G7 __ mbxxix, neral Viluri fazi uno capo che le altre 1’ ubidissa. Fu preso. 151, 8, 3. Fu poslo, per li Savii del Conseio, terraferma et ordeni, una lettera ad Alvise Grilli, fiol del Serenissimo, in campo del Signor (ureo con avisarli di le occorrenlie presente. Fu poslo, per li Savii del Conseio, excepto sier Alvise Gradenigo, et Savii da lerraferma, excepto sier Francesco Venier, alento la richiesta falla per P orator fiorentino di haver aiuto, che li sia risposto per il Serenissimo che non obstante senio su grandissima spexa li daremo ducati,700 da pagar fanti 200 per custodia di Caslelcaro..... Et sier Alvise Gradenigo andò in renga dicendo volemo intrar in nuova guera el tuorsi contrario il papa, con altre rasori, et non è se non principiar a darli aiuto. Et li rispose sier Lunardo Emo Savio del Conseio, che bisogna aiutarli et iutertenir il principe di Orangie et quelle genie de lì in Toscana, che ha-vendo Fiorenza d’acordo veriano lutti poi a nostri danni. Et si non fusse perchè il papa venendo a Bologna convien passar per il slado di Urbin, volendo cussi il duca, se li daria quelli 3000 fanti, paterno de lì, persuadendo il Conseio a prender la parte. Et andò a risponderli sier Francesco Venier Savio a terraferma, et malamente. Et sier Hirouimo da Pexaro Savio a lerraferma volse andar a risponderli; ma il Conseio cridò non bisognava, sichè non andò. Andò la parte. Ave 8 non sinceri, 15 di no, (17 el di la parte del Gradenigo et Venier, 116 di Savii, et questa fu presa. Fu poslo, per li Consieri et Savii del Conseio et terraferma, alenlo che a uno ciladiu fiorentin Alvise Girardi per il soracomito Capello fusse retenuti do navilii con formenli, dicendo esser contrabando, et discargali a Zara, li formenli venduti lire 1G67 soldi 15, et a Corfù stara 1335 posti in uno magazen qual è mal conditionati, però sia scrito a Zara li dagi li dilli danari et a Corfù quelli resta se li dagi e del resto si lo pagi de qui, el per li orzi el fave sia scrilo al capitanio zeneral di mar ministri iuslilia conira quelli li hanno bauli. 44 Et li savii ai Ordeni messeno a l’incontro li sia pagali tulli a raxon di ducati uno il staro ut in parte. Andò le parte, questa fu presa. Fo di le parte 13 non sinceri, 6 di no, 51 di savii, 110 di savi ai Ordeni et questa fu presa. Da Bassan, vene lettere di sier Zuan Alvise OTTOBRE. 68 Salamon podestà et capitanio, di 8 hore 18. Il summario et copia scriverò qui di solo. Fu poslo, per sier Lunardo Foscarini, sier Francesco Murexini, sier Bernardo Venier proveditori sora i datii, atento al suo officio siano ventili molli rechiami che è sta noia pièzi persone de datii per li nodari et scrivani senza loro consentimento, però sia preso che de coetero se observi che li piezi si noli di suo man, el il Signor è a la cassa sottoscrivi sotlo pena ut in parte. Ave 157, 0, 4. Et licentiato Pregadi restò Conseio di X con la Zonta, et perlongono la parie di meler ori et arzenti in Zecha ancora fino di 15 del presente mexe. Da Bergamo, vidi lettere di sier Justo Guoro capitanio, di 6 octobrio. Come hano, i lanzinech inimici haver buia il ponte a Quinzan sopra Ojo per andar verso Cremona, sono cavalli 700 et fanti 8000, malissimo in ordine, et canoni. Scrive questi nostri lanzinech alozati a Seriale et quelli di Malatesla da Rimano, pur alozali a quelli confini, vano a 400 per ch’iappo; el beri el P altro hanno sachizato de un bel sachizar molli di questi luogi, et morto et menato via assaissimi bestiami et fato pezo che si fosseno spagnoli, et violato donne di le grande, che per onor suo non si poi nominarle, cose da non dir. Et questa non è la prima volta et manco se li è fatto provixione. A dì 10, domenega. La terra, niun, di peste, 44* et 7 di altro mal. Vene P orator di Fiorenza, al qual per el Serenissimo da poi le parole generai li fo ditto la deli-beralion fata nel Senato di darli li danari per far 200 fanti a custodia di Castrocaro, el qual disse . Di ir ama, fo lettere di sier Sebastìan Ju-stinian el cavalier, orator, di ..... di 16 fin 19. Scrive il partir di monsignor Parmiraio per andar a P imperador, et adì 28 octobrio dia esser da Soa Maestà. Di Ingìlterra, di sier Lodovico Falier ora-tor, di 9 setembrio date in una villa apresso Londra, dove per la peste era andato, nè altro scrive se non cose vechie, qual lettere .... Di Cremona, sul tardi vene lettere di sier Gabriel Venier orator, di 8. Scrisse, il duca haverli ditto come ha auto aviso Pavia esser resa a Antonio da Leva per nome di l’imperador, et questo perchè non era da viver per un zorno dentro, el qual Rannibai Pizinardo suo fidatissimo non ha potuto .far altro, et fato acordo, non li venendo soccorso,