595 MDXXX, FEBBRAIO. 596 sempre si poi meller nel numero de galle solil, et sappia cerio Voslra Serenità che de la vela è perfettissima, si in puppa comode Insta, bonìssima marinera, et del remo poche galle li anderano avanti. Ancora che io l’habbia armata, come è nolo a Voslra Serenità, da poi che era fora 49 galle da Vene-netia che ho convenuto luor homeni grezi et ultimamente ho tolto a la Cephalonia hommi 60 gre-zissimi, certo, Serenissimo Principe, se questa galia havesse una zurma pratica, over che questa fusse assuefata, certo o poche o niuna galia de l’armala li andaria avanti. Et, parlando cum ogni reverenda, i navili de questa sorte non sono da lenir fuora salvo che in tempo de gran Catione ; et sapia certo Vostra Serenila, per quel poco judicio che io ho di le cose naval, io non cognosco legni che piùf facile sia a fermar una armala de galle solil che la quin-quereme; che havendone, ne le teste de una armala de galle solil, 10 quinquereme, io non credo che navili da remo li potesse offender. Et ben confesso a Voslra Serenità io saper poco; ma quella sia cerla che pochi nostri pur si hanno trovalo in tanti lochi dove le armale di Voslra Serenila hanno fato fation, quanto io vostro servitor. Ben li aricordo cum ogni reverenlia, che ’1 non saria se non a proposito che Voslra Sublimila ne facesse far 10 ; et la sii cerla che a qualche bisogno de imporlanlia le lorneriano a gran comodo de le cose de Voslra Sublimità. Ben è vero che non sono navili da lenir de continuo, sì per la reputalion come ctiarn per la spesa, lo ho voluto cum ogni reverenlia dir queste poche parole a quella, come fanno li boni servitori che hanno cargo de le cose de Voslra Sublimità, la qual è sapientissima et farà quanlo li parerà a proposito. Die 19 februarii 1529. In Pogatis. Serenissimus Princeps. Ser Aloysius Maripetro, Ser Paulus Donatus. Ser Andrene Trivisanus eques, Consiliarii. Ser Antonius Marcello, Ser Angelus Mauroccno. Le occurenlie de le guerre che in diversi tempi (1) La carta 401* è bianca« hanno causalo che la Signoria nostra per trovar cl danaro tanto necessario è sta costretta far diversi Monti de impreslidi, li quali cussi come in tempo di guerra è sta necessario farsi, cussi bora, che per gratia do lo omnipotcnle Dio si è devenuli a la pace, se die zercar per ogni via et modo possibel di francarli, dovendosi dar principio da quelli che cum mazor benefìcio de la Signoria nostra se poi princi-p'ar ad far. El però L’anderà parte, che cum el nome del Spirilo Sanlo principiar se debbi ad francar el Monle novissimo et el Monle de subsidio, el restituir si debi a li creditori de li dieli Monti li cavedali sui ; i qual cavedali se intendi quella stimma de danari che cadami in pronta pecunia ha esborsalo per esser falli credilori a li ditti Monti, idest quel proprio et quel tanto apunlo elio li dilli cavedali hanno veramente coslado come è iuslo et conveniente. El aziò che, circa el dillo vero costo, la Signoria nostra non vegni ad esser decelta nè defraudala, per auclorilà de questo Conseio, da mo’ sia comesso et imposto a li Ire proveditori sopra i Monti presenli et futuri che cum ogni accurata diligcnlia debino esaminar et particolarmente intender de parlida in parlida quello che cadauno habbino veramente costato de i cavedali sui, aziò che tanto precise li sia restituito et non più in alcun modo. Dechiarando che dilla reslilulion se debbi coinenzar a far a quelli che vegni ad esser cum mazor benefilio et utilità de la Signoria nostra, zoo de quelli che hanno compralo a mazor precio. Et aziò clic cum el nome de Dio se dia principio a lai bon effecto, siano tenuti li Savi del Collegio, li proveditori sopra li Monti, et allri che poleno meller parte, sollo debito de sacramento et pena de ducati 500, vegnir per lutto 10 marzo proximo cum le opinion sue a questo Conseio per trovar el danaro che de tempo in tempo sarà necessario per francalion de li Monti predilli. Questo exprcsse dechiarilo che tino non li sarà fallo la”elTeclual reslilulione del danaro liaver debbino el suo prò come hanno al presente. Sia praeterca slaluido che doman nel Mazor Conseio sia publicada la presente parie, el poi el primo zorno da malina se debbi proclamar su le scale de Rialto che tulli quelli che hanno quomodo-cumquc comprado cavedali de impreslidi al Monle novissimo et al Monle de subsidio, over baratalo, over che per allro modo siano in loro pervenuti, de le qual sono al presente credilori, debano fra termine di zorni 15 prosimi liaver dato in noia reai et sinceramente, senza alcune fraude over decelione,