65 MDXXlX, OTTOBRE. 6G samano proveditor, di 10 oetubrio 1529. Sono avisalo da Goritia, per roezo di quella dona di con-dilione che ne li zorni passati scrissi era venula qui et parlila da Viena, et manda il sumario. Ari-corda, di lei et del locho antedillo si tengi secreto. Che per lettere del suo marito, di 24 del passato, ha da Viena che le barche, erano l'ale per il Danubio, tono tute condute a Linz, ove era la persona del re Ferandino. Che la persona del Signor turco era arivaia in Buda et, havendo havuto quella forleza per forza, havea fatto impallar tulli li soldati che vi erano et restorono pregioni, et furono in numero ben 500, et subito fece spinger lo exereilo per acostarsi a Viena. Che vi sono poi lettere nel capilanio di Gorizia, di 28 del passalo, pur di Viena,scriloli ila uno suo genero, che li avisa il campo lurchesco era aco-slato a questa cita, et che una gran banda de cavalli era corsa fino a presso Neuslot et havea fallo gran prede et molli incendi. Che in Viena ci erano 12 milia persone pagate, con fama che ne venireb-bono altre 18 milia; tulavia che mollo si dubitava di sinistro. A dì 9. La malina. Beri, di peste, uno, locho ... et 7 di altro mal. Di Brexa, fo lettere di sier Volo Nani proveditor zeneral, di 7 liore 14. Del zonzer in quella hora li Agustin suo fiol. Et come Antonio da Leva ha auto Pavia senza Irar una arlellaria: siiudica sia sta con voler del duca di Milan. El signor duca di Urbin è fuora d’ogni periculo. Li lanzinech sono ancora a Gambara et Prabuino. Da Crema, del podestà et capitanio sier Filippo Trun vice, di 7 hore 14. Come ha auto lettere del Cluson, contestabile in Santo Anzolo, di beri hore . . . Scrive Pavia haversi dato a Antonio da Leva, nè si sa il modo. Vene in Collegio l’orator di Franza per cose particular, che uno Zuan Domenego di Grandi, qual è fallido, voria se li fesse un salvocondulto. Il Serenissimo disse non si poi far. Vene l’orator di Fiorenza solicilando si dagi le zente in aiuto di soi Signori. Il Serenissimo li disse, hozi si terminarla questo. 11 qual orator disse, il duca di Urbin è contento se li dagi. Vene l’orator del duca di Milan dicendo li par molto di novo quello si dice che Pavia sia persa et non sa il modo, vi eran dentro il capitanio Baimi- (1) Le carte 41*, 42, 42‘ sono bianche. « 1 I Diarii di M, Sanuto. — Tom. LJI. bai Pizinardo, fo caslelan in Cremona, valente et fidatissimo del duca con fanti .... Vene I' orator di Urbin et portò lettere il duca li scrive dolendosi eh’è sta mandalo fanti nostri per defension di lochi del duca di Milan, et a quelli sono in Lodi voi comprino il pan che il duca fa far per vadagnar, il che li soldati non poleno viver a questo modo. Introno li Cai di X et volse hozi fusse comanda Conseio di X con la Zonla, el etiam Pregadi voi-seno li Savii per rispondere a l’orator iiorentin zerca darli soccorso. Da poi disnar, fo Pregadi, el lelo le letere sopravene lettere di Brexa di.....hore .... del proveditor sonerai Nani. Scrive haver da Crema el da Lodi del signor Francesco Sforza, et di Salilo Anzolo del Cluson contestabile nostro di... , come Pavia si havia reso ad Antonio da Leva con questi pali che, non li venendo socorso più forte di quello ha in campo il Leva, si rende salvo l’haver et le persone, termine fino a di 10 di l’instante. Item, se intese come il duca di Milan haver mandato a comprar panni d’oro et di seda in questa terra per vestir la sua fameia a la sua livrea, et zibelini per vestir esso duca, el questa spexa è sii fato di ducali 5000 che ultimamente la Signoria li dele per manlenirsi in slado. Da Crema, di sier Filippo Trun vicepodestà et capitanio. In conformità, del render di Pavia. El uno aviso come l’armiraio di Franza, qual vien a Piasenza orator del re Christianissimo, havia scrito per haver uno salvocondulto del duca de Milan per poter passar seguro per lo alexandrino et andar al suo viazo. Da Brexa, di sier Cliristofal Capello capitanio et vicepodestà et sier Alvise d'Armer proveditor, fo etiam lettere. Di andamenti di lanzinech che erano a Gambara et Prabuino, lochi di Gambareschi, dove facevano grandissimi danni. Fu posto, per li Savii tulli, (attento) la egrilu- 43* dine di sier Antonio da chà Taiapiera vicepodcstà et proveditor a Bergamo, che per scurlinio in questo Conseio sia eleclo il primo Pregadi uno proveditor in Bergamo con cavali 6 et il secretarlo con il suo fameio et do slafieri ; babbi per spexe ducali 120 al mexe. Fu posto, per i Savi ai ordeni, dar licentia a sier Zorzi Diedo capilanio di le barche armade in Puia che con sua marciliana vengi a disarmar, restando de lì le 4, et che di le qual il proveditor ze^ 5