433 MDXXVII, ICGLIO. 434 qui questa sera, domane partirà per Roma. Voleva andar a Manina, ma pregalo da questo comissario Novello aspetarà fin Sabato a partir. Da Constantinopoli, di sier Marco Minio orator, di 26 Mazo. Come era stà expedito et vestito dal signor et ... ....... Noto. Si ave aviso. Come sier Zuan Moro proveditor di l’armada, et sier Hironimo da Canal capitanio al Golfo, con 8 galie et do galie ragtisee si haveano adì 26 trovato con le fuste di Mori che erano in Golfo verso Durazo. Et quelle investite con l’artellarie, ne bufarono a fondi 8, et 14 si salvorono in Durazo; et che lui Proveditor mandò a dir a quel capo et per nome del signor Gran Tureho, che li desse li homeni per esser di mal a far. Il qual li mandò a dir havea spazà olachi ala Porta, et quello li ordinaria il Gran Signor lo faria. Del Agnolo, del campo di la lega, a le Chiave presso Castel di la Pieve, adì 26 Zugno 1527. Herì partissemo col campo dal boscho del Salare, et venissemo qui alle Chiave poco distante da Castel de la Pieve. Quando se siamo per partir di questo alozamento anchor non si sa per il certo, nè dove habbiamo de andare, perchè questi signori sono in qualche controversia di fai quest’altro alozamento. Alcuni voriano che si andasse verso Cortona ; ma il signor Duca è di parer che si vadi a Montepulciano per lenir senesi in magior su-specto. Missier Raphael Hironimo comissario dei fiorentini è gionto hoggi qui, et ha ditto a questi signori capitanei che la Signoria di Firenze vole star ben unita con la lega, et far quanto potrà per beneficio de la impresa; et pare che ’1 ditto missier Hironimo vogli far nove fantarie. 11 signor marchese di Saluzo dice haver aviso, che a Mugliano sono 4000 fanti de imperiali. 11 signor Duca dice che, quando questo sia il vero, tiene per certo che tutto il campo loro li vengi drielo, perchè necessario è che, non hessendo ussiti a questa bora di Roma debbano ussir di curto; al che sono co-streti dala fame et peste che è in Roma, da la guerra di Lombardia per soccorrer Milano, et per liberare senesi dal timore in che sono, stando questo exercito dove è. Il signor Alvise Gonzaga qual è amalato di febre et ha una gamba infiata che Io vexa molto, si farà portar domane a Cortona per farsi curare. Il conte Nicola di...... va orator per il signor Marchese al Papa, è gionlo Viarii di M. Sanuto. — Tom. XLV. Di Poma, del l'amino, di 27 Zugno 1527 287') al signor marchese di Mantoa. Questa malina, Io illustrissimo signor Ferrante zoè Gonzaga si è partilo con tulle le genti d’arme, et sono pur andati alla via di Velletri ove hanno promesso di stare per 8 zorni.aspetando che li sia falò provisione, et in caso che se manchi de darli denari, determinatamente dicono di andarsene al regno. Si aspetarà mo’ la resolulione che verrà dal illustrissimo signor Viceré, perchè a lui si è mandalo non hessendo per altra via modo de poterli satisfare. Potrebbe anche esser che’l medesimo signor Viceré verrà per la richiesta che hanno mandalo a far di lui questi signori spagnoli. Li cavalli legieri stanno per andare essi ancor in guar-nisone alta via di Rossiglion, et li é ben necessario, perchè patiscono assai de la peste, de la qual missier Enea figliolo del capitanio Guido Vayno hora mi è stà dello esser gravemente amatalo, et esser morti molti de li soi. Et beri mori un prete del conle de San Secondo. Uno Sebastiano da Forlì si è ben partito per frenesia del male hoggi dal suo lozamenlo in Monle Cavallo, et scalzo in camisa è corso sino a Santo Agostino ove è caduto su la via, ma non è ancor morto ; et heri il signor Feranle vide uno che alora alora si era bulato per la rabbia del male da una finestra. Le strade sono piene de morii ogni matiua, che è uno altro bombile spelaculo, el di tal sorte che non è chi non stia di pessima voglia. In casa del signor don Hugo di Moncada ancora si dice che ne sono morti tre, et poco ordine si vede ancor potersi levar per questi benedeli dinari, quali assai lentamente si bat* teno. Credami Vostra Excellentia che qui si sta in uno universale et sì evidente pericolo, che se Nostro Signore Dio non ci mette la mano, io dubito assai assai che li nocenli et inocenli sentiranno la vendetta de la prophanatioui usate in Roma. Il signor principe sla migliorando, et zà se leva de letto et piglia del aere, de parer de li medici. Monsignor de Viouri, dovea partir heri per Spagna, pur non è anche partilo, ma sla di zorno in zorno per andare. Nostro Signore, con li reverendissimi cardinali che erano con Sua Santità, se ne sta pur in 287* (1) La carta 886* è bianca. 28