MDXXIX, OTTOBRE. m El sier Hironimo da chà da Pexaro savio a Terraferina voi che, zerca Ravena el Zervia . . El sier Francesco Venier savio a lerraferma voi che, zerca Ravena el Zervia...... El parloe primo sier Hironimo da Pexaro per la soa opinion. El li rispose per il Collegio sier Francesco Soranzo savio a Terra ferma. Poi parlò sier Francesco Venier. Et non volendo alcun altri di Savii parlar, andò in renga sier Valerio Marzello provedilor sora le vicluarie, dicendo le una gran vergogna che niun di savii del Conseio in tanta materia parli e lassa parlar a li savii di Terraferma zoveni eie. et disse che...... Andò le parie. Fu presa di largo quella di Savii: sier Francesco Venier ave Iti, sier Hironimo da Pexaro 17. Capitolo di ma lettera di messicr Andrea da liezo, data in Trento a li 13 di octubrio 1529, directiva al capitanio Baptista Spagnolo. De novo da Viena altro per hora non se intende, salvo che la Maestà del re ha cavalo di Bohemia et Moravia et Slesia al numero de 50 milia combaienti, el già con quelle genie Sua Maestà è giunta ne li confini di l’Austria. Le Terre Franche mandano al suplimento di 60 milia persone. .Tutta la Alemania alta et bassa è in arme, el per tulto se balleno li tamburi, el le strate sono di continuo piene cj^ soldati quali vanno in soccorso de Viena. In pochi dì sarano con la regia Maestà 100 milia persone, et se farà la giornata conira di turchi. El Turco ha fatto disfidar la Maestà del re per voler combaler solo con lei, el quella ha acelalo l’invito. La regina el cugnala vengono a Ispruch. Tre dì in questa terra se son falle processioni aziò che Dio presti viloria a li christiani. Li turchi hanno Iranscorso sopra de Viena 20 miglia alemani, el per tulio hanno bru-salo et amazalo ogni sorte de genti. Di Piasenza, a li 18 deoclobrio 1529, scrita al signor marchese di Mantoa. Hessendo venuto qui monsignor l’armiraio per la relifichalion di lo acordo tra l’imperador el re Christianissimo, questa malina Sua Maestà acompa- gnalat da ulta la corte se n’andò a la chiesa ove,cantala la messa in pontificale dal reverendo episcopo de Al-gheri, a la quale si sono anche ritrovali li reverendissimi cardinali che sono qui, che stavano a l’incontro di la prefuta Maestà, monsignor di Gran-villa portò natili Sua Maestà lo instrumento fallo in confìrmalione de li capitoli passali fra Cesare et re Christianissimo, et così l’imperatore li sottoscrisse, et delle iuramenlo de inviolabile osservatione ; et questo medesimo fece da poi l’armiraglio in nome del suo re. El finita essa cerimonia Sua Maestà se ne ritornò a palalio, parimente acompagnala in me-gio de li prefati reverendissimi cardinali Farnese et Medici, et adrielo era seguitala del signor nonlio et prefalo signor armiraglio, li quali tutti furono li- 74* centiali poi che essa Maestà fu gionla a palalio, et ciascuno se ne tornò a casa sua. Et questo è quanto è passato zerca questa confirmatione. Il vescovo di Como, mandato da Nostro Signor in posta in Franza, è passato de qui et va nonlio al Christianissimo di Sua Santità. La partila de la Maestà Cesarea di questa cita per andar verso Bologna se va differendo, di modo che ogniun sta suspeso, et si tiene che 11011 possi partire de qui più presto di sabato proximo, che sarà a dì 23, et per aventùra larderà ancora fin a lunedì 25: pur non si sa il giorno determinato. Da Piascnm, a dì 19 oclobrio 1529, hauti 75 per via del conte Alberto Scoto, di Brexa, di 21. Qua si ha de novo come al più (ardo sabado pro-ximo, che sarà a dì 23, l’imperalor se parte per Bologna el già li foreri sono andati inanli. Il campo de Antonio da Leva si parte in doe parte ; una va ad unirse con li lanzinech a Gambara, et questi sono li.soldati vechii, et li altri venuti con l’impe-rador vengono verso Piasenza, et se tiene post dimane passerano il ponte sopra il Po. Però uno, viene di là, ha veduto fortificare il ponte per passar le artellarie. Dimane, che serano 20 del pre sente, il papa farà l’intrala in Bologna. Alli 16 di questo l’armiraio fece l’inlrala in Piasenza con gran corte, et certo non si poiria dir più. Alli 18 l’imperador fece cantar una messa solenne nel domoel, aldila la messa, Sua Maestà insieme cum lo armiraio, il cardinale Farnese, cardinale de Medici et il nuntio del papa, andarono a lo altare grande el ivi,post multi coloquii fatti, l’imperalor sottoscrisse certi capitoli falli in nome suo cum il serenissimo re di Francia et ivi giurò atendere ciò che tra loro era fatto. Partendo di qua i'imperador, Sua Maestà passerà per Rezo el Modena, et questo perchè post