567 MDXXX, FEBBRAIO. 568 valli ; dove li vene incontra fori de la lerra assai gentilhomeni, et olirà questi li cavalli leggieri del papa et poi el clarissimo Conlarini oralor de la illustrissima signoria apresso la Santità del papa cimi assai cavalli. Et inlrali che fossimo dentro de le porte trovassimo la guardia del papa a piedi, et poi più avanti Irovassimo gran numero de cardinali, vescovi et altri gentilhomeni assai a cavallo che venivano incontra a li clarissimi oratori, et li si saludò facendo cerle cerimonie. Et poi se aviorno a questo modo : el magnifico missier Marco Dandolo avanti, el Gradenigo secondo, el Mocenigo terzo, lutti tre in una leliehia per uno, bellissime, et il magnifico missier Lorenzo Bragadin quarto su una bellissima chinea, el Conlarini et lo ambassalor che son cum el duca de Milano driedo, cum tulli quelli prelati et allri gran inaistri et gentilhomeni 382* driedo, che invero herimo grandissimo numero de cavalli. Et se lien per cerio che se il tempo era bon, che li veniane tutta Bologna incontra, i quali aspe-tavano questa ambassaria cum gran alegrezza ; et per quanto io posso conosser, dieta ambassaria sono ben vista da tutti. TTlterius vi significo come li dicti ambassadori cum tutta la sua compagnia sono siali da la Santità del papa mercore prossimo passato a la audienlia ; dove quando fossimo al palazo non si poteva andar suxo per la gran furia de le persone che tutti desiderava veder, di sorte che conveneno li ambasatori intrar in tino certo loco, per fino che la guardia del papa fece fare uno poco di strada da poter passar ; dove si messe in via per andar dove era la sala che li era el papa in sedia, acompagnato da li cardinali. El clarissimo missier Marco Dandolo fu el primo a intrar cum una vesta d’ oro et uno manto de veludo cremexin sopra. El Gradenigo driedo cum una vesla di raxo cremexin cum el manto di veludo cremexin sopra. El Moze-nigo con una vesta d’oro con uno manto di veludo cremexin alto et basso, belissimo, sopra. Missier Lorenzo Bragadin el simile, idest cum uno manto di veludo cremexin. Li altri dui ambassatori che sono venuti per restar al papa et a lo imperator, zoé el Surian et Tiepolo, cum le sue veste de veludo ere-mexin. Poi el Conlarini et missier Gabriel Veniero cum le sue veste cremexine alle basse. Et se si andò assà di uno in uno a basar lo piede, la man el el volto al papa, et poi ritornò indietro forsi quattro passa fori de uno sleehado, et li el clarissimo Bra-gadino fece la sua oration, de sorte che si porlo bene, meglio di quello io stimava, perchè non ha troppo voce come sapete. Et quella compita, tulli li ambassadori se ritornò da Sua Santità et li tornò a basare el piede. Et poi tulta la fameglia de uno in uno andassemo a basargi el piede, et poi se ne ritornassimo a eaxa dal clarissimo Bragadin aeompa-gnati da assai prelati, i quali restò lì a disnare lutti li ambassadori el quelli prelati, dove che el nostro scalcilo diclo Jovcnazo se fece grande honor.di sor- 383 te che ogniun si n’ hebe que dire. Et disnando sue sue signorie, li vene de ogni sorte virtudiosi, et a lutti li era facto bona man. Item, vi avixo come hozi, che son sabato el 29 del mexe, a Dio laude semo stali cum li clarissimi ambasadori a la audienlia de lo imperatore, el qual cum liumana ciera ha aceptado li dilli ambassatori ; et ad uno ad uno de li ambassadori che li andava a loehar la mano, Sua Maestà se cavava la sua bareta, la qual era de veludo negra. El fatto questo el clarissimo missier Lorenzo Bragadino li fece la oration la qual ha durato forsi meza bora, laudando Sua Maestà mollo forte, di sorte che lo exalta più cha Cesare. Li dicti ambassatori era vestiti a questo modo : el clarissimo Dandolo cum una vesla de veludo cremexin cum uno manto d’ oro sopra ; el clarissimo missier Lorenzo Braga-djp, una vesta de veludo cremexin cum uno manto de raxo cremexin fodrà de vari dossi ; li altri i ambassadori, che hanno a restare, lutti cum le sue veste de veludo, ma el Conlarini liavea una belis-sima vesla di veludo violelo. Siché a questo fino bora harele inlexo quello è successo. Quanto al nostro viazo non vi dirò altro, salvo che mai hebi, el pezore, come vui intendente al ritorno nostro, che spero sarà fra 6 zorni. • Vi prego volgi iti ricomandarmi al mio clarissimo patron missier Polo Conlarini, al magnifico missier Lorenzo, al nostro missier lo cavalier, a missier Zuan Stefano, et poi in tinello ad uno per uno de li scudieri mi ricomandereli, et io a vui per sempre mi olero et racomando, pregandovi volgiate salutar Mariana da parte mia, et dirli che a Dio laude slemo bene lutti nui scudieri, et sopralullo Zananlonio ha facto una perfeta cierà. Data in Bologna, a dì 30 zenaro 1530. Vostro compare Francesco Collona. In pressa, el cum cativa pena et pezor ingiostro. Al Nobel Homo missier Zuan Michie- 383* le da la Rocha, scudiero del Sere-