21 MDXXIX, OTTOBRE, 22 ne hanno fallo far un’ altra verso Bidizolla, loco di la riviera di Salò ; siché vano cussi variando. 13') A dì 2. EH, la lerra, di peste, fo tre, do lochi veclii, uno novo, et 14 di altro mal. Da Corfù, fo lettere di ster Hironimo da cha' da Pexaro capifanio zeneral da mar, di 11 et 16 di septembrio. Scrive come stava meglio, pur ancora non libero dei mal, et spera presto varir, et si fazi provision per interzar 1’ annata et di biscoli, et si ritrova galle .... Ha mandato a C'io Santa Maria galle per guarda di l’armata, cesarea, et manda la depositici) del suo medico zerca il so mal. La depositimi del medico è che ’I zeneral ha febre autunal, materia grossa, et la sua egritudine sarà longa, con altre parole, ut in ea. Di sier Alexandro da chà da Pexaro prò-veditor de V armada, da Corfù, de .... Scrive come ha auto mal, tamen sta meglio. Et si provedia l’armada di biseoli. Scrive del suo venir a Corfù con la fusta che ’I prese, la qual la farà disarmar. Di sier Zuan Contarmi provedilor di V armada, date in galla a Corfù, a dì ... . Come ha auto grandissimo mal et ancora non è varilo. Scrive che la so galla non è sta pagata come le altre. Et il capitanio zeneral li ha dito haver danari per conto di la Signoria in le man, ha vardalo la sua cassa et non alrova danaro alcun. Li è ben vero che de i formenti che ’1 volse, quali dia esser soi et di la soa galla, ma tutto ha messo a beneficio de la Signoria, perchè hessendo di raxon soi, la Signoria lo pagerà ben, dicendo, lui è povero zenlilhomo, et non hessendo sovenuto come le altre galle, non po-tria star eie. Da Cremona, di sier Gabriel Yenier ora-tor, di 30. Come era venuto lì da Piasenza il mai-stro di casa del Papa, episcopo Vasinense, a dirli, come il papa havia seri lo a l’imperador fusse con- ■ tento di non far altra guerra al prefato duca, et che loria Soa Santità in le man Pavia et Alexandria lino che a Bologna paiiasseno insieme, et l’imperador ha contenlà a questo : però persuadeva il duca de Milan a voler consigliarle. Il qual duca ha tolto ri-speto a couseiar, et parlò a l’oralor nostro, dicendo in Pavia è poche vituarie et mancho polvere, el la Signoria lo consegli quello 1’ babbi a far. Esso oralor I’ ha persuaso a indusiar. Antonio da Leva è atorno Pavia, et erano zonli a Binasco 24 pezi di arlellarie tratti di Milan che si conduceva a Pavia, (1) La catta 12' è bianca. et par edam sia sia sentilo trazer, et la voleno ba-ler da tre bande, da una spagnoli, da 1’ altra lanzi-nech, el da l’altra italiani. Scrive esser zonto lì a Pavia domino Zuan Francesco Taverna, vien orator stato in Pranza ; esso orator 1’ ha visitato. Dice el bon animo del re Christianissimo verso Italia, et maxime a la Signoria nostra, et non poi far altro fino non babbi soi fioli, quali bauli si vederà quello el farà, con allre parole. Da Brexa, di sier Polo Nani pvoveditor se- 13* neral, di 30. Come il duca di Urbin slava meglio, ma questa cosa del conte di Caiazo li ha dulo fastidio, perchè il signor Cesare Fregoso non se intende ben con lui. Il medico Augubio dice, ancora che li sia venuto il vomito provocalo da soa excellentia che 1’ babbi rcndulo il pasto, li voi dar da matina la manna. Scrive inimici de Lonà è per levarsi, se dice voleno andar a Cedi per dove hanno fato far la spianata, et poi a campo ad Axola. Di sier Christofal Capello capitanio et vicepodestà di Brexa, et sier Alvise d’Armer proveditor zeneral, di primo. Come il duca ha pur del mal et altre parlicularilà. Da Per ara, di sier Marco Antonio Venier el dotor, orator, di 30. Come le cose del duca a Piasenza si sta su pratiche. Li oratori hanno da lo una scritura ; quelli deputati li hanno diio l’impe-ralor la vuol veder, tamen tien si remeterà a Bologna. El duca atende a fortifichar la lerra et fa re-dur le vituarie in le lerre soe. Scrive ha nova, a di primo do questo el papa dovea partir da Roma per venir a Bologna. ' Fo leto una parie de far bozi do proveditori sopra li danari, uno di quali per fi mexi fazi l’ofìlio de cassicr, el lutto si fa aziò sier Francesco Contarmi cassier sia eleclo. Da poi disnar, fo Pregadi, el perchè è venuti.... nuovi tra Pregadi et Zonta et li XL Criminal, fo leto la credenza del Conseio di X, el tolti li novi in nota con juramenlo. Et lezendosi le ledere, vene Ferigo Grimaldo zenoese, al qual per il Senato fo comesso la pratica de trafar acordo con l’imperator et paxe per via de Andrea Doria, che principiò a parlarne et si offerse di farla. È stato a Zenoa, et il Doria mandò Stefano Doria suo .... a parlar a Cesare e tornò con la risposta, et lui Ferigo è vernilo in persona. Ilor li Savi andono in camera del Serenissimo ad aldirlo, et, per quello intendo per bona via, riporta che Cesare è contento di far paxe con la Signoria nostra, el voi se restituissi Ravena et Zervia