135 MDXXI.X, OTTOBRE 136 In Monopoli. Piero Frassina........numero 30 Comin Frassina....... » 37 Antonio Malafari....... » 42 Numero 109 Summa numero 468. Cavalli lizieri in campo da quartiron, numero 1152 Cavalli lizieri da ducali i ... . » 126 In Ravena da ducati 4..... » 94 In Trani da ducali 4..... » 359 In Monopoli da ducati ì ... . » 109 Numero 1840 90 Da poi disnar, fo Pregadi, et orJinà Conscio di X con la Zonta. Da Fiorenza, vene lettere del Capello ora-tor nostro, di 21. Come inimici sono lì apresso, ma ancora non hanno piantato le arlellarie, et sono da la parte del bastion di San Minialo : quelli de dentro escono fuori et li fanno danno. Questi Signori et tulli stanno di bon animo, disposti a man-tenirsi, et hanno fatto decapitar ... (domino) Carlo .... (Cocìii) et li altri retenuli posti in più slreleza et separali. Hanno etiam relenulo uno frate di San Francesco observante, di nation fiorentino, qual dice lo farano morir. Scrive come l’oralor loro andato a Cesare per haver audientia non l’ha potuta haver. Da poi lelo le lettere et do da Brexa del duca di Urbin capilanio zeneral nostro, il summario over copia sarano qui avanti scrile, Fo chiama Conseio di X con la Zonta, dove in* trali in la sala del Collegio sleleno zerca...... hore, et venuti fuori fo lele con grandissima credenza la deposition di Zorzi Grili, ma ben castigata. ltern, lettere di Alvise Griti, qual li scrive cussi : fiol et servidor Alvise Griti vescovo di Adria (Agria), thesorier et luogotenente zeneral del regno di Hpngaria, date in Buda a dì 17 setembrio. Qual scrive che il tulio si intenderà per suo fradello Zorzi. Item, fo lelo una lettera scrive il re Ferdinando, con gran titoli che si dà, al Signor turco, el un altra a Imbraim bassa, per la qual scrive da ... . Come ha hauto una soa lettera, et non 1’ ha possula lezer, el.............. Item, fo letto una savia lettera Ialina del re Zuanne di Hongaria, scritta a la Signoria nostra, data in Buda, a di 15 setembrio, per la qual ringratia la Signoria di quello 1’ ha falto per lui, et avisa haver recuperalo il suo regno mediante il Signor turco, con altre parole ; et si offerisse come bon amico el lauda grandemente le operation di mis-sier Alvise Grili. Da poi fu posto, per li Savi del Conseio, exeelo sier Lunardo Emo, et Savi a Terra ferma, che il star di Andrea Rosso secretano più a Mantova non fa per la Signoria nostra, et volendo il signor mar-chexe andar a Piasenza a trovar la Cesarea Maestà, 90* però li sia scritto che ’1 loi licenlia dal prefato marchese et debi venir a repatriar ut in parte. El sier Hironimo da chà da Pexaro, savio a terra l’erma, voi ehe’l sia sento che, andando ditto marchese a Piasenza, lui secretano vadi etiam lui, ut in parte, il che lela, il Conseio fa gran susuramento, tamen dillo savio a terraferma non parlò. Andò le parte : . . . . non sinceri, .... di no, 47 del Pexaro, .... di Savi, et fu presa. Fu poi lelo una longa scritura, data per queli del mestier di la seda, quali voleno, non affiliando il dalio sopra i panni d’oro, d’argento et di seda, iusta la parte presa, dar de praesenti et donar ducali 10 milia a la Signoria, et loro possi trovar fra il meslier di dilli danari, et li sia promesso non metter più tal dalio eie. Item, che li officiali a li panni a oro non li molestano come i fanno, ai «piali voleno dar dii suo a 1’ anno ducali 70, con questo debbano inquirir di panni falsi et non di altro, con altre elausule, ut in parie. Et fu posto, per li Savi del Conseio el Terra ferma tulli d’acordo, d’ acelar tal oblalion. Andò la parte, la qual voi li Ire quarti per dar crescimenlo a li officiali a i panni a oro. Andò la parte: fo bal-lotà do volte et non bave il numero di le ballote. La prima ave : 32 non sinceri, 47 di no, 113 di la parte; la seconda : 20 non sinceri, 61 di no, 111 di la parte : et non fu presa, perchè la voi i Ire quarti. El cussi vene zoso Pregadi a hore 3 e meza. Da Crema, vidi lettere, di 23, hore 3 de note. Da novo, per uno venuto heri da Piasenza, se intende che luni prossimo a di 25 partiria de lì lo imperador, et con lui va Antonio da Leva, va a Parma et poi Bologna. Il conte Lodovico Belzoioso resta per governador di le zelile in queste parte, et monsignor domino Bernardin da la Barba resta al , governo di Pavia per nome del pontefice.