33 MDXXlX, OTTOBRE, 34 perador, et P imperador li ha mandato a dir che’l veglia a Piasenza. Di le cose de Pavia se intende che inimici haveano baludo un pezo di monna et datoli uno asallo et sono sta rebaludi con occision de molli dei soi. Il conle di Caiazo fu preso et poi liberato da alcuni banditi che amozono Rizin de Asola, et è ritornato a Brexa a salvamento ; tamen questi avisi fo tulli falsi. ') Adì 3 domenega. Heri, di peste, non fo alcuno, el 11 di altro mal morse. Di Trani, fo lettere di sier Almorò More-xini capitanio al Golfo et sier Piero Maria Michiel proveditor executor, di.....sep- tembrio. Scrivono la gran inimicitia è Ira il signor Camilo Ursino governador el domino Zuan Viluri proveditor zeneral, adeo non stanno ben insieme, però che sono venuti a parole insieme, intervenendo ............... Vene P orator del duca di Milan et ave audien-tia con li Cai di X. Et disse haver lettere del suo duca zerca quello voi far P imperador mediante il papa, et lui come bon fiol non voi far cosa senza conseio di la Signoria, suplicándola li avisi etc. Il Serenissimo li disse se eonseieria fra li Savii et col Senato et se li respondería. Vene P orator del duca di Ferara, et comunicò avisi hauti dal suo Signor : come havendo il papa voluto mular governo in Siena et far mirar Fabio Petruzi, la terra si levò in arme el non l’hano voluto, el hanno mandato ambasadori a Pimperador a dolersi di queste novità. Da poi disnar fo'gran Conseio per balotar li procuratori, le voxe del Conseio, di la Zonta, do che mancò, è quelle di venere, el far liozi eletion. Vene il Serenissimo ma non vene alcun procurator a Conseio. Fossemo 127G Procuratori dì la cliiesia di San Marco. f Sier Lunardo Mocenigo fo del Serenissimo. Sier Velor Grimani fo di sier Hironimo fo del Serenissimo. Sier Andrea Lion qu. sier Alvise, f Sier Lorenzo Loredan fo dd Serenissimo. Sier Francesco di Prioli qu. sier Zuan Francesco. Sier Alvise Pasqualigo qu. sier Filippo. Sier Zuan Pisani qu. sier Alvise procurator. (1) La carta 20* è bianca. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. III. Sier Antonio Capello qu. sier Batista, f Sier Jacomo Soranzo qu. sier Francesco. Procuratori de Citra, solo uno passoe. Sier Lorenzo Zustignan qu. sier Antonio. Sier Vicenzo Grimani di sier Francesco. Sier Antonio Mocenigo di sier Alvise el cavalier. Sier Marco da Molili qu. sier Alvise procurator. Sier Andrea Zustignan qu. sier Unfrè. Sier Hironimo Zen qu. sier Simon. Sier Anioni!* di Prioli dal Banco qu. sier Marco. Sier Francesco Mocenigo qu. sier Piero. Sier Andrea Gussoni qu. sier Nicolò. 21* Sier Gasparo da Molili di sier Tomà. f Sier Luca Trun qu. sier Antonio. Procuratori de ultra. f Sier Polo Capelo el cavalier, qu. sier Velor. f Sier Hironimo Zustignan qu. sier Antonio, f Sier Domenego Trivixan el cavalier, qu. sier Zacaria. Sier Carlo Morexini qu. sier Balista. Sier Piero Marzello qu. sier Alvise. Sier Lorenzo Pasqualigo qu. sier Filippo. El da poi fo balolalo tutte le voxe, sichè resta i! dì di la Zonla come quello di venere et liozi, et sier Zuan Alberto fo a la lustilia vechia qu. sier Nicolò rimase a la 'Paola di l’inlrada el etiam camerlengo a Verona, per clic refudò inlrar a la Tavola. Da Vicema, fo lettere di sier Marco Antonio Donado podestà, sier Marco Antonio Barbarigo capitano, sier Francesco Pasqualigo proveditor zeneral, di heri sera. Mandano la copia di una lettera haula di Trento di uno visentin, qual si trova a Viena, el è de 18 seplembrio. Scrive a sua madre, sla a Trento, come il Turco, molto polente di persone 300 milia, qual ha aulo l’Hongaria, laialo a pezi assà persone et brusalo, se ritrova 5 mia luntan di Viena eh’è mia 25 italiani. In Viena, è solum 10 milia fanti di guerra, sichè si sla con gran pericolo, et li scrive che la prega Dio per lui et per suo fradelo eie. Adì 4. Fo San Francesco. La terra, heri, di 22 peste, uno, loco novo, et 14 di altro mal. Di Brexa, fo lettere del proveditor generai Nani, di.....Come il duca di Urbin pareva li fosse venuto la febre, qual il medico Augubio dice saria quartana. Inimici sono levati da Lonà et .ve- 3