407 MDXXIX, DICEMBRE. 408 restituisse Barletta con tutti questi altri loci, qual teniva il re Chrislianissimo, patisseno molto più di quello facemo al presente che ho inteso che li fanti si lamentano, dicendoli, penso che la provisión del danaro sia in camino per li sui pagamenti, ma bisogna che pensano che si habi a patir de ogni sorta cosa, dicendo a li prefati capitanei che vogliano lutti dimandar a li sui fanti et farli intender che tutti quelli voleuo servir la illustrissima Signoria et pensarse di patir ogni sinistro el vogliano dir al presente, perchè non si vuol lenir 279* homeni si non voleno servir di bon cor, havendo al presente modo di fornirmi di fanti, in loco di quelli non voleno servir volentieri, di questi di io illustrissimo signor Renzo, con dirli etiam quanto hanno patito ditte gente di sua illustrissima signoria, le qual hanno servito il re di Franza, che nè li fanti andarano in Franza a trovarlo, et vui che haveti servito tanto ben la illustrissima Signoria, la qual remerita lutti queli la servono et è madre di taliani, non mancherà a tutti quelli la servirano ben, con molte altre parole in questo proposito, di sorte che tutti li capitani mi rispo-seno che erano per patir et far ogni cosa per el servitio di la illustrissima Signoria. Non mi contentai di questo, ma vulsi darli tempo che tutti parlasseno a le sue compagnie et poi mi rispon-desseno: li quali al iorno sequenle mi veneno a risponder che tutti li soi fanti erano disposti ad servir et patir, per amordi la Serenità Vostra, ogni cosa, che certo di tal risposta son rimasto molto satisfatto, sperando ne la fedo di lutti loro Che mi manlenirano di quanto mi hanno promesso. Suplicando la Serenità Vostra che ancor lei non li voglia mancar de li sui pagamenti, aciò che possano far il debito loro, et che io non habbia a rimaner mancador di fede per benefilio di la Serenità Vostra si per il presente come per ogni altro tempo. Quella è sapientissima, farà quanto li parerà, cuius gratiae, etc. In Trani, die 7 decembris 1529. Johannes Victuri Provisor Generalis. 280 Et fo tolto il scurlinio di 3 Savi a Terraferma, et per 1’ hora tarda non fo balotado. Et nota. Li parenti dei Pexaro capitanio ze-neral da mar andono a la Signoria a far non fusse provado Savio del Conseio; tamen poteva esser provado, sicome di tutti dirò di sotto. Fu posto, per li Savi tutti, expedir l’orator del Signor turco, venuto in questa terra, videli-cet donarli ducati 500 d’oro venetiani, et il Cole-gio babbi libertà di spender altri ducali 500 in veste per lui et la sua persona. Ave : 128, 6, 3. Fu posto, per li Savi del Conseio el Terra ferma, et li proveditori sora l’Armar (» danari) una parte zerca i bolelini dui lotho, del modo dieno tuor li debitori di offici. La copia sarà scrila qui avanti. Ave: 198, 24, 2. Nolo. Non era hozi in Pregadi sier Piero Landò, nè sier Alvise Mocenigo el cavalier, savi del Conseio, nè sier Jacomo Dolfìn savio a terra ferma, è amalato. È da saper. Bozi fu fatto 4 cose conira le leze. La prima, provar sier Marco Antonio Ve-nier el dotor, per le ambasarie fatte, atenlo è orator a Ferara poi è stà mal fato a farlo rimaner ; uno è orator al duca preditto, subdito di Cesare, et a Cesare si manda, del che la terra ave forte a mal. ’ La seconda, provar sier Nicolò Bernardo eh’ è consier da basso, savio del Conseio, videlicet par rifiutasse, ma non poi refudar la conseiaria alcun. La terza, non provar sier Bironimo da chà da Pexaro è capitanio zeneral di mar, eleto savio del Conseio, atento è stà preso il suo desarmar, et come altri capitani zenerali è solili sempre è slà tolti et balotati savi del Conseio, poi preso il suo disarmar, et cussi ultimate rimase sier Domenego Trivixan, el cavalier procurator, savio del Conseio, qual era capitanio zeneral di mar, et poi fu tolto sier Piero Landò, era capitanio zeneral et veniva a disarmar, savio del Conseio, ergo eie. Ma li parenti del Pexaro andono a la Signoria a dir non si potea provar, et questo per far che sier Marco Foscari che havia procuralo assai havesse tanto manco scontri. La quarta, fu preso, che li debitori di lanse di questa terra, pagando, non babbi il don, el queli di fuora et li ecclesiastici habbino il don ; si dice è stà fililo per esser sier Zuan Pixani procuralo!', per il vescoà di Padoa, debilor ducati 900 et più; voi donarli questo don, tamen fo cosa iniusta. Et un altra ancora non voio prelermeler di scriver, che sier Zuan Maria Manolesso qu. sier Francesco, rimasto camerlengo a Padoa, havia acelà et per la leze è fuora, tamen hozi vene in Pregadi et balola.