oao MDXXlX, Nostro Signor Dio cessò di le opere per riposarsi. Item scrive come ha intoso, 1* imperador cassa li soi cavali lizieri etc. Vene l’orator del duca di Milan, insta il solilo, per saper di novo eie. Vene l’orator del Signor turco, qual fo mandato a levar da 5 zentilhomeni, tra li qual sier Toma Conlarini, sier Piero Bragadin, siati baili a Conslantinopoli, el 3 allri, in scarlato, et vernilo in Colegio fo manda lutti fuora, et era li Cai di X, et li fo ditto di la paxe conclusa, et bisogna publicar et far festa, iamen per questo non semo per mancar de la bona,paxe havemo con il suo Signor, et li manderemo uno orator al suo Signor, con altre parole, el qual orator restò satisfalo, et ... . Da poi disnar, fo Pregadi, et ledo solum la 1 fiera di Bologna, et do letrre di sier Zuan Vifuri proveditor generai, da Trani. La copia ho qui avanti posta. Fu posto, per li Savii, dar libertà al Serenissimo principe di ratificar la paxe et soloscriver a li capitoli. Item, che sabado primo di Zener sia fata una solenne procession con sonar campane et far fuogi eie., iusla el solilo, per Ire zorni, et sia pu-blicà la paxe el liga ut iitparte. Fu presa di tutto il Conseio. Fu posto, per li Savi del Conseio, Terra ferma ^ et Ordeni, alenlo la paxe seguita, scriver a sier Hi-ronimo da chà da Pexaro capilanio zeneral da mar, che ’1 Vegni a disarmar, et cussi sier Zuan Conta-rini proveditor di Parmada, capilanio al Golfo et capitanici di le bastarde, et tulle le altre galle el si atrova, excelo do sono in Cipro, il proveditor Pexaro di P armada, il governalor di la quinquereme, con 10 galie di quele li par sia meglio ad ordine, interzandole con li homeni di le altre, facendo venir via li homeni di terra ferma sono suso. Item, mandi do galie in Pitia, zoò di quele disarma, a levar s:er Zuan Vituri proveditor zeneral con le mo-nilion è in quele (erre. Et li Savi ai Ordeni voleno la parte, ma che ’1 legni et fazi restar le 10 galie nuove et che nova-mente hanno armato, ut in parte. Et andò in renga sier Zuan Francesco Morexini di sier Mariti Savio ai Ordeni, et parlò, fè un gran exordio chiamando il Serenissimo, Consieri, et lutti 272 li Savi, dicendo si fa torlo a li soracomili ultimi che hanno armalo, et sono galie fresche et ben ad ordine, laudando la sua parie. Andò le parte senza hesserli risposto : 1 non dicembre. 394 i sinceri, 6 di no, 6-3 di Savi ai Ordeni, 144 di Savi del Conseio el Terra ferma, et questa fu presa. Nota. È mala nuova al capilanio zeneral che haria voluto restar fuora, et cussi a sier Zuan Contarmi, qual si dice dia dar ducati 14 milia a Ferigo Grimaldo, qual è falito per amor suo et sta a Man-toa, el li soi coniessi comparseno in Colegio a farli sequestrar il suo credilo eie. Fu posto, per li Savi, Itessendo il tempo di su-levar li terilori, che le zelile d’arme vadino a le stantie dove li sarà depulado per il Colegio, con questo non habbino altro che il coperto, feti, paia et legne, iusta li ordeni de la banca, e lire 4 soldi 10 per taxa. 207, 4, 4. Item, che li cavali lizieri ad beneplacitum siano cassi, et queli hanno provision reslino li capi, ut in parte. Fu preso, nominando queli capi dieno esser cassi, quali è stali (olii a beneplacito del Dominio. Item, che tutte le fantarie siano casse excelo 4000 in zerca solo li capi nominati iti la lista, ut in parte, et li capi restino con le loro provision. Fu presa. Ave : 207, 5, 1. Fu posto, per sier Alvise Gradenigo, sier Alvise Mocenigo el cavalier, sier Lunardo Emo, savi del Conseio, sier Hironimo da chà da Pexaro, sier Francesco Venier, sier Francesco Soranzo, sier Hironimo Grimani, Savi a Terra ferma, non era sier Jacomo Dollìn, et sier Domenego Trivixan cavalier procuralor, sier Marco Dandolo el cavalier et sier Piero Landò absente nula volseno meter, hor fo posto, atenlo li mali portamenti del conte di Caiaza fato in questa guerra, el maxime a Bergamo et bergamasca, et al tempo era firmato con nui, venir a dimandar agumento nel cuor de la guerra, che ’1 ditto sia casso de li stipendi! nostri, el cussi sia scrito a sier Polo Nani proveditor zeneral, ge lo fazi intender, el qual colile havia di condula . . Questo fo fiol del signor Zuan Francesco di San Severin fo fiol del signor Ruberto. Et Itessendo zà andà la parie et balolà quasi mezo banco, andò in renga sier Valerio Marzelo, fo sora le Viluarie, dicendo è un gran moto, et si la sua compagnia ha (alo mal, lui non l’ha fatto in quanto ci consta, danando molto la parie, laudando mollo esso conte di Caiaza. Et li rispose sier Francesco Soranzo savio a Terra ferma, dicendo al Conseio le cative operation sue, et Itaver fato depredar Bergamo el il bergamasco, et fè lezar alcune letere in queste materie. Item, dimandar agumento havendo dato la ferma. Da poi andò in renga sier Piero Orio, è patron