MDXXIX, NOVEMBRE. 212 conlraminavano a le mine cl faceano tulle le fazioni, di modo che messeno tanlo animo a quelli erano dentro che parea che più non temessero niente. Et che in Viena si trovava 20 inilia soldati, et da 1G milia homeni da falli, di quelli di la terra, et che non haveano monition che li fesse apena per un mese. La causa del partir di lo esercito dice esser stala por il soccorso grande veniva da la Boemia, Moravia, Slesia et altri diversi lochi. Afferma etiam in ditte lettere esser sta brusato più di 20 miglia todesche intorno a Viena di paese, che sono 100 italiani, et fato danni estremissimi. El questo è quanto in esse lettere si conlien, de le qual non sa dir il giorno che le furon date. Fu posto, per li Savii del Conseio, excepto sier Alvise Moee.iigo el cavalier et sier Lunardo Emo, Savii a Terraferma, excelto sier Hironimo da cù da Pexaro, che a sier Gasparo Contarmi orator nostro apresso il Summo pontefice a Bologna sia scritto, in risposta di soe ricevute, circa quello li ha dillo Pim-perador che bisogna reslituamo al papa Ravena et Zervia, miete............ Et sier Alvise Mocenigo el cavalier et sier Lunardo Emo, Savii del Conseio, voleno le lettere, ma quanto a Ravena et Zervia se dichi a la Cesarea Maestà che............. Et sier Hironimo da chi da Pexaro, Savio a Terraferma voi che ........... Et parlò primo per la soa opinion sier Alvise Mocenigo el cavalier. Li rispose sier Marco Dandolo dolor el cavalier Savio del Conseio. Sier Gasparo Malipiero volse parlar, ma andò in renga sier Hironimo da chi da Pexaro, Savio a Terraferma, per la sua opinion, et li rispose sier Francesco Venier, Savio a Terraferma, et ben Poi parlò sier Piero Mozenigo, è proveditor di Coniun, di sier Lunardo procuralor, qual lauda P opinion del Pexaro che non se li dagi adesso queste do citade. Li rispose sier Francesco Soranzo, Savio a Terraferma. Et perchè la materia è grande et altri voleva parlar, fo terminato differir a doman el ordinalo stretissima credenza, ma il dover saria che li papalista fosseno cazadi, perchè il papa fa ogni cossa. Da poi fu poslo una parie, per li Savii del Con-seio el Savii a Terraferma, cazado sier Francesco Venier, alento la nave, patron Piero Taiapiera, ha palilo sinistro in porto di Selva apresso Zm, et sier Piero Morexini qu. sier Batista, partionevole di la nave, voi andar a recuperar la nave el mercadantie a spexe di rata a quelli senlirano il comodo, per tanto sia preso,che la spesa fata et si farà debbi andar a rata tra li seguradori, merendanti et parlione-voli, per le robe che havesseno beneficio a recuperarle, et per li Patroni a P arsenal sia servito di tulle robe li tarano bisogno, depositando el danaro in contadi al ditlo Arsenal ut in parte. Et contradise sier Antonio Donado qu sier Borlolamio, vien in Pregadi per danari, dicendo la mercadanlia non dia pagar questo danaro, et parlò altamente. El li rispose sier Carlo Moresini procuralor. Et cazado li parenti di parlionevoli di la nave el di merendanti hanno robe suso, andò la parte: Ave la prima volta 27 non sinceri, 67 di no, 75 di la parte. Iterum, 31 non sinceri, 68 di no et 70 di la parte. Nulla fu preso. Et al ballotar fo cazado chi dieno esser cazadi. A dì 10. La terra, beri, di peste, niuno, el 8 di \ altro mal La malina conienzò, et durò tulio il zorno, grandissima pioza. Dapoi disnar, fo Pregadi et leto una lettera drizata a li Cai di X da Bologna, di 8, senza nominar chi la scrive, et avisa come il papa dà 80 milia ducali a P imperador per pagar li fanti, et mandarli a strenzer Fiorenza. Fu poslo, per i Savii del Conseio tutti, et Savii di Terraferma, excepto sier Hironimo da chà da Pesaro, una lettera a sier Gasparo Coniarmi orator nostro apresso il pontefice a Bologna, in conclusimi, parli al papa, et li digi come semo contenti di darli Ravena el Zervia, seguila la pace con P imperador. Et sier Hironimo da chà da Pexaro, Savio a Terraferma, vuol si scrivi parole ma non si vengi a promission alcuna di Ravena et Zervia. Et andò in renga sier Alvise Gradenigo, Savio del Conseio, et parlò per la parte di Savii. Et li rispose sier Hironimo da chà da Pexaro sopradiilo dicendo, P imperador ha più raxon in le nostre terre che’i papa in Ravenna el Zervia, con altre parole. Andò le lettere : 42 del Pesaro, il resto di Savii, et questa fu presa. Fu poslo, per li Savii del Conseio el Terraferma, che si possi ancora depositar sopra le daie di ler-raferma a li Provedilori sopra le Camere et a le Camere di terraferma, et francharsi a raxon di 8 per 100 per lutto il presente mese di novembrio, con lutti li modi et condilion contenute ne le deli-beralion prese in questo Conseio sopra el ditlo de-