43 MDX.XIX, le cose de le illustrissima Signoria, ordinamo de renforzar Cremona et Lodi in più numero di gente, ancorché sua excellenlia non liaveva rizerehalo. La qual gente questa nolle camma con ordine di lar bonissima diligentia, et qua ne resta d’avantagio. Però farete il tutto intendere a quelli Signori illustrissimi subiungendo che ci pesa, più per il servitio suo che per altro, non poter, cusì come habbiatno applicato lutto l’animo al servitio suo, travagliar de prarsenti anchor con la persona, la (piale speriamo in Dio Nostro Signore bavere presto gagliarda, et con essa poter satisfare al debito el desiderio nostro. El in bona gratia de lor signorie humilmenle ci raccomandate remeltendoci a quello che più diffusamente scriverà il clarissimo signor provedilore. Et bene valete. Brixiae etc. Sottoscritta a ladi destro : Francesco Maria duca di Urbino 29') Adì 7. La terra, eri, di peste, do, lochi nuovi, et 12 di altro mal. El il formenlo è calado, vai il pa-doan lire G soldi 4. Di Brexa, fo lettere di sier Foto Nani prò-veditor zeneral, di 5, hore . . . Come il signor duca di Urbin era miorato assai : è slato 30 bore che non ha hauto parosismo di febre. Inimici parliti di (lèdi sono a Gnmbara et si dice veleno passar Oio a Hostiam per andar a la volla di..... Di Udene, di sier Marco Antonio .Contar ini luogotenente di la Patria, di i. Come per uno altro nostro exploralor tornato in questa hora da la volla di Viena, — il qual a li 23 del passato era 8 miglia laliane apresso Viena in compagnia de molli altri, quali vi andavano per inlrar in dilla città, et vedendo per ogni banda focili et fumi grandissimi et tulli castelli et vilazi circumvlcini sonar a martello el far segni con arlellarie non an-dono più avanti, el se inconlrorono in una banda de Inrchi da zerea cavalli 200, quali visti da la lunga si salvorno in cerio bosebo lì vicino, et in alcuni vignali, ancoraché de essi ne fusscno morii alquanti, nè parendoli andar più avanti se ne sono ritornali,— riporla lo instesso che per duplicate mie ho scritto, turchi haver occupato tulli quelli loci el esser proli) [>a carta 28‘ è bianca OTTOBRE. 44 pinquissimi a Viena, ne la qual da tulli in conformità se aferma esservi da 30 et più milia homeni da guerra, con (ulte quelle altre parlicularilà ho scritto per avanti. Vene in Collegio l’oralor di Mantoa et portò lettere .............. Da Fiorenza, di sier Carlo Capello oralor, fo lettere di 37 et 29. Come...... Vene 1’ oralor de Fiorenza et comunicoe quanto havea da soi Signori, et come si voleno mantenir ; suplicando la Signoria voi servirli de le zelile leni-mo nel slado de Urbino, qual sarano tulle a beneficio comune, et il Serenissimo li rispose che . . Vene 1’ oralor del duca de Urbin, el portò lettere di 5, da Brexa, di missier Urbano secretano del duca, et del dùca, zioè in suo nome. Come slava meglio, el era stalo 30 hore senza febre. Item che, havendo mandato el signor Sigismondo el Galeoto di Arimano con 600 fanti ili Lodi, qual .... fradello del duca par non habbi voluto tanto numero de fanti li, ita che ha levalo el signor Sigismondo et mandato con parte di fatili in Cremona ; è restalo li solum el signor Calcolo con fanti .... Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta, ma prima simplice. Fetio cao di X in luogo de sier Piero Landò, è intra savio del Conseio, sier Zuan Francesco Morexini. Item, cassier per inexi 4 el dillo sier Zuan Francesco Morexini ; sora la zecha, per uno anno, sier Antonio da Mula ; sora le arlellarie, sier Hironimo Barba rigo. Da poi, con la Zonta, preseno tuor ducali 2500 erano preparadi per tributo al Turco, in Iodio del qual se obliga ducali 20 milia se aspela de Cipro per vendeda de casali. Item, tuor altri ducati 2500 nbligadi al prò de Monte novissimo, in loco di queli meleno i bolleti al lotho. Siche in tulio sono ducali 5000 quali sarà per le presente occorrenlie. Item, preseno se possi tuor 5 nobili a venir a Gran Conseio con 100 ducali per impresiedo, li qual nobili che depositarono sono questi: sier Zuan di Prioli di sier Zaccaria qu. sier Alvise, sier Lu-nardo Dandolo di sier Hironimo qu. sier Lunardo, sier Mareho Lipomano di sier Hironimo, sier Francesco Zorzi qu. sier Alexandro qu. sier Toinà et sier Zuan Alvise Dolfin di sier Francesco qu. sier Alvixe.