657 MDXXVII, AGOSTO. 658 Fu posto, per li Savii del Conscio et lerrafer-ma, alento la egritudine di sier Andrea Zivran provedilor di stralioti, in campo di Toscana, che li sia dà licenlia di venir a repalriar. 126, 4, 8. Fo posto, per li ditti et Savii ai ordeni, che in loco di sier Nicolò Trivixan provedilor in Dalmalia, qual desidera venir a repatriar, sia eleclo in loco suo Provedilor zeneral in Dalmalia con ducali 50 al mexe per spexe ; tegni . . . cavalli eie. ut in parte. Fu presa. 438* Fu posto, per........... che le inlrade del reverendo Datario episcopo di Verona siano relaxale, atenlo l’ha pagale. Fu posto, per li Savii del Conseio, . . . . ......atento il caso seguito a le galle di Alexandria, del romper l’arboro a una galla, et F antena di F altra, li sia perlongalo la muda fino adì 20 Oelubrio, ut in parte. Et li avogadori andono a la Signoria dicendo è centra le leze, et non si poi meter. Et vjslo la parte, fo gran parole. Et sier Anzolo Gabriel, Favogador, andò in renga dicendo non si poi meler tal parte, et che . Et li Consieri et Cai di XL, et sier Francesco Morexini Savio a terra ferma messe..... 439 Copia di lettere di Benedetto Agnello, date al campo di la Lega apresso Ponte Jane, a li 19 de Avosto 1527. Come, scrive le nove al signor Marchexe, et manda lettera aperta qui, et homo del reverendissimo cardiiial Cibo per concludere il matrimonio Ira il signor Guido Ubaldo figliolo del signor Duca, et la figliola del duca di Camerino che è morto no-vamente da peste. Del ditto, date a dì 20 ditto. Adesso è venula nova che li lanzinechi sono levati, et che vanno alla volla de Narni et de Terni. Il colonello di lanzchenechi di questo exercito, eh’è Michiel Gosmaier, è sialo liberato, el dice voler andar alli bagni di Padua per curarsi di certa sua infirmilà. Oitra quanto vostra signoria vederà per la mia di heri, se ha aviso che’l siguor Viceré ha haulo commissione di accordare le eose del Papa ; ma eh’ el guardi di non far come el fece del re di Pranza. Che esso signor Viceré haveva man-1 Diarii di M. Sawuto- — Tom. XIV. dato a consultar con don Hugo quanto F havea da far zerca la cosa del Papa ; et che modo si potria trovar di pagar lo exercito. Et che haveva mandalo a dir al signor Alarcone che volesse andar al campo ; ma che lui li ha risposto non volerli andar, si per non bastarli I’ animo di governar zenle non pagale et che non presta ubedienlia alcuna a li suoi superiori, sì anche per non star sottoposto al signor principe di Oranges, dicendo che non vole servir più, et che F animo suo è di rizercar licenlia da F Imperador. IJoggi si è fatta la mostra de le fanlarie italiane di San Marco, zioè di quelle che sono qui, el che stanno in Perosa, le quale sono state indicale esser da 800in 1000fanti; altre 7 compagnie sono tra Todi, Sisa et nel Stato del signor Duca1 Copia di una lettera di Zenoa, di Cesare Fregoso. Molto clarissimo signor et patron mio obser-vandissimo. Ancora per un’altra mia questa.mallina habbia fallo intendere a quella il successo de la presa di Genua; ma temendo che’l mio cavalaro non sia capitato mal, ho voluto replicar la presente et farli intendere, come beri sera, per fortuna, le galee tutte se levorno de qui, et li nemici 2500 fanti con doi pezi di arlellaria ne veneno asaltare un’hora avanti zorno questa malina, per modo che li rompeseno et prendesemo el ea pilan io di la piaza, el conducesemo el Marlinengo fúgido in la torre de la Lanterna, il qual se mandò a rendere a mi ; ma io, inleso a seguir F acquisto di la città, non poté andare a lui, ma li mándete subito; ma lui in questo mezo scampò sopra una barca di pescalor. La città se trova alla obedientta et devotion del re Chrislianis* simo et de monsignor illustrissimo di Lulrech. Alla bona gralia de vostra signoria carissima mollo mi ricomando. A Genua al 18 Agosto 1527. Di Vostra Signoria clarissima A tergo: Clarissimo domino Petro Pisauto procuratori Sancii Marci, provisori generali. A dì 24. La matina. Fo' San JBortolomio. (1) L8 carta 439* è bianca. (2) La carta 440 * è bianca. 42