131 MDXXVII, MAGGIO. 132 lieri sera. Del zonzer lì la moier del magnifico domino Jaeomo Salviati zermana del Papa, vien da Fiorenza qui ad habitar, et la moier fo del signor Zanin di Medici. Vene in Collegio 1’ oralor del marchese di Manica con lettere del suo signor, di Mantoa, di 16. Pregava questa Signoria a voler soceorer il Papa. Item disse a bocca, come era nova che a Livorno era zonto Filippo Slrozi fiorentin, con una..... con le zoie et haver sotil del Papa et di altri fiorentini et banchieri, qual fuzile di Roma avanti seguisse l’intrar de inimici. Vene uno corrier con lettere elei proveditor Pisani et proveditor Vituri da Orvieto, di 15, hore ... di notte. Scrive esso Pixani il suo venir li con l’exercito, dove ha trovalo esso prove-ditor Vitturi, et ha ricevuto le nostre di 11 zerca lenir avisato li successi di Roma, et che la Signoria si meraveia nulla li scriva di prender Roma, avanti. Scrive, che non havendo inteso la nova avanti, non potè scriver se non adì 8. Item, il marchese di Saluzo era a Viterbo con il suo campo, andato per far spalle al signor Federico di Bozolo, qual a dì 12 si parli per andar verso Roma eie. Il magnifico Guizardino è a Monlefiascon, qual ha scritto do lettere al signor duca di Urbino, et . . Item fono lettere de li dilli Proveditori zene-rali, drizale a li Capi di X, et subito fo mandato lutti fuora el letto con li Cai dille lettere, qual è di sunirna imporlantia, et fo ordina Conseio di X con la Zonla. Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonla, et avanti si redusese, il Legato del Papa vene dal Serenissimo. * Va Crema, del Podestà et capitanio, di 15. Manda questo aviso da Lodi. Copia di lettere di domino Matteo Mario Busse to, da Lodi, di hoggi. Molto magnifico signor mio observandissimo. Nemici questa mattina partirono da Corlelona et andorono a Copiano et Botlirago lutti, excepli quelli lassati in S. Colombano. Da poi, per lettere del magnifico Vistarino intendo si sono anche partiti de li, et andati alla volla di Milano. Il conte Filippo Tormello era andato a Briona, il conte Ludovico di Belzoioso a Belzoioso, et li altri doi conti sono con le gente al campo, zoè Albrico et Bru-noro. Domenica sera stavano il Leva et seguaci tutti attoniti con secreti ragionamenti, et in alcuni lochi fu ditto lì del Barbono morto. Ad porta Tosa et porla Romana fanno lavorare senza intermissione; a da una fanno un bastione, a l’altra fanno lavorare nel fosso al basso. In Brolelo loleano tutte le biave et fermaglio, qual mandano in castello. Il modo et la via pensata per lo illustrissimo 82 signor marchese di Saluzo, et signor Federico da Bozolo di soccorrer Nostro Signore è questo, per lettere del campo, date a dì là Marzo 1527. Che’l signor Federico con 150 homeni d’arme et circa 250 stru'ioli eletti et 200 archibusieri ca-minasse per Castione della teveriana sotto Soriano fra Coriano et Fabrica per Civitacastellana presso a Slabia, et per Magliano, Peccoraruccio et Hormello, senza toccare alcuna terra, nè castello per non esser scoperto. 11 signor Marchese per un’ altra strada con il resto di le genie d’arme et 300 archibusieri electi lesse spalle al signor Federico, et se accostasse 20 miglia a Roma cambiando per questa strada arente da Viterbo, per aspettar il signor Fe-drico verso Sutri per la strada de Campagna Bru-sada per Monte Rosso et Bacano. Con questo ordine il dì 12 partirono per questo elTecto, quale si dovea fare la nolle proxima passata, et fino alli li) a hore 4 di notte, non se ne havea sentila alcuna. Adì 11, che fu il dì inanzi, li nemici haveauo rinforzato le guardie al castello, et li lanzchenechi allogiano tutti in Borgo el li spagnoli in Banchi, stendendose fin a Campo di Fiore. Copia di una lettera scritta alla signora du- ggi) chessa di Urlino, dal campo, da Orvieto, alli là Magio 1527. Illustrissima et excellentissima signora patrona mia singularissima. Non si intendendo ancora dove sia la excellen-lia vostra, et persuadendomi che del viagio presto la dovesse gionger a Venetia. scrissi a rnesser Baldo el caso infelice di Roma, aziò arrivata ne potesse riguagìiare quella. Bora, proponendomi al certo che la sia in Venetia, sequilarò el significarli quanto se ne è inteso di poi et così farò successivamente in lo (1) La carta 82 * è bianca,