422 PARTE TERZA. attacchi delle barrette e che non vi siano rotture nelle nervature che attraversano le luci di vapore. Se per effetto di già avvenute lesioni si fosse provveduto con rinforzi di piastre o di tiranti, il perito dovrà bene accertarsi circa il modo col quale fu eseguita la riparazione e se essa presenta scria garanzia di sicuro funzionamento. B) Se qualche organo fisso o di movimento presenta delle lesioni recenti o riparate, constaterà esattamente l’entità dell’avaria nel primo caso, e nel secondo dovrà verificare se la riparazione fatta si è dimostrata efficace. C) Si accerterà con un’accurata visita se le pompe di alimentazione principale ed ausiliaria e le loro tubolature sono in buono stato. D) Osserverà se sul tubo principale di vapore, sui ricevitori e sul condensatore sono applicati i rispettivi manometri e vacuometri. E) Dovrà osservare se le pompe di sentina e di esaurimento sono in buono stato di funzionamento, se sono munite dei rispettivi tubi di aspirazione della conveniente lunghezza nelle sentine e delle relative pigne per evitare l’aspirazione di corpi estranei, che possono rendere inutili le dette pompe. F) Esaminerà se i pezzi di rispetto prescritti dal regolamento per le motrici sono in buono stato di manutenzione, e se essi souo in condizioni, sia di posizione, sia di finimento da poter essere immediatamente collocati in opera. G) Sopra tutte quelle navi che sono fomite di caldaie ausiliario, queste dovranno essere sottoposte alle stesse norme delle caldaie principali. Se esisterà a bordo un distillatore, questo sarà sottoposto ad un’accurata visita. Il perito si accerterà del buon funzionamento del servo-motore del timone e del frenello. Se il piroscafo sarà immesso in bacino, o tirato a secco sullo scalo, il perito dovrà esattamente visitare tutte le prese d’acqua per accertarsi che i loro tubi di attacco col fasciame e le serrette si trovano in buone condizioni, e nel caso fossero di bronzo, se sono munite dei relativi isolatori di zinco per difendere le parti dello scafo dalla corrosione. Visiterà scrupolosamente il propulsore nell’innesto coll’asse ; osserverà che le chiavarde che fissano le briglie delle ali dell’elica al mozzo, siano bene coperte da cemento idraulico con guardie di zinco per evitare la corrente galvanica, se per la natura dei metalli componenti ali di elica e chiavarde questa corrente può aver luogo. Visiterà accuratamente il giuoco esistente nelle dogarelle di legno santo applicato nell’astuccio (tubo port’elica) ed i sopporti dell’asse port’elica. Il perito dovrà essere provvisto di un esatto manometro campione (manometro di controllo) mercè il quale controllerà all’atto delle prove delle caldaie i loro manometri. La tubolatura principale di vapore, i ricevitori e le tubolature coi relativi manometri saranno sottoposti a prova soltanto quando la macchina è nuova. Tanto per le caldaie che per i cilindri sottoposti a pressione idraulica questa non dovrà mai superare la durata di 3 minuti. La pressione di regime delle caldaie e quella massima da raggiungersi nella prova idraulica saranno determinate secondo le norme del Registro italiano. Ultimata la perizia o la visita agli organi dell’apparato motore, il perito compilerà il verbale descrivendo dettagliatamente