85 MDXXiXj Paulo Oiselo da Bergamo, X offici, lire 6 soldi 16......147.30 Sier Andrea Loredan qu. sier Alvise, dazio Raxon nove, lire 176 in co-mun. Sier Alvise Loredan dazio, Raxon nove, lire 4 soldi 8 . ......113.62 Heriedi qu. sier Troylo Marzello qu. sier Francesco, per limilalion de avocali, lire 5 soldi 2 . . . . 90.72 Dona Nicolosa Trun relila sier Velor, (anse, lire 10.......134.38 Gasparo Maza qu. sier Zuan Stefano, tanse, lire 9.......143.34 Heriedi qu. sier Jacomo Diedo qu. sier Zuane, tanse, lire 16 . . . 119.33 Francesco di Cozi zoielier, tanse, lire 16 128.48 Paulo Pnralion qu. sier Lunardo, Raxon nove perdeda, lire 60 . . . 114.58 Vetor Pandolfini qu. sier Lunardo, Raxon nove, perdeda, lire 60 . . 110.60 non Sier Andrea Lion procurator, qual mostrò baver pagalo. A dì 16. La terra, niun, di peste, et 9 di altro mal ; ma fo grandissimo fredo. Vene in Collegio il Legalo del papa episcopo di Puola, qual è tornalo di padoana de Mirabella, dove ha la sua casa, et disse che’l pregava la Signoria non volesse vardar a Ravena et Zervia a far la paxe adesso che’l papa va a Bologna nel convento con l’imperador, con altre parole come da lui da boti servitoret subdito. Il Serenissimo li disse . . . Vene l’orator di Fiorenza, et monslrò lettere di soi Signori di 7, come si voleano mantenir et . . Da poi disnar, fo Collegio di la becharia per far provision di carne. Di Ferrara, di l’orator Vcnier di...... Come il duca havea mandato a preparar alozamenti lì a Ferrara dove dia passar il graii canzelier di l’imperador per andar a . . . . Et soa excellentia anderà conira per parlarli, et li ha manda do ganzare et do burchi a levarlo. Da Fiorenza, di sier Carlo Capello ora-tor, di IO. Come inimici sono col campo vicino a la lerra, miglia . . ., et Panliguarda miglia . . ., et che Fiorentini è ben disposti et hanno brusato li (1) La carta 55 * è bianca. 86 borgi. Et che si tlen il campo non venirà sotto ma anderà a Prato et Pistoia, i qual lochi et terre sono ben munite di pressidi. Et che erano zonte in campo l’artellarie, le qual Luchesi etiam ne haveano mandate olirà quelle haute da Siena. Da Brexa, fo lettere del proveditor generai Nani, di........... Di Cadore, di sier Filippo Salamon capi- 56* tanio, di............. In questo zorno lo Collegio di la becharia et parlalo assai, nulla concluso. Item fono sopra le legne, però che sier Antonio Manolesso, avochato di burchieri conduse legne, voleva la parte fusse revocata, et sier Ilironimo Ari mondo (di sier Andrea) qu. sier Simon proveditor sora le legne li rispose, adeo fo licentiati, et terminà che sier Zuan Trivixan proveditor sora le legne vadi in Hislria a far provision di legne. A dì 17. Domenega. La lerra, di peste, una 57 dona venuta in Terra nuova con la pesle, et 9 di altro mal. Et non (0 lettera alcuna. Vene l’orator di Franza per cose parlicular, per Il capi tanio Romulo è in prexon a requisition di . Item, dì quel altro francese, fo preso che andava in corso, et è in preson. Item, per mandar certe biave a Barletta al signor Renzo et altre cose. Vene l’orator di Fiorenza, dicendo baver leltere di soi Signori, di 10 che stanno di bori animo, el fé lezer certa relation di uno partì da Fiorenza a li 10, la copia sarà qui,avanli posta. Da poi disnar fo Gran Conseio, vene il Serenissimo, el fato 9 voxe. Fu, poi leto la proposta, publicà per Borlolomio Comin secretario del Conseio di X alcune conda-nalion fate nel illustrissimo Conseio di Xa dì 11 di l’instante contra alcuni zentilhomeni andati più volle con arme perla lerra con armadi, facendo insilili, insolentie et male operation conira li ministri publici et altri : et primo che sier Alvise da Moliti qu. sier Piero da Santa Marina debbi fra termine di uno mese apresenlarsi a le prexon, dove stia serado, et per li avogadori di Comun, sotto pena di ducati 100 da esserli tolte per cadaun Consier, lo debbi mandar con il primo pasazo a la Cania, dove sia relegalo per anni 10 continui, ubligà hessendo ogni dì presentarsi a quel rclor, et rompendo il confin et preso sia stii uno anno iti la prexon Forte, poi sia re-mandà al confiti, qual se intendi duplicado, et babbi OTTOBHE.