509 MDXXX, GENNAIO. 510 ritornali al resto di lo exereilo clic era firmalo ad un luoco distante da Peclovia miglia 10, dimandato Cercliniza, distante da Lubiana mia 30. Lo exereilo esser di persone 30 milia el più, et esservi il vescovo di Xagabria con gente a piedi et molli guastatori et diceasi venivano a la impresa di Lubiana. 345') Vene Poralor di Ferrara, et comunicoe questi avisi notadi di sopra. Vene l’orator di Manloa, el...... Da poi disnar, (b Pregadi, et letò le lettere so-prascritle, et di Brexa, del proveditor zeneral Nani. Voi danari da pagar quelli fanti et zenle, et le va regolando. Item, da Verona, di sier Zuan Dot fin proveditor zeneral. Scrive ut supra, et voi licentia. Fu posto, per li Savi del Conseio et Terra ferma, la commission a li 4 oratori andati a Bologna ; va-dino a dar ubedientia al papa, poi da l’imperador ad alegrarsi de la pace fatta ; et poi siati...... zorni loij licentia et vengino via. Con altre parole non da conto, ma di observantia eie. Ave tutto el Conseio. Fu posto, per li ditti, una letera a li prefali oratori, voglino rechieder al papa la cosa di 50 canonici di San Marco, et vedi ha ver li 10 milia ducali de intrada sopra abatie et benefici non curati del stado nostro ; ma sopratutto non volemo, come è sta' parla, di San Spirito ni S. Arian, le qual intrade volemo siano soe ; et vedino il papa ne conciedi questa gralia. Fu posto, per li diti, mandar a l’imperator, a conto di quello fi doveano dar, altri 20 milia scudi, li qual siano mandali a Ferrara come fu manda fi altri 30 milia. Fu presa. Fu posto, per li Savi ai Ordeni, 3 galie al viazo di Barbaria, videlicet le galle sono al presente al viazo di Baruto, con don ducati 4000 per galia, videlicet 2000 di l’oficio .... 345* A dì 22. La note et la malina fo pioza et vento et fé gran fango. Vene in Collegio sier Polo Juslinian, tornato, proveditor di Bergamo, dove ha fati) l’oficio di podestà, vestito di panno paonazo ; et referite molto longamenle di quelle cose. Vene 1’ oralor di Fiorenza, et comunicoe lettere haute da Ferrara di l’orator fiorentino, come li oratori andati a Bologna dal papa hanno in comis- (i) Le carte 343*, 344, 344* sono bianche, sion de intender quello voi il ponlifice, et scriver a Fiorenza. In questa malina li Consieri andono a Rialto per incantar le galle di Barbaria, et dalo più voce, alcuna non trovò patron, sichè si levorono. La causa si dice perchè dubitano non haver le galle in tempo, et................ Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta, et preseno luor ducali 20 milia de la Zecha ad impre-stedo per mandarli a l’imperador, ubligando a la Zecha certi deposili del sai che erano ubligali al Monte nuovo. Item, preseno che tulli chi voranno metter arzenti et ori in Zecha li possino mcter, termine..., al precio de li altri, con don 6 per 100, havendo li ducati indriedo di Zecha, il terzo questo zugno, il terzo questo avosto, il terzo questo setembrio; et ehi non ha danari possi meìer tanti ducati d’ oro contadi, ut in parte. Item, preseno che per tutto questo mexe, queli voranno depositar per venir a Gran Conseio, havendo anni 18 habbi la pruova di anni 20, dando ducati 100, prestadi, ad restituirli da mo’ anni 4 in le soe angarie et altri polendo scontarli, overo quelli donaranno liberi ducali 50. Item, preseno, che alenlo sia sconta in le tanse il prò del Monte del sussidio el Novissimo, et ta-nien la Signoria non ha hauto i soi danari da poter spender in le spexe occorenle, pertanto sia preso che di primi danari deputati a questi prò sia tralo la dila quantità aspectanli a la Signoria noslra. . Item, hessendo partito sier Nicolò Tiepolo el dolor, era provedilor sora le biave, è andato orator a l’imperator, et resta sier Domenego Contarmi solo, fu tolto il scurlinio di uno allro proveditor in . loco suo, et si elezi di quelli intra nel Conseio di X. Et rimase sier Marin da Molin, è di la Zonta del Conseio di X, perchè niun altri voleva esser. Ave : 2 di no. A dì 23 Domenega. Se intese, esser zonta in Ilistria la galia soracomito sier Francesco Bondì* mier, qu. sier Bernardo, venula a disarmar; et portò letere da Corfù. Del capitanio zeneral da mar, di primo. Scrive haver ricevuto letere di la Signoria noslra, di mandar a disarmar le 4 galìe più veehie ; et però manda la Bondimiera, et le altre tre è andate dal proveditor Pexaro. Scrive etiam le manderà, videlicet Pisana, Malipiera et ... . . Da I errar a, di sier Marco Dandolo dolor 346