91 MDXX1X, tomo da Castello, de ordine de suoi superiori, erano andati a Calvisano et Leno per veder ditti allogamenti a line di poterli inetcr la cavalleria de legieri, et cum seco haveano, olirà li cavalli, condulli per scoria bona parte de la compagnia del prefato domino Antonio, ita che per el continuo caminar do essa giornata essi fanti si altrovavano affamali, el di comission de li prefati signor Cesare et domino Antonio se no allogiorno nel ricetto di Leno por quella notte, cum ordine de doverse poi levar la malina per tempo et venirsene a Bressa. Ma la ria fortuna, che por la magior parie del canlo nostro ne è adversaria, fe’ che Paulo Luzasco che era alo-giato a Gotlolengo de ciò è avisalo, de modo che avanti giorno due hore con 200 cavalli et 400 fanti se ritrovò a ditto loco de Leno, dove fu a le mano, el stele pur assai, cum ditti nostri fanti quali valorosamente se diffesero et ge resero bon conio de loro. Et vedendo dillo Luzasco non essergli modo cum dilla sua gente di poterli acquistar, mandò a Gambara a dimandar 1000 lanzinecb et do pezi de arlellaria, quali ge arivorono cerca le 22 bore, do modo che, bevendo tulto el giorno combalulo cum ditto Luzasco et non havendo più polvere nè piombo de polers difendere et vedendo la quantità de genie gli era al contorno, cosi necessitali se aresero al ditto Luzascho, perchè non poteano far altramente nè manco campar de mano de nemici. Vero è che hanno retenuti pregioni el conte Bernardino di Monteacuto, qual li era ancora lui cum la compagnia sua, domino Nicolò da Castello et domino An-lonio Salerno, nepoti del prefato domino Antonio, insieme con domino Alvise di Ugoni, relaxali però lutti li altri fanti. El questo è tutto el successo. El da poi Conseio, el Serenissimo con li Con-sieri et Cai di X et Savi aldilono la dillerenlia de Sovergnan, videlicet parloe per missier Francesco et ... . Sovergnan fo fioli di missier .... qual voleno la parie di beni fo di Antonio Sovergnan ribelle, conditionali, et parlò per loro sier Zuan Francesco Mozenigo avocato, et por li heriodi fo di missier Bironimo Sovergnan parlò Sante Barbarigo. A dì 18, fo San Luca. La terra, beri, niun, di peste, et 5 di altro mal. Fo grandissimo fredo........ Da Ferara, del Vcnier orator, di 18 . . Da Corfù, di sier Hironimo da chà da Fc-xaro capitanio seneral di mar, di ?A et 26. 92 Non dice nulla come el sta, solimi che sier Zuan Contarmi proveditor di l’armala è varilo del mal grande hauto e stato da lui. Scrive la condition de Parmada : lauda li proveditori che va rimelendo li hoineni, et manda uno capitulo de lettore haute, le qual le ha porla le galle mandate a la guarda, che li scrive............... Copia di uno capitolo di una lettera di domino Jacomo Zaguro sopracomito del Zanle, de 18 septenibrio 1529, date in galla a .... Per una nave ragusei, patron sier Polo de Pa-squal, che vene de qui beri, mancò da Messina a dì 11 dilto, prima dice che la venuta de l’imperador a Genova, et che quele barche erano sparpagnate per quelli porli dubitandosi de la andata di vostra signoria in Ponente. El più dicono dicli mercadanti che, per lettere che haveano di 29 del passato da Napoli, missier Piero Faraon come missier Andrea Doria era per venir a invernarso a Taranlo, et che havea mandalo a dir in dillo loco di Taranto che non si dovesse lassar trazer viluarie de dilto loco. Et più diceche lo imperador avea falto missier Piero Faraon marchese de Monopoli, et diclo Faraon diede a lo imperador ducali 40 milia. Altro da novo non dice, salvo di la pace del re di Franza con lo imperador. Di sier Zuan Contarmi, proveditor di Var-mada, date a Corfù, a dì 26. Come per la Dio gratia ¿.sanato de li doi mali havea, el . . . . Vene il legalo in Collegio, dicendo il pontefice oi va a Bologna dove andarà l’imperador, et volendo questo Stado far paxe con l’imperador, pregava la Signoria volesse dar qualche luxe di la sua inten-lion et volor, perchè el scriveria al papa, qual è disposto a far il (ulto per farla. Vene l’orator di Milan, richiedendo li allri 500 ducati promessi al suo Signor. El che quelli di Lodi haveano preso 100 cavalli di inimici, et quelli de . ... ne haveano preso 30, sicome tal nova si intese’per lettere di . . .. Il Serenissimo li usò grate parole, dicendo si vederia. Poi disse quanto si ha hauto da l’oralor Venier zerca la paxe si Irata el far di le I rie ve. ■ Vene 1’ orator di Ferrara el ave audienlia con li Cai di X, et fo lerminà far hozi Pregadi, per risponder al duca di Milan zerca le Irieve, et Conseio OTTOBRE.