321 MDXXIX, DICEMBRE. 322 Sier Ilironimo Scliaia, zenoese, per tan- se, lire 5 soldi—......115.23 Jacomo de Zulian, dal legname, Raxon nuove, perdeda, lire 1 soldi —; Item, per tanse, lire 4 soldi IO 101. 41 Toma di Franceschi, qu. sier Piero, tanse, lire 9 soldi—.....101. 43 A dì 3. La malina. Non fo lettera alcuna da conto da far nota. Vene 1’ orator di Franza, dicendo tra le altre cose. ............... Vene T orator del duca di Milan, et comunicoe quanto I’ ha dal suo duca, qual è servitor di questo stado et sperava si adataria le sue cose. Et per il Serenissimo li fo ditto quanto heri con il Senato è sta scrito a Bologna per favor di le cose del suo duca di che ringratiò vivamente. Noto. In Rialto fo ditto el duca di Milan esser reslà d’acordo con 1’imperador, qual li lassa el stado lutto et lui li dà ducati 200 milia de prue-sentì, et 50 milia ducati a l’anno per anni 10, et io ditto che l’orator del duca ha aviso di questo, ta-men............... Vene il patriarca nostro, dicendo..... In questa malina, in Quaranlia Criminal, per il caso principialo, parlò sier Mariti Justinian avoga-dor. Comenzò : domus mea, donius orationis vo-cabitur, mine autem est facta spelunca latro-nunt ; poi rispose a quello che havia dillo missier Aurelio Superchio, provando questo caso è proditorio et pensado per robar il Schaia eie., provò che la Chiesia non aiutava tal traditori ; alegò il Deuto-ronomio a capituli 19, una sententia di Salainon, il decreto, il Salicelo et altri lesti, concludendo se dia far contro di coslori severa iuslitia. Et compite. Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria, per aldir le cose di l’arsenal, proveditori sier Jacomo Soranzo procuralor et sier Tomà Mozenigo, quali monslrono gran robamenti falli, et di aprii in qua non é slà ballota in Collegio selimane. Del capitanio generai da mar fo lettere, di 16 novembrio, date.......... A dì i, fo Santa Barbara, In Colegio fo lelo le lettere di mar. ^1) La carta 223* è bianca. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. Ili, Di Brexa, di sier Polo Nani proveditor generai, di primo. Come il duca de Urbin li ha ditto volersi partir a di ... . de lì, venir a Verona, et poi con licenlia de la Signoria nostra venir a Vene-lia et dar una volta nel suo stado perchè non c’ è più da far, il qual sla assai bene. Item, li ha parlato zerca el capitulo intervenendo il suo stalo, et voria fusse posto a uno modo, come el manda la copia et I’ orator suo exponerà in Collegio. Nolo. Beri sera li fo mandalo ducali 6000. Vene 1’ orator del duca de Milan, iusla il solilo, per saper di novo. Vene l’orator del duca di Urbin, et parlò zerca il capitulo assai, come dirò poi. Item, il Signor suo voria licenlia andar fin nel suo sia lo a dar una volta. Vene el signor Sigismondo de Rimino, al qual il Serenissimo lì disse tornasse in campo et facesse paxe col signor Cesare Fregoso, el li soi cavalli li obedissa per esser lui capitanio di cavalli lizieri, et che la compagnia sarà pagala. Il qual Signor parlile In questa matina, in Quaranlia Criminal in Gran Cònseio, con assaissimi auditori, parlò per il reo domino Francesco Filelo dolor, con gran exclama-tion. Rispose el Justinian avogador et non compite, nè disse ancora, hessendo slà preso in loco sacro se dia restituir a la chiesia, sicome dirà il primo zorno, che sarà a dì 9, per esser questi et altri zorni fesle. Fo cavato ai lotho questa malina ducali 2000, a uno banchier, per mezo ie naranze', chiamato . . Da poi disnar, fo Colegio di Savi, et fato el pa* renlà di sier Nicolò Venier per la fia maridata iti sier Zuan Sagredo qu. sier Piero. Di Bologna, fo lettere, de l’orator Conta* rini, di 30, et primo et 2 hore 6. Come le cose del duca de Milan si tralava nè ancora erano concluse. Erano fermi in voler li tre castelli in ie man per cauzion de ducati 200 milia voi l’imperador depraesenti, et per li 50 milia ducali in 10 anni per ducati 500 milia per la investison del ducato de Milan. Item, coloqui bauli col papa et con lo imperador di questa materia, ut in litteris. Item, come è slà porta al papa una lettera di Fiorentini, scriveno in Franza al re, overo al suo orator domino Balista (Baldissera) Carduzi dolor è apresso il re, che se’1 re li servi deducati 100 milia si lenirano per lulo fevrer proximo. Nolo. Ozi gionse qui sier Zuan Pixani procu* 81