53 ÌIDXX1X, OTTOBRE. 54 mi questa esser la sua ferina intenlion. Il qual signor non desidera allro che far cosa che piacqui a la Signoria. Et residuando Barlela la banda de li corsi che sono 700 et molti allri boni fanti serano necessitati andar a servir spagnoli, et cussi inimici si tarano forti. Aricorda se condugi el signor Zuan Paulo fiol del signor Renzo, el qual è zovene de anni 25 et molto animoso, el ha seguilo de molli soldati che sono in Barlela, el qual venga in Lombardia con li corsi, el darli 1000 fanti et 100 cavalli legieri et provision ducali 1000 a l’anno, el cussi l’intertenirò in pratica lino habbi risposta de la Signoria. Hozi el governador di Monopoli mi ha scrito li provedi di tormenti et orzi, et dice, le gente francese li ha dato gran danno a le victuarie. lo ne 34* mando 300 slera, et mando il capitanio del Golfo a Liesna aziò el retegni qualche navilio de tormenti et orzi per fornir questi loci avanti se rompi li lempi, el fazi far a Sibinico biscoti per el vito suo el di le fuste. El signor principe di Melfe me ha mandato hozi el signor Zuan Jesualdo a dinne che, restituendosi Barleta, Malfela el Juvenazo, se yoia il suo colonello eh’è più de 1000 fanti, et afirmò esser bonissima gente, prometendo farli venir tutti. Li ho dato bonissima speranza per inlerlenirlo, et è gente da guerra et oplima, conseia i se debi luor per servirsene in Lombardia. Copia del primo protesto del signor Camillo, fatto a sier Zuan Vitturi proveditor generai. Clarissimo signor proveditor. Come la signoria vostra sa, sono più di 10 mesi che piacque a la illustrissima Signoria per sua grafia farine gubernator de tuie le sue gente in questa provintia. Da pò che conoscendo per manifesti segni la signoria vostra havermi de qui poco grato, aziò la non venisse in maior dispiacer, pigliai sicurtà non solo da I’ honor mio a non tener el grado fhe per la prefata illustrissima Signoria mi era dà, ma etiam in parte del servilio suo, contentandomi starmi da parte, non senza qualche suo interesse, finché però non succedesse còsa di tal importante, che mi convenisse lassar quelli rispetti, per non mancar a servilio de la prefala illustrissima Signo-gnoria, come fu. Intendendosi lo exercilo inimico doversi acampar a Monopoli, ancor che io conoscesse che vostra signoria mi si havesse poco caro, pur non volsi mancar al debito mio de venirci, dove Dio gralia la bona expedilion de quella impresa non havendo permutala ponto la signoria vostra di animo, per cederli et darli loco come quello che desidera, non solo da vostra signoria persona de la condilione ma de qual si voglia privalo et minimo gentilhomo de quella terra esser visto de bon ochio, deliberai andarmene con Dio. Et havendo come si sa, inviata la stalla et parie de la fameglia, parendomi error partirmi senza intelligentia de la prefala illustrissima Signoria, restai fin che’l se havesse scritc, la quale havendomi in tal materia risposto come vostra signoria ha visto non voler per conto alcuno che io me parli, imo che io vi debba al lutto atender a questo governo, io al tutto era disposto non mancar al suo servilio et obedientia. Prego vostra signoria che, lele et ben inlese le lettere el il voler de la illustrissima Signoria, sia contenta che io adempia et eseguisca el prefalo suo voler, quale per le predile lettere significa che non debiano le cose sue de la guerra de qui passar senza mia intelligentia, come per avanti son pásale, et però la sarà contenta de coete.ro, el de gratia la prego a non voler 35 per conto alcuno mover più gente di loco a loco, nè mandar cavalli et fanti fora in faclione alcuna senza mia intelligentia, aziosia, de tulio ben consultando unitamente, le cose de la illustrissima Signoria passino ben et come è mente sua. Nè li de-spiacia in effetto che io usi la autorità datami per la illustrissima Signoria sopra (ulte queste gente, perché io non solo farò ma neanco imaginero cose senza intelligentia et consulto de vostra signoria, sicome debitamente debbo, rimetendomi sempre che si exequisca quello che sia più laudalo a benefi-tio et servilio de la illustrissima Signoria. Quanto veramente a le provision, dovendo quelle esser Iute fatte da la signoria vostra, la prego non li rincresca, che sicome ho fato questi di per servilio et beneficio de la illustrissima Signoria a ogni hora, che le lenga ricordale, perchè corendo li tempi presenti et parendomi error che ’1 tempo che ne è concesso non Io usufruttiamo etspendamo in asetar le cose nostre de qui, considerato la importante che ne è, ho voluto non solo per questa ripregar-nela, ma de più farli intender che, dove conoscerò la importanlia, farò el debito mio de ricordarli.se provisione alcuna sera che per me se possa far, non resterò, non si facendo per la vostra signoria, de farla io proprio, parendomi che la importante de le cose presente et la fede die la illustrissima Signoria dimostra haver in me mi aslrinzano a preponer l’interesse suo ad ogni allro. El di tutte le cose este, non si facendo per vostra signoria el de-