in quelli conlorni et fortificarlo per opponersi a li imperiali, quando però si possa fare come ben prudentemente racorda il signor Duca, dicendo bisognarli tre cose a le quali si cognosce molla diflìcullà, et sono queste zioè, guastatori, victualie et la sicurtà che signori Fiorentini habbino ad esser amici, et insistere ne la guerra. Bai campo, date a , apresso Acquà- 260') pendente et Orvieto, a dì 21. Come erano venuti li col campo, eh’è su la strada di andar a Fiorenza et sul Stailo del signor ducila di Urbin, et come pativano molto di vituarie. Itcm, come havia esso proveditor Pixani hauto una lettera di castello di suo fini Cardinal di 15, qual li scrive come ha-veano dato fra danari, arzenti, calesi, patene, tabernacoli et altro a spagnoli per ducali 80 milia, et li manchava 20 milia, qual voleano veder di trovarli su pegni, et è per dar la paga a le zente. Item, che il Papa et loro cardinali manzavano in piera. Ba Veia fo lettere di sier Agustin Valier proveditor, di 12. Come heri quelli di Segna ha-veano zuralo fedeltà a l’Archiduca come re di Hongaria; la qual nova è di grande importantia, maxime perchè non si potrà più haver remi per l’ar-senal come si havia da Segna. Da poi disnar fo Conseio di X con tulle do le Zonle, et con la prima fo leto lettere di campo dri-zate ali Cai di X, et di campo, et fo . . . . Fo dapoi licentià la ultima Zonla et restò con la prima, fallo uno Vicecao di X, in Iodio di sier Ja-como Corner è amalalo, sier Hironimo Grimani. Bi campo vene letere di Proveditori generali, date a Mugiello su quel di Sena, vicino al Stato di Fiorenza, adì 22. Come erano venuti lì, et pativano mollo di vicluitrie, et che’l ducila di Urbin voleva andar a dar una volla nel suo Stato et poi tornerà in campo. Item, come il proveditor Viluri sleva mal di la sua gamba, overo piedi, et pregava la Signoria li desse licentia di venir a repatriar etc. Item, el ditto sier Zuan Viluri scrive solo su-plicando licentia.. • Bel conte Guido Rangon fo letere date al Porto Cesenaticho a dì 23. Come desidera venir in questa terra per dir cose-di grandissima impor-lantia; et subito li fo scritto el venisse perchè el ve-desemo molto gratamente. Fu poi inlralo sopra li processi fati a Loreo per sier Alexandro Querini podestà, per il retenir de alcuni burchii con fave, formenti et orzi passava de lì, con dir volevano andar in brexana et andavano a Ferara; i qual andava (l) La carta 259 * è bianca.